31 dicembre 2007

Puntamenti trascorsi

EVENTI SEGNALATI dalla COMUNITA' PROVVISORIA

RACCONTI sui QUADRI di MARTA CZOK
Galleria "l'Approdo" _ via Matteotti _ AvellinoMostra della pittrice polacca Marta Czok.Con Elide Rusolo, proprietaria della galleria, la scrittrice Emilia Cirillo ha pensato di invitare alcuni autori di Avellino perchè scrivessero un racconto o una poesia su uno dei quadri presenti in galleria. Il 4 gennaio, alle ore 19, 30 gli autori che hanno dato la loro adesione leggeranno i loro testi, alla presenza del pubblico. Ci saranno, tra gli altri, i comunitari FRANCO FESTA e CARLA PERUGINI, con due racconti.
----------------------------------------
DEDICAZIONE della nuova Piazza antistante l’Abbazia del Goleto a P. LUCIO MARIA DE MARINO, Monaco O.S.B., 2° fondatore dell’Abbazia del Goleto4 gennaio 2008info: vedere il manifestino postato il 27.12.07 nel BlogPuntamenti TRASCORSI / archivio30 dicembre 2008 - ore 18.30PAROLE e SUONIdi Franco Arminio e Pasquale InnarellaCasa Museo Di Forno Giardino, Bisaccia
----------------------------------------
Christmas Lectures / Scienza a NataleCalitri, 28 dicembre 2007 - Sala ex Eca - ore 19"Dalle cose di tutti i giorni alle leggi della natura"Calitri 30 dicembre 2007 - Sala ex Eca - ore 19"Quasi per gioco: calamite, luci, batterie, motorini, candele, lenti, diavoletti, ecc."Spettacoli scientifici dell'Associazione ScienzaViva in collaborazione con l' lIS "A.Maffucci" di Calitri
----------------------------------------
Sabato 22 dicembre, h. 20 - Carcere Borbonico di Avellino - recital per voce e chitarra della cantante russo-cubana Renata Mézenov Sa. repertorio di canzoni che hanno segnato dal primo '900 la nascita di un genere che non si è mai estinto nella tradizione canora dell'isola di Cuba: La Trova. Organizza l'Associazione Italia-Cuba, Circolo "Alberto Granado" di Avellino
-----------------------------------------
L'ALBERO della VITA, presentazione del DVD e del Musical ideato da Antonia Maglio / Giovedì 20 dicembre 2007 ore 18.00 Sala Consiliare, Mirabella Eclano "Quando una lezione di movimento come linguaggio diventa una lezione di vita" Introduce Antonia Maglio / relatori : il vescovo Giovanni D'Alise / Maddalena Mercaldo / Mario Gabriele Giordano + Antonio Romano (Comunitario, cronista di passeggio, moderatore e invitatore).
------------------------------------------
La Condotta Slow Food Baronia di Vico, è lieta di invitarti alla CENA degli AUGURI 2007 ristorante AL PALAZZO di Carife, città Sannita. Una serata all’insegna del risparmio energetico con un cibo a basso consumo di risorse.Giovedì 20 dicembre 2007, ore 20,00 - proiezione del film documentario del Presidio Slow Food del Caffé di Huehuetenango del Guatemala
----------------------------------------
RIDERE PER VIVERE AGROPOLI (SA) 19.12.2007 dalle ore 11 fino alle 21 stand e interventi curativi deiVolontari del Sorriso con i Clown Dottori ... e tutte le "Anime con il Naso Rosso"... patrocinio COMUNE di AGROPOLI - ASSESSORATO alla SOLIDARIETA'
----------------------------------------
PASSAGGI INVISIBILI 16 dicembre ore 21Azienda Agrituristica “TERRANOVA” - SOLOFRAVoce e ambientazione di: Enzo MarangeloPoesie di: Raffaele Barbieri e Domenico CiprianoCon la partecipazione di: Giovanna Trifone al flauto traverso.
---------------------------------------
ASSEMBLEA 14 dicembre ore 17 - scuola media Solimena di Avellino ... sulle sorti urbanistiche e paesaggistiche di questa desolante città, ridotta a un colabrodo dai cantieri e dagli stupri urbanistici, con sospetti abusi dei fondi europei. L'assemblea è stata convocata da un comitato che da mesi si batte per evitare lo scempio del Parco Fenestrelle.
---------------------------------------

splendide occasioni

Metto qui un mio articolo uscito ieri su Ottopagine. A chi fosse interessato ricordo anche che da molti mesi ho sullo stesso giornale una rubrica domenicale di carattere letterario intitolata “oratorio bizantino”. Aggiungo una postilla sulla nuova organizzazione del blog. A me pare che il post intitolato “blog della montagna” sia una pagina di cultura civile veramente esemplare. Quanto alla serata di ieri a Bisaccia, non spetta a me parlarne. Posso solo dire che il mio impegno sarà sempre focalizzato nell’inventare insieme ad altri queste splendide occasioni di “comunità provvisoria”. Buon anno. _ f.a.
LE MANI AL PORTAFOGLIO / L’anno che finisce può essere archiviato come l’anno della grande crisi della politica. Mi piace immaginare la nascita del partito democratico come una risposta a questa crisi, giunta con la consapevolezza che “quando il pericolo è più grande arriva ciò che salva”. L’anno che sta arrivando dovrà portare novità oggettive sul fronte della politica, al di là dello stucchevole e continuo richiamo alla novità a cui abbiamo assistito in questi anni. La gente si è sempre più allontanata per il semplice motivo che ha compreso come questo richiamo fosse un semplice esercizio retorico che poi nascondeva atteggiamenti e scelte ben diverse.
Purtroppo ancora ci arriva qualche brutto segnale dai palazzi delle istituzioni. Ieri i consiglieri regionali hanno rifiutato la proposta della giunta di ridursi lo stipendio del dieci per cento. Considerando che è uno stipendio molto ricco, questa misura non li avrebbe certamente impoveriti. Nella prossima riunione dell’esecutivo del partito democratico avanzerò una semplice proposta: quel dieci per cento vada a confluire nelle casse del partito. La democrazia si fa anche con i soldi, su questo non ci sono dubbi. E faccio un esempio concreto. Mettiamo che io voglia studiarmi tutta la legislazione delle varie province in una certa materia per elaborare una mia proposta. Mettiamo che debba stampare cinquecento pagine. Lo faccio a mie spese o c’è una struttura che mi fornisce questo servizio? La crisi della politica si supera anche con gesti di generosità da parte degli eletti nelle varie istituzioni. E un “partito nuovo” si costruisce anche mettendo mani al portafoglio. Se il pd non vuole essere semplicemente un “nuovo partito” penso che possa da subito indicare ai suoi eletti nelle varie istituzioni un gesto chiaro per trasferire risorse dalle cariche istituzionali ai luoghi della elaborazione politica. Attualmente non esiste solo una divaricazione spaventosa tra società e politica, ma c’è anche una divaricazione spaventosa tra gli eletti e gli organismi a cui questi eletti dovrebbero fare riferimento. Un assessore non deve essere il mero esecutore di quello che pensa il segretario di un partito, ma nemmeno può essere l’assessore di se stesso. Da questa situazione non ci guadagna nessuno. L’assessore si sente senza supporto e il politico elabora idee che non si tramutano in decisioni concrete. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, a cominciare dai cumuli d’immondizia.

30 dicembre 2007

il Blog della montagna

La Comunità rimane “provvisoria” ma inizia una sua nuova fase più strutturata, specialmente per quanto riguarda l’ORGANIZZAZIONE del BLOG.
Si mantiene la possibilità di fare commenti, ma saranno eliminati i commenti anonimi e quelli ingiuriosi. Non siamo un partito: la logica di una maggioranza e di una minoranza non può albergare in questo luogo.
Vogliamo fare delle esperienze collettive in un momento in cui è difficile fare esperienze e il termine “collettivo” non lo pronuncia più nessuno.
Esperienze collettive che producano cambiamenti nei luoghi in cui viviamo, i luoghi del sud interno (da qui blog della montagna ovvero mountain blog). Sappiamo che questi luoghi hanno nemici antichi e nuovi, qui e altrove. Sappiamo anche che oltre alle belle persone già incontrate, la Comunità può diventare un punto di riferimento per tanti che ancora non abbiamo incrociato e che come noi hanno voglia di opporsi alla crescente desertificazione sociale, non solo irpina. A prescindere dalle scelte dei singoli componenti, siamo impegnati come gruppo a promuovere questo cambiamento facendo leva in prima luogo sulla sensibilità estetica e sul piacere di stare insieme.

MENO POST, PIU' COMMENTI
Riguardo il BLOG
, tutti avranno constatato l’ attuale confusione dovuta al fatto che si postano quotidianamente, contemporaneamente, più testi, e poesie, e foto. Nella confusione, molti post non hanno visibilità e non vengono commentati. Spesso i "commenti" diventano "post" e viceversa. Ci si scrive tra comunitari (spesso si finisce col litigare) sui "post" anzichè usare la posta elettronica. ...C'è forse voglia di esibirsi ... ma c'è molta disattenzione verso i temi originari e di aggregazione della Comunità Provvisoria.
Da inizio anno nuovo ci sarà quindi una home page più impegnata sulle tematiche del nostro territorio. Si eviterà di postare direttamente nella home page; si provvederà ad organizzare, attraverso gruppi di discussione, i contributi che arriveranno dai Comunitari.
Ci sarà quindi bisogno di un lavoro più "redazionale", di impaginazione, di evidenziazione, di promozione, di convogliamento dei commenti sui post di discussione comunitaria; ci saranno probabilmente "CANALI" tematici dedicati alla poesia, alla musica, al paesaggio, ecc. Forse l'attuale piattaforma del BLOG emigrerà da "blogger" a "splindler", più aderente alle esigenze subentrate. Inizia un periodo di sperimentazione.
Da questo momento, per inviare i nuovi interventi, l’indirizzo del BLOG è : altairpinia@gmail.com
I "commenti" restano immediati e si scrivono nella pop-up, come sempre, al fondo di ogni POST; saranno eleminati solo i commenti "anonimi" e ingiuriosi.

EVENTI La CP organizzerà, oltre momenti straordinari legati a particolari situazioni, un evento mensile secondo la formula già sperimentata a Cairano. Esperienze distese lungo l'arco di tutta una giornata, dislocate in luoghi che saranno individuati di volta in volta. Tutti i comunitari che intendono segnalare possibili temi, idee e proposte possono rivolgersi a Franco Arminio farminio(chiocciola)libero.it

ARMATA BRANCALEONE __ L’organizzazione del BLOG non è in contraddizione con lo spirito libero e vagamente delirante che ispira la CP. Preferiamo sentirci parte di un’armata brancaleone piuttosto che membri di un’associazione ingessata da norme burocratiche. E questo sarà sempre chiaro in tutti gli eventi che organizzeremo, a partire da quello di domani sera a Bisaccia. Resta confermato che tutto avviene senza fare ricorso ad alcuna ribalta giornalistica. Non abbiamo bisogno di essere amplificati, perché un urlo è un urlo anche a bassa voce.

Dell' organizzazione del BLOG parleremo in un prossimo incontro e lì sarà impossibile essere anonimi. non crediamo, comunque, che sia il punto cruciale per la vita della comunità. una casa in costruzione non si costruirà mai se non ci chiudiamo in cantiere e ci mettiamo a lavorare. la questione non è di far parlare le persone. ci sono migliaia di blog in cui si può parlare. a noi interessa costruire uno spazio e non è che trasformando le nostre gole in polvere da sparo si vada molto lontano. tutta la vita pubblica è un fiorire di chiacchiere. la socialità totalitaria in cui viviamo si è costituita proprio lasciando crescere questo fastidioso ronzio in cui tutte queste parole finiscono per occultare i veri conflitti e i veri rapporti di forza.

Per inviare i propri interventi l’indirizzo del BLOG è : altairpinia@gmail.com // In alternativa si potrà inviare il materiale a coloro che finora hanno dato disponibilità "redazionale" (chiunque può aggiungersi) : Franco Arminio farminio(chiocciola)libero.it / Antonio Romano antonio.romano75(chiocciola)gmail.com / Angelo Verderosa studio(chiocciola)verderosa.it / Alfonso Nannariello alnannar(chiocciola)tin.it / Michele Fumagallo m.fumagallo(chiocciola)virgilio.it /Dario Bavaro d.bavaro(chiocciola)libero.it / Andrea Di Consoli andreadiconsoli(chiocciola)hotmail.com Michele Ciasullo mciasul(chiocciola)tin.it /// p.s.: Si preferisce scrivere (chiocciola), anzichè metterla in simbolo @, per evitare che i lettori automatici dei siti internet, si approprino degli indirizzi e li utilizzino per SPAM.

il presente vale come ringraziamento

30 dicembre 2008 - ore 18.30
PAROLE e SUONI

di Franco Arminio e Pasquale Innarella
Casa Museo Di Forno Giardino, Bisaccia

p.s.1 seguirà buffet con cibi antichi. numero dei posti molto limitato. dare un cenno di adesione.
p.s.2 Metto qui un pezzo scritto qualche anno fa. chi volesse informazioni più precise su Innarella può cercare in rete. approfitto per augurare buon anno a tutti i comunitari che non potranno venire a Bisaccia. f.a.
Esercizi di ammirazione: Pasquale Innarella
Lui è un sax al vento e uncina le sue note che sembrano scoppi, temporali, sussulti di un essere vasto e indecifrabile. / Lui è un cavallo e sembra che con una nota voglia tirarsi dietro il mondo, tirarlo fuori per i capelli dalla sua palude. / Lui certe volte suona come un cinghiale ferito e vanno tra i cespugli le sue note e poi escono e si portano dietro terra e foglie. / Sto parlando di uno nato in un paese che produce grano e insegnanti. Lacedonia con un breve scarto alfabetico diventa Macedonia. E da lì adesso viene una musica che tanto piace ai sofisticati d’occidente. Da Lacedonia viene il sax tagliente e luciferino di Pasquale Innarella. / Adesso vive a Roma e le sue pirotecnie sonore vagano per il mondo, ma nel viso è impressa la sua origine di irpino d’oriente. Da lì viene la forza che fabbrica le note vorticose del suo sax. Da un corpo che respira adrenalina e sembra che suoni anche quando sta fermo e muto. / Innarella non si è lasciato avvilire dai flebili respiri da sanatorio che circolano negli ambienti intellettuali. Pur spingendo la sua ricerca in territori rarefatti e poco frequentati, la sua musica e il suo carattere conservano una presenza tangibile e marcata che ci rinfranca da tante vaghezze e astruserie inconsistenti: troppe esperienze artistiche contemporanee sembrano rivendicare la nullità e l’insignificanza, senza accorgersi che esse sono già nulla e perfettamente insignificanti. Acutamente il sociologo francese Baudrillard fa notare che la “pretesa di insignificanza non è altro che un bluff e un ricatto, per costringere al contrario le persone a dare significato e credito sottinteso: non è possibile che sia così insignificante, deve nascondere qualcosa”. Il musicista lacedone non ci offre una minestrina leggera, una musica di mossette e moine, una tisana disintossicante, ma un grumo di note infuriate, una vampa che fonda, che affonda nel cuore un ferro di cavallo infuocato. / Nella grigia apnea di questi anni, nel mondo ridotto a una piccola tazza di alghe convalescenti, persone come Innarella costituiscono un prezioso corroborante.

libertà individuali / collettive

Spesso ritorno con il pensiero alle vicende ed ai personaggi della favolosa CP. // Fatta di gente incazzosa e polemica faziosa e ideologizzata, manichea e priva di una grossa capacità di ascolto ma di una grossa capacità di eloquio e soliloquio. // Sono gli irpini, miei adorati conterranei comunque. Da vecchi montanari e pecorari hanno un grosso senso dell’autorità e dell’individualità, un senso quasi statunitense di autonomia e di difesa violenta delle proprie prerogative e libertà. // Conoscono da tempo le libertà individuali ed il rispetto che si deve al signore locale. Hanno un minor senso delle libertà collettive che derivino dalla partecipazione libera ed incondizionata a quella che si chiama la Società Civile. // In questi mesi di CP ho visto questo: il grande genio irpino insofferente per lo stesso genio irpino detenuto da altri. Una cosa desolante e allo stesso tempo che fa ben sperare sulla necessità che nei prossimi anni ci sia un immane lavoro da fare per costruire un senso di appartenenza alla comunità che oggi non c’è. Ringrazio Franco Arminio perché quasi tutte le sere mi telefona Gaetano Calabrese e ridiamo per circa un’ora per tutte le sere. Peccato che Gaetano non sia una donna e che non sia più giovane. Ma mi piacciono le sue poesie ed il suo tono da vero irriverente: anche Benigni avrebbe da imparare dal nostro professore di Lioni. Un grazie a Franco Arminio che spesso mi consente di leggere gli umoristici interventi del Compagno Lucio Garofano: mi è simpatico per la quasi assonanza del suo cognome con un fiore che sto studiando in questi mesi come simbolo della mancata stagione politica degli anni 80 e 90 in Italia. Un grazie a Franco Arminio che mi ha consentito di parlare con persone di Nusco che non siano Don Ciriaco. Un grazie a Franco Arminio che mi ha fatto scoprire una vecchia parentela con il fratello di Angelo Verderosa ma non con Angelo Verderosa. Vi pare poco? Incontrarsi e poter parlare e potersi sentire quasi una famiglia anche se un po’ litigiosa? A me tutto questo pare splendido: sento l’esigenza di un senso di solidarietà fra noi che va al di là di qualsiasi differenza. Vedo le mie libertà accresciute grazie anche all’ipocondriaco di Visazz. Che poi ogni tanto va ad Avellino a Via Tagliamento, posso anche pensare qualche giorno di sabotargli la macchina cosi non parte manco da Bisaccia. Con affetto // Un saluto ( vado a capo senò il compagno Garofano si incazza) ROMANO

28 dicembre 2007

auguri da hera-kles, firenze+andretta

L' amicizia è /un ponte tra le differenze. / Ci fa vivere in accordo con noi stessi, / senza ipocrisie, / e ci rende benevoli nei confronti degli altri. / Riunisce quello che l' egoismo e l' ignoranza / hanno disperso. / Augurio di cuore preso a prestito da Lama Dugpa Rimpoche
Teresa e Fiorella , Barbara, Daniela , Tatiana -Firenze
Teresa , Mariangela, Pasquale, Luciana -Andretta per HERA-KlèS, aps

parlando ieri con il Sindaco di Ariano

Ieri sera ho assistito in Cattedrale ad Ariano ad un favoloso concerto di Musica Sacra, tenuto dal coro polifonico della Basilica Cattedrale. Il coro è diretto dai Maestri Francesco ed Ornella De Paola. Scherzosamente ieri, nell’andarli a salutare per complimentarmi con loro del loro lavoro, li ho invitati ad una sana competizione con la Corale Polifonica della Madonna di Fatima. // Sapete, ste cose mi divertono un sacco e sono l’unico modo che mi piace per confrontarsi senza perdersi nei formalismi del piffero e sono un modo per arrivare subito al nocciolo delle cose. Certo è che la carriera diplomatica mi sarà preclusa per sempre. // Bene, un concerto davvero favoloso, con musiche di Bach, Yon, Dubois e poi con la messa in Do Maggiore “Dell’incoronazione” K317 di Mozart. Una splendida cornice e davvero una serata memorabile. // Parlando ieri con il Sindaco di Ariano, l’impressione che ho avuto è che francamente gli sforzi mirabili fatti da questa amministrazione (ma poteva essere anche di un’altra amministrazione) non implichino il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi che la Città di Ariano si pone. // Quali sono gli obiettivi? Far ritornare Ariano ad essere il centro di maggior stimolo culturale del circondario ma anche della provincia ed un centro di richiamo per l’intera Regione. Tutto sommato non mancano le risorse umane da impiegare, non manca il pubblico, non mancano i legami giusti con i Media e con il mondo della Cultura. Cosa manca allora? Penso che manchi il progetto integrato per la Città e la capacità di promozionarlo a livello nazionale ed internazionale. // Penso che il Cartellone di Classicariano sia di primissimo ordine e dia prestigio alla Città cosi come agli amministratori che lo hanno proposto. // Ma penso che un valore da condividere fra qualsiasi maggioranza e qualsiasi opposizione sia di condividere il progetto per poi dividersi sulle metodologie per portarlo avanti. // Ed io penso che il progetto per Ariano cosi come per tutta la Valle Ufita debba essere la Cultura, l’accoglienza, l’ospitalità la convivialità. Sembrano slogan banali ma poi mi ritrovo a discutere con Giuliano Albanese, valente giovane manager di una ditta a Dublino in Irlanda, e mi dice che ogni settimana si potrebbero avere 500 persone che vengono a visitare le nostre terre dal Nord Europa e che vogliono alla fine essere coccolati dal vino dalla birra dai formaggi dai salumi dal calore umano dalla cultura che sono poi le nostre specificità. Cari Signori Amministratori e Politici tutti, siete in grado di catalizzare tutte le energie presenti sul territorio e tutte le idee che privati cittadini vorrebbero realizzare per il bene della Comunità? Ce la facciamo a creare un osservatorio permanente ed un laboratorio di progettazione culturale che vada al di là delle logiche perverse e demoniache di potere e spartizione? Oppure dobbiamo ragionare sempre col le logiche elettorali e con le scadenze da qui ad un anno e mezzo. Ad Ariano vedo che sta nascendo una nuova consapevolezza nella società civile: non possiamo consentire a nessun partito politico di non considerare il bene di tutti, nessuno escluso, come l’unica priorità da considerare in qualsiasi agenda politica. Antonio Romano

il disagio di stare

il disagio di stare a Natale nel proprio paese // Questi giorni mi è venuta in mente una pagina di “ Viaggio nel Cratere” che poi è la stessa che sta nel locale di Vito Arminio a Visazz, che parla delle emigrazioni dei sarti e del fatto che prima o poi quel tipo di emigrazione sia finita. Mi è venuta in mente ed ho deciso di accrescere il mio razzismo: grazie Franco per l'ispirazione.
In questi giorni per il mio paese vedo un sacco di monnezza, un sacco di traffico ed un sacco di gente apparentemente nuova. Vengono da Milano Roma Firenze Rimini Ginevra, ma il loro accento è pesantemente arianese, quell’accento che tanto fa ridere i paesani di altri paesi nei dintorni del Tracolle. Francamente ho provato un certo disagio a vederli. “ come stai come va quando sei venuto quando te ne vai?” finisce li ed è inutile invitare a bere una birra per continuare a discutere. Non c’è più molto da dire. Il paradosso è che nonostante MSN Skipe Internet and so on and so on, le persone non hanno un cacchio da dire. Ieri sera ho conosciuto una ragazza molto interessante: lavora a Milano ed è davvero una persona brillante. Abbiamo parlato solo di lavoro: non male come primo incontro? Che palle amici! // Lei è un’arianese colta emigrata: pur stando lontana mille chilometri ho avuto l’impressione non che non avesse nulla da dire ma che non avesse nulla da dire sul territorio e su Ariano. // Che si viene a fare quindi ad Ariano? Solo per mamma e papà o per l’olio o per il vino o per i rococò o per sentirsi meno soli che a Roma o a Milano o a Treviso? // Gli emigranti irpini cosa danno al territorio irpino a parte lamentele che qui non c’è niente che a Milano ci sono un sacco di cinema e che la sera si può uscire? // Eppure ci sono i blog i forum le chat e tutte le meraviglie del WEB2 come si dice oggi. Proporrei una forma di esilio per tutti gli emigranti lamentosi che ritornano, che non hanno la perspicacia di vedere non solo che qualcosa si muove anche in Irpinia ma che far muovere qualcosa in Irpinia è davvero oltremodo più complicato che altrove. Qui c’è bisogno di gente pazza e coraggiosa, desiderosa di vedere il cielo blu oltre le nuvole. Francamente i lamentosi possono starsene nella loro nuova dimora padana o centritaliana. Qui di loro non c’è bisogno. ntonio Romano

27 dicembre 2007

4 gennaio 2008, invito al Goleto

Comunità provvisoria e capitona

E' una cosa leggera ma complicata. Festiva e feriale insieme. Una cosa tipicamente freudiana, la mia. Quella che vi scrivo, miei amici della post/Irpinia (e della nostra Sposta/irpinia provvisoria via web). Avevo letto comunità "angiullesca" invece che comunità "anguillesca". Così come in effetti l'aveva scritta Franco Festa, post di un mio "affondo" (nel senso che io stesso vado steso a fondo, nel mare d'Irpinia. E/o nel pro-fondo. O nel tondo. Che io stesso mi arravoglio nel web. Non so, vedete Voi.) E io, riprendendo l'equivoco, il quiproquo, dicevo tra me e me, come Totò: "Ma chissà questo Festa dove vuole arrivare? Che vuole dire con "angiullesca"? Forse che "i provvisori" sono angiulli?, fanciulli?, aucielli? O forse sono angiulilli che volano sul presepe post-irpino? Sono, siamo?, una scassata comunità presepiale volante? Votante, vuotante, ruotante?, …. pasture d''a meraviglia? Chissà!! M'era rimasto quest'alone di mistero "angiullesco" quando, mangianno 'o capitone, 'a notte 'e Natale, ho finalmente connesso, associato, corretto l'errore. Il lapsus, l'equivico! Sono andato perciò a rileggere il Franco per la santa Festa. Si, era proprio scritto "anguillesca", da anguilla. Intendendo dire che quella dei "provvisori" è 'na comunità che sfugge da tutte le parti. Che capitona e sanamente capi-tombola. Che più la scassi, più la tagliuzzi ad arte harminiana, …. più la spezzetti e quella più se move ancora. Indivisibile per parti, per partenogenesi, per partenogenerosi. Vedete voi, fate voi. Una comunità-capitona che fuje, fuje sempre, scassata e bbona!!. E' 'nu miracolo! Ed io penso che il capitone ha avuto successo da queste parti d'Italia perché ha una sua vita interna insopprimibile. Sintesi di una società sfrantummata e parcellizzata. Ma assolutamente vitale. Una società post-sociale che, benché divisa in mille rivoli, resiste ancora, nonostante 'a munnezza Sovrana!!! La vita del capitone è associabile a quella ignifuga di San Gennaro: è una e trina. Magari, se si vuole, con rispetto parlando, anche cinquina. E perfino tombola, capi-tombola, appunto!) Tornando a noi, ai pasturi d' 'a meraviglia dell'altairpinia (nel senso che ci meravigliamo ancora, e perciò scriviamo -anzi, scrivono- poesie, che belle!!, bravi!!!), Franco Festa mi ha convinto sul senso di questa insieme vitale: sono, siamo?, capitoni. Sono, siamo?, comunità-capitone. Autenticamente provvisoria, insopprimibile, d'alta quota (e d'alta quotazione). Niente unità. Siamo, sono?, sparpagliati e vicoli al contempo. Come pezzi di capitone senza capitano. Una sana e innovativa comunità-capitone, imprendibile ed invendibile perché sfuggente alle logiche comuni & comunali (e provinciali) . Perché siamo, sono?, senza corpo centrale. Comunità-guerrigliera culturale sulle montagne sannitiche. Alla Sergio Leone, vero genio della recente Irpinia, profeta della post/irpinia, a leggerlo con disinibizione "capitonesca". Una comunità senza comunioni, quindi. Solo cresime e cresimati, rigorosamante orfani e senza padrini (e padroni). Solo estreme f-unzioni è finzioni comunitarie. Siamo sp-unti (& spuntoni acuti) del Signore! Saluti innovativi, Eduardo Alamaro

poesia e rumore

Ricevo con piacere la poesia di Mimmo Cambria del quale avevo potuto già apprezzare una breve, quanto arguta analisi sul nostro tempo in occasione della visita a Cairano.
Leggo oggi (sul blog ndr) con rammarico di scontri verbali violenti, di offese, condite mi pare di aver capito in salsa ideologica; ritengo che il confronto produca sempre sempre un arricchimento, purchè si parta dal rispetto dell'altro come di un altro noi che in quel momento sta esponendo una tesi rispettabile almeno quanto la nostra.
E' la prima volta che scrivo su un blog, di solito mi piace guardare negli occhi il mio interlocutore, ma questo strumento potentissimo ci offre una grande opportunità di conoscenza, noi tutti costituiamo un capitale umano di inestimabile valore, noi possiamo e dobbiamo interloquire per avere un arricchimento reciproco, scambiarci le nostre esperienze, mettere a disposizione le nostre conoscenze e capacità per sentirci, come siamo, un UNO.
Non voglio tediare oltre chi mi legge, mi piacerebbe se lo riterrete utile ed interessante aprire una discussione su cosa sappiamo veramente di noi e della realtà che ci circonda; in chiusura vi segnalo l'argomento di una conferenza alla quale ho partecipato e che ritengo prioritario far conoscere ad altri, digitate sul motore di ricerca "SCIE CHIMICHE" oppure "CHEMTRAILS" scoprirete come ci stanno sistematicamente avvelenando. Per chi volesse vedere dei filmati può cercare su Odeon TV. Grazie per la vostra attenzione. Aniello De Angelis

26 dicembre 2007

ferita di colori 2005

Ferita di colori : 2005 /// Rosso incrinato, / fuoco straziante / di vita rappresa / in un punto nero...

Colori / a perder le forme / e vagheggiarne senso / tra i ricordi di ieri.

Niente urla / il dolore / più del non detto.

Mam Ter / Teresa Cella 27/11/2007 /// Nota breve: è il mio ultimo tentativo poetico, necessario rinforzo incorniciato ed enigmatico di un mio quadro, esposto in questi giorni in una mostra collettiva qui a Firenze. Anche il titolo del quadro è : ferita .

sera - a Mimmo Cambria

Commento di SERA d' inverno ovvero alle 21.32 del 26/12 // La poesia di Mimmo C. così breve, come piacciono a me, così limpida e chiara come piacciono a me. Così semplicemente illuminata e eccitante ...sembra fuori posto. Riproponicela per il solstizio d' estate, caro M., e diffondila fra i giovani, se hai superato gli anta e diffondila tra i veci, se sei sotto gli enta. Con leggerezza e gratitudine . Teresa C.- HERA-KlèS

25 dicembre 2007

BUON NATALE

Buon Natale e sereno volgersi del tempo

Le tenebre si stanno diradando,
risplende la luce vera
per ogni uomo
che viene nel mondo.

Nell'intimo, oltre il vano agitarsi delle passioni,
sta il mare quieto della conoscenza del Bimbo,
Consigliere ammirabile
Dio forte
Principe della pace
Padre del secolo futuro.


Grazie ancora per le vostre preghiere
, un santo Natale a tutti voi, pace. Piero e fratelli http://www.jesuscaritas.it/


24 dicembre 2007

S E R A

Raccogli l’ultimo raggio di sole / e tienitelo per te, / me lo darai a sera / quando bacerò la tua bocca, / e nei tuoi occhi vedrò riflessi i miei.

Ridatemi il mio Natale

... aiuto, non trovo più il Natale! Non ho cent' anni, ma soltanto 36, non sono cattolica e ho fatto anche studi di antropologia. Però ogni anno che passa mi trovo spiazzata da queste feste che mi si trasformano sotto gli occhi e mi confonde le poche certezze. Dov'è finito, per esempio, il Natale dei piccoli presepi che commemoravano nelle case la nascita più famosa della storia, anche a ricordo di quella di ciascuno di noi? Ogni bimbo che nasce è il segno che Dio non si è ancora stancato dell'umanità>>, scriveva il grande poeta indiano Tagore, e io credo che sia questo il motivo per cui tutti sentiamo la forza simbolica di questa ricorrenza. Ma i simboli vanno rispettati. Ora invece persino il Vaticano decide di abolire la grotta di Betlemme, e con essa la cometa, il bue, l'asino e tutti i pastori. Che orrore! Non è interessante stabilire dove il bambinello sia nato davvero: quella grotta appartiene all'immaginario di tutti ed è quindi patrimonio di tutti. Sul consumismo sfrenato natalizio, stendo un velo pietoso. Annalisa Tropeano, e-mail

23 dicembre 2007

Notte di Luna Piena, 4 mesi dopo !

All' occasione di una NOTTE di LUNA PIENA, quattro mesi dopo! // E' così: "La Notte di Luna Piena , Parole e Silenzio..." che abbiamo organizzato per HERA-KlèS all' unico agriturismo di Andretta è passata .......passata tra l' attenzione dei media e il silenzio dei partecipanti! Compreso il mio, che l' ho immaginata, ideata, pensata, organizzata e prodotta e non ho avuto tempo ed energie per sostenerne il cammino postumo.!

Mi accorgo ora, dopo che ho scelto di tuffarmi nella lettura partecipata di codesto blog , che ve ne ho dato informazione in maniera concisa , neutra , quasi riservata nei primi invii di agosto 2007. Il blog altairpinia era agli albori, ai primi balbettii, quattro mesi fa...

Mi sembrava di invadere il territorio degli altri: così, fra le tante cose da fare, avevo scelto l' informazione breve , giusto per far sapere che anche ad Andretta c'era una associazione che operava sul "fil rouge" della educazione degli adulti, sulla alfabetizzazione emotiva dei giovani e dei genitori, sull' incerto binario del sentire, dire e fare creativo.

Erano presenti in 40 quella sera. In 14, numero statisticamente soddisfacente, sono arrivati a mattina, fra letture poetiche e no, silenzio e sogni guidati, saluti al sole sull' aia.

Lo strano è il silenzio a posteriori dei partecipanti : come se nulla fosse avvenuto.

HERA-KlèS Campania, per non dire Andretta, ha un sito a disposizione da un anno, con una sezione "testimonianze" aperta a tutti: una sorta di pre-blog. // Gli andrettesi e gli altri soci irpini non vi scrivono, non testimoniano...sarebbe troppo arduo esporsi. Eppure erano in 40, forse solo un terzo i veri residenti ad Andretta...almeno un paio i bloggers irpini presenti...almeno tre i muniti di apparecchiature per fermare l' attimo fuggente e donarlo agli assenti.! Il silenzio a coprire l' anonimato , il silenzio a nascondere anche le emozioni negative che può aver generato l' evento, soprattutto il silenzio atto a gettare oblìo sull' evento.// Ora, quattro mesi dopo, rinnovo il mio personale bilancio (mescolando il positivo dell' esperienza e il negativo del silenzio) e decido di farlo pubblicamente con la speranza che questa comunità provvisoria abbia abbastanza energie e curiosità intorno a temi comuni e trasversali , soprattutto quello della comunicazione chiara , vera , sincera. //Vi auguro un sereno Natale a tutti // Teresa Cella , affaticata fondatrice di HERA-KlèS.

Buon Natale Provvisorio !!!

Caro Antonio Romano, a Napoli, in Cattedrale, il nostro bravo arcivescovo Cardinale Sepe, in queste passate quattro settimane dell'Avvento al Santo Natale, ha invitato, ogni mercoledì sera alle venti, per poco più di un'ora, quattro intellettuali napoletani non-credenti, (che non significa però a-tei). Insieme hanno discusso con profondità sui vari temi dell'Avvento, le sacre scritture di Isaia, ... la gioia, la speranza, cosa significano queste parole oggi, ecc...
Il filosofo Masullo dall'altare ha detto più o meno testualmente: "ho un certo imbarazzo a parlare da qui perché io sono non credente e Voi siete credenti; ma ciò che ci accomuna è però la prospettiva del Giusto e del Bene, del far bene, della Società più giusta, del popolo in cammino, ....." Quindi, tornando (e tornado) a Noi: se per te, come per me, quello è il Popolo di Dio in cammino e se per Masullo, invece, quel popolo è erede e deriva dall'esercizio dell'ozio "politico" della Polis greca; che si è poi allargato con il messaggio di Cristo e quindi con le ragioni pubbliche di Voltaire che sancì le basi delle nostre libertà democratiche, fundamento comune nostro, che ci Voi fare?

Perché vuoi essere più realista del re, più cristiano di Cristo, più osservante dell'arcivescovo di Napoli? Ognuno fa il Natale che meglio crede e vede! I Giusti non sono, fortunatamente, solo di parte cristiana (e cattolica)! Le vie del Signore sono infatti varie e sorprendenti! Magari passano anche per l'Irpinia dei "Provvisori" a-partiti, a-tessere e a-pd, non si sa mai! Di quelle vie nessuno ha il monopolio, spero tu voglia ammettere!!!!
Saluti e buon Natale "allargato" a tutti gli uomini di buona volontà provvisoria e "anonima", come la buona carità, Eduardo Alamaro

__
Ciao Eduardo, approfitto del tuo tempo per augurarti Buon Natale. Se sei d'accordo, proporrei di abolire gli auguri neopagani che riguardano il Natale. Se dico Buon Natale, l'unico significato che posso dare a quest'espressione è "Che Gesù Cristo, figlio dell'Uomo nasca nel tuo cuore e che attraverso il tuo cuore il Regno di Dio diventi attualità adesso in quest'istante". Diversamente dire Buon Natale non ha alcun significato e assume per chi si sforza quotidianamente di essere cattolico il senso di un'appropriazione indebita da parte dei neopagani e postatei contemporanei.
Siete liberi di credere o di non credere, ma chiunque ha l'onere di chiamare le cose col nome adatto. Se sei per un Natale di luci e consumi l'augurio da fare è:" Buone abbuffate" o "Buoni regali" o " Buona Tombolata" o " Buon divertimento". Il Natale è per chi crede e per chi decide di aprire il proprio cuore a Cristo. Con affetto, Antonio
Romano

Lettera aperta a F.A.

Cari Comunitari, torno sulla questione del PD alla luce delle telefonate fiume che in questi giorni ho avuto con Mimmo Cambria, con Gaetano Calabrese e con il dialogo che ho avuto con il sindaco di Ariano Mimmo Gambacorta. Nessuno ha eccepito sulla necessità che chiunque aderisca al partito o all’ideologia che ritiene più giusta. Ma certo se è vero che ogni scelta può avere una valenza politica, la scelta fatta da un libero intellettuale e da un “animatore di cose” come il nostro Bisaccese ipocondriaco assume un significato particolare. Caro Franco Arminio, adesso che vedi quella sottoposta di Alberta de Simone, le dici che ad Ariano contro Bertolaso abbiamo protestato per un’ingiustizia subita dal governo Prodi ( leggi decreto incostituzionale) e non perché siamo dei facinorosi fascisti? De Simone disse che gli arianesi tutti erano fascisti ( compresi anche i suoi elettori allora?) solo perché abbiamo fatto scappare a gambe levate un servitore onesto di uno stato disonesto? Lo dici Franco oppure devo pensare che la mancata discarica sul Formicoso possa in qualche modo indurti a tacere? Se fosse cosi questa volta intellettualmente dovrei diventare un tuo feroce oppositore e stare per onestà intellettuale e per appartenza ad un territorio con i miei concittadini. Abbiamo dovuto subire lo smacco dei celerini e delle calunnie di Repubblica, Panorama, Corriere della Sera. Franco ti ricordi quando abbiamo suscitato l’ira del Senatore Zecchino per l’articolo che scrivesti sul Corriere del Mezzogiorno? Ero io ad accompagnarti con la mia macchina ed il mio amico sindaco di Ariano mi mandò letteralmente a quel paese davanti alla mia fidanzata. Io ho deciso di lavorare ad Ariano inventandomi un lavoro e certo nessuno mi regala un euro facendomi fare il consulente o impiegandomi in qualche pubblico ufficio ( possa essere la scuola, il comune, l’ospedale). Vivo della mia fede nel libero mercato insegnatami nei 4 anni passati sui testi di Economia in Cattolica a Milano ( una cosa che mi unisce al nuscano). Io ho l’impressione che fra te ed il PD stia avvenendo uno scambio equo: tu entri nel PD e porti il tuo valido supporto ed il tuo prestigio di intellettuale. In cambio il PD si fa una verginità che non ha. Potranno vantarsi a Roma lor mafiosi signori di annoverare nel loro direttivo provinciale niente popò di meno che Franco Arminio e che quindi sono la garanzia di pluralismo e democrazia in una terra che da dopo Fiorentino Sullo tutto è stata meno che democratica. Fiorentino Sullo costretto ad uscire dalla Democrazia Cristiana di allora per far spazio alla presenza demoniaca di don Ciriaco. Se Giuseppe De Mita dice che l’Arianese tutto sommato è un’area da penalizzare tu cosa dirai? Caro Franco, ma quando vi vedrete tutti insieme tu De Simone Bassolino De Mita senior, cosa potrai condividere con loro? L’afflato antifascista? L’amore per la verde ( una volta) Irpinia? L’amore per le regole e l’avversione ad ogni fenomeno malavitoso? Potresti mai scrivere tu Franco un libro sullo spirito di Gomorra? Potresti farlo? Franco io condivido pienamente le tue grosse ambizioni di intellettuale e scrittore: forse per pubblicare con la stessa casa editrice con la quale pubblica Veltroni devi entrare nel suo entourage. Per me rimani il simbolo di una purezza intellettiva che deve essere difesa con le unghie ed i denti. Angelo D’Avella, segretario cittadino della Margherita di Ariano e carissimo amico mio, un giorno mi disse che adesso avrei potuto aderire al PD, visto il suo significato ed il progetto. Gli dissi che nel1992 ero con la Rete di Leoluca Orlando e poi guardai con favore alla vicenda di Mario Segni. Per cui sono un PD almeno dal 1991 ( avevo 16 anni all’epoca). Gli dissi che avrei aderito al PD nel momento in cui tutta la razza fosse stata distrutta. Qui invece i De Mita crescono e proliferano e fagocitano le energie più belle e più forti della mia amata terra. C’è da dire che a 26 anni il valentissimo D’Avella è stato emarginato proprio perché persona colta preparata intelligente. Re Mida ha voluto cosi uccidere un giovane aspirante politico: un motivo in più per essere contro il PD e la sua voglia di demolire tutto ciò che non è libertà. Tu Franco che a telefono mi dici sempre “ Lavora che De Mita ti affama” ti confesso che preferisco fare il barbone sotto i ponti piuttosto che sapere quanto sa di sale lo pane altrui. Con fraterno immutato affetto __ Antonio Romano

atto di vanità

Carissimo Angelo, ho letto dell'adesione di Franco Arminio al PD. Non ho alcuna ragione per criticare la scelta, anzi, credo sia un esempio della piena libertà di "appartenenza", che la nostra COMUNITA', debba garantire.
La Comunità è composta da persone libere, ognuna con una storia personale; con una "predisposizione" a guardare la realtà da un'angolatura non solo politica; con una buona voglia di contribuire, "culturalmente", alla costruzione di una società più giusta e più a misura d'uomo. Spero tanto che Franco riesca a mantenere, se non ad affermare, all'interno del partito scelto, la sua "purezza intellettuale" e il suo impegno per il "cambiamento".
Ciao Salvatore.
P.S. Caro Romano, puoi stare tranquillo, quello che penso lo dico sempre apertamente! con stima, Salvatore

essere liberi da quello che è...

Che cos’è la paura? La paura non è nient’altro l’incapacità di accettare “quello che è”. // Essere Liberi da Quello che E’…… // So che finché ho coscienza di me stesso, ci saranno dolore , lotta e una paura senza fine. Ma se mi identifico con qualcosa di più grande di più degno di me , se mi identifico con la bellezza di un tramonto, con la vita, con le verità degli altri, con la conoscenza degli altri, allora posso superare ogni paura di me. // La paura ci obbliga ad obbedire perché abbiamo paura o di una persona o di quello che altre persone possono dire di noi; o di un fatto che si sta verificando in un determinato momento, ma finché si innesca un processo di giudizio prodotto da un pensiero che è reduce del nostro passato, noi non supereremo mai le nostre paure. In questo caso siamo osservatori ed osservati di noi stessi e restiamo prigionieri di un circolo vizioso. Finché il nostro pensiero continua a guardare il fatto e lo giudica e o lo interpreta, ci sarà sempre ed inevitabilmente paura. Solo quando la nostra mente è completamente sola, lasciando perdere qualsiasi influenza, qualsiasi interferenza, può creare. Questo è l’unico stato in cui noi non abbiamo più paura. // La nostra mente dovrebbe avere la capacità di capire senza imitare, senza farsi plasmare da nessuno, senza avere una minima paura. Solo una mente simile è integra e quindi creativa. La creatività non è vostra o mia, non ha nome perché è di tutti. // La storia del mio Clown Nanosecondo parte proprio dall’aver sperimentato su di me tutte le paure ed i dolori ad essa correlata. Da quattro anni sono andato alla ricerca della mia mente svuotandola di ogni retaggio del passato. Così libera essa è diventata creativa di questo personaggio che si chiama Nanosecondo e sempre più mi rendo conto che Nanosecondo è il mio “bambino interiore” colui che è senza paure. Così ho ritrovato la mia libertà eliminando tutte le maschere del passato. // Creare un nuovo mondo, una nuova società , una nuova civiltà, una nuova arte e scienza, deve essere qualcosa completamente nuovo, non contaminato dalle paure. // Certo è un lavoro lungo difficile. E’, una sofferenza, perché ci impegna a riscrivere le nostre percezione e le nostre credenze (tutte nessuna esclusa). Una società non contaminata dalla paura, dall’ambizione, che non appartiene solo a Voi (a Me) è una società che deve appartenere a tutti. Dove non avremmo bisogno più di dare importanza ad un nome, perché nel frattempo ci saremmo dimenticati del nostro e ce lo saremmo cambiati tutti nel frattempo, senza più riconoscerci (finalmente) nel (nostro) tempo passato. Quello della rispettabilità mediocre che ha ucciso mascherandoli i nostri veri sentimenti di libertà. // Così abbiamo formato il nostro “ego” che oggi impedisce alla nostra mente di vivere liberi come meriti sconosciuti e nell’anonimato? Ma, solo una mente sola è incorruttibile e quindi senza paura e pronta a creare veramente nel tempo presente il futuro di questa nuova società della gioia e del sorriso. // Solo dove c’è il sorriso c’è gioia e dove c’è gioia non c’è più paura. La nostra Comunità Provvisoria ha questo grande compito creare uno “stato” (della mente) nel quale non esistono più (tristezze) e paure. E, dove tutti gli “anonimi” in quanto “provvisori” possono riceve “asilo”.

per la libertà di anonimato

il post di anonimo geronimo non è stato rimosso, è stato riposizionato in 'commenti' al post di antonio romano del 22 dicembre, intitolato "Avviso ai Comunitari Provvisori" ... che ha giustamente suscitato reazioni di sdegno da parte di alcuni comunitari, tra i quali Lucio Garofalo, Franco Festa e Tonino Lapenna...

caro geronimo, non abusiamo della visibilità dei POST.
i POST vanno riservati a nuovi argomenti. quando si vuole rispondere direttamente a qualcuno lo si fa nei 'commenti' o a mezzo e.mail. grazie, angelo verderosa.
caro antonio, che ne dici di rimuovere un pò di scurrilità dalle prime pagine 'post' e magari lasciarle solo nei commenti ? grazie, provvedo

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica con cadenza periodica né è da considerarsi un mezzo di informazione o un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62/2001. L’autore / gli autori / la Comunità Provvisoria / dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti nei POST. Eventuali commenti lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi all’autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima... Le immagini inserite sono tratte in massima parte da Internet, qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d'autore, comunicatelo.

La Comunità è viva

La Comunità è più viva di quello che si pensi o di quello che potrebbe apparire dagli scontri avvolte esacerbati sul Blog. L'ironia sottile e giustamente provocatoria di Eduardo Alamaro, Il pacato equilibrio intellettuale di Franco Festa, Lo sfogo giusto o giustificabile di Antonio Romano, che stimo per la sua autenticità, gli interventi di Lucio Garofalo, l'unicità nella suo modo di esprimere ironia e velate incazzature del nostro grande Enzo Maddaloni, i sempre attenti interventi del nostro giardiniere, che prima o poi ci svelerà la sua identità, gli interventi di Michele Fumagallo che spero di conoscere meglio, e di altri come Teresa da Andretta, della eterogenea Carla Perugini, colta e decisa nell'affermare le sue idee, l'equilibrio super partes di Angelo Verderosa, ed altri che ora non ricordo, ma ugualmente importanti, sono la testimonianza di un patrimonio culturale unico nella nostra realtà. / Della ricerca esasperata di protagonismo di alcuni, che giustamente sottolineava Eduardo, del politicante di turno o di un certo modo di far politica non c'è ne può fregare più di tanto. / Se qualcuno pensava di farci il "paccotto", come sospettava Franco Festa, ha sbagliato a fare i conti, tutto possiamo essere tranne che fessi. Ognuno sia causa del suo male o delle sue, auguriamo, fortune. Tengo ancora a sottolineare che comunque un grande risultato lo abbiamo raggiunto, quello di aver allargato le nostre amicizie e conoscenze. Ritroviamoci, non distruggiamo tutto quello che di buono si è fatto, e dimostriamo a tutti che sappiamo camminare con le nostre gambe e che siamo capaci di portare avanti importanti progetti, che sappiamo confrontarci senza esasperazioni, pur con idee diverse, che sappiamo vivere con entusiasmo sani momenti di socializzazione e di convivialità. Intesa nel suo spirito vero, la Comunità è un riferimento importante per molti di noi. Ritroviamo l'armonia e l'equilibrio che ci compete. / Abbiamo bisogno del contributo di tutti, compreso Eduardo. / Di nuovo un sincero augurio di Buon Natale / Tonino Lapenna

Provvisori, ovvero comunitari anomini e forti

Cari amici alti e bassirpini, è domenica matina, qui a casa mia (anzi della mia gentile Signora), sul Vomero di Napoli, tutti dormono. Ma io no, veglio!!! E vi penso. E vi leggo!!! E sono anche preoccupato, per la piega che ha preso il blog. Ha ragione Franco Festa: questa storia di Harmin il guerriero irpino colle due Bisacce (una per la Comunità, l'altra per il nuovo direttivo locale del pd), è ed è stata devastante per "i Provvisori". Rischia di incrementare sospetti, malanimi, antichi e recenti rancori, nuove rigidità che affondano in secolari strutture mentali 'e muntagna, di guerrieri-pastori sconfitti e depressi da secoli, da troppo tempo .... Certo l'Harmin d'Oriente - non so come dirlo?, lo dico leggero, alla napoletana-: o è ffesso, o fa 'o ffesso! O è (e si vive), "troppo dritto"!! E pensa di mettere nel sacco, nelle due Bisacce d'Oriente, tutti: comunità, comunitari, pd, cd, musicassette, casette; casotti, cazzotti, cazzetti, poesie, prose, pose; sparapose, ... un simpatico maestrino autocentrato; un mostricello di provincia con mille zampe in cento staffe di un cavallo arrepezzato che arranca sbilenco! Come in un film sfocato di Sergio Leone l'irpino. Inseguendo qualche eurodollaro in più. Aiuto, voglio scendere!!, salvate il guerriero Harmin, è impazzito!!!
Scherzo Arminio. Sono di buon humore, ed amore. Ma voglio dire, proprio a te, caro Provvisorio, caro sfrattato dell'antica Irpinia, che Harmion è stato leggerino a non capire (o lo prevedeva golosamente e furbescamente?) che una decisione del genere pd -per il ruolo che aveva rivestito nel parto "provvisorio"-, rischiava di trasformarsi in un macigno definitivo sulla Comunità, ...
Che fare?, allora? Come salvarsi dal cannibalismo comunitario che mi pare si stia generando? (e de-generando?) In altri tempi, quelli tosti e di partito, .. la cosa si sarebbe (apparentemente) risolta molta facilmente, .. si sarebbe riunito il direttivo CP e si sarebbe detto che l'Arminio era pieno di soggettivismo, di arrivismo piccolo piccolo borghese; di cazzismi e cazzimmeria acuta postirpina, e lo avrebbero espluso per condotta indegna. Punto a capo, a capa, fine del film, della commedia. Ma i Provvisori no! Non espellono: sono, siamo?, buoni, non violenti, non direttivi. Hanno, abbiamo?, -leggo dal punto primo del patto del Goleto-, "una struttura fluida, accogliente e raccogliente chi intende vivere nei nostri irpini luoghi coi sensi spalancati..... per non farsi travolgere dalla miseria spirituale che dilaga." (alla faccia del bicarbonato di sodio, direbbe Totò, nda). Inoltre, punto due: "Non c'è bisogno di darsi una struttura organizzativa rigida: basta semplicemente l'elenco di chi aderisce che d'ora in poi comparirà sul blog."
Tutto ciò è buono e giusto, ma non per questo devono (dobbiamo?) essere troppobbuoni e troppofessi. E ciò per il semplice motivo che sennò su qusto blog arriveremo a "chi songh'io e chi si tu!!!" Arriveremo alle guerre balcaniche, alle nuove guerre sannitiche!! Scherzo ancora, ma qualcosa di deciso & tenero si dovrà assolutamente fare, pena l'estinsione della Comunità. Che è piena di ricchezze, di vive intelligenze, da non specare, credo. E qui vado rapidamente al secondo punto, all'anonimato deprecato. Registro tra noi, in questo blog, troppo protagonismo, di cui l'Harmin delle due facce e Bisacce è solo la punta emersa (in ciò bisognerebbe ringraziarlo, per aver segnalato il problema). Noto un Ego spropositato, un super-ultas-IOOOO, eccezionale e ipertrofico irpino!! Non voglio farmi maestro spartenopeo, ma anche nelle mia progettazione architettonica e critica, tendo a innestare, per quanto posso e ne sono capace, delle dinamiche partecipative e comunitarie nuove (o menovecchie). A...a...a architettura a rischio. Fuori dalla logioca delle stars, delle archistars, dei surrogati e brodostar. E questo implica, da parte mia di progettista nuovo (o meno vecchio), fare un passo, anche due, indietro. Attenuare il mio IOOOO!!! Ridurlo, ascoltare. Diventare cioè "coprotagonista anonimo!!!!", regista, un ruolo "starordinario", credetemi!!

Basta, non posso dilungarmi oltre. Sono sttao scoperto, sono le 8.30. Si sono alzati, ... mi sfrattano.
Amici post-irpini, ci risentiamo, siete troppi belli, ... ma mi raccomando più provvissori ed "attenuati", ... fate, facciamo insieme "arte attenuata" sul territorio, arte "anonima" e collettiva, senza firma. Siamo veramente provvisori, indegeribili ed invendibili agli Harmin di turno. Un bacio sulla bocca comunitaria, con succhiotto sul collo dell'amata irpinia-arminia, .... nulla di personale, solo qualche riflessione politica, ma di quelle nostre, post e a-forma partito, diffusa via web. Saluti, buon Natale, Eduardo Alamaro, l'anonimo

22 dicembre 2007

c'era una volta la politica...

C’era una volta la politica…….oggi c’è la comunità provvisoria, sull’argomento negli ultimi anni si sono scritti fiumi di parole ma nessuno a mia opinione finora si è sforzato di costruire una riflessione vera sui motivi della crisi della politica. Credo che il limite di ciò sia rappresentato dall’approccio che continuiamo ad avere. Semplice, pura “competizione” tra le parti. Schierarsi, criticare, commentare, quando sappiamo tutti che forse la cosa migliore sarebbe collaborare, condividere le diversità, riscrivere i significati ed i ruoli, non partendo più dal vecchio, anzi “uccidendo” (metaforicamente parlando) il vecchio. Se il problema quindi è “non partire dal vecchio dalla storia” da quello che è stato e che ci ha fatto giungere alla situazione attuale, come si fa? / Il primo problema è come aver a che fare con “cittadini non anonimi” che hanno paura di parlare, e che si sentono liberi di dire la loro? / Caro Antonio, io non mi scandalizzerei per chi oggi ha paura di esprimersi, anzi farei di tutto per dargli coraggio ad uscire da questa condizione di “anonimato” semplicemente “accogliendolo” nella nostra “comunità provvisoria” se no che “comunità provvisoria è?”. / Semmai mi preoccuperei di capire perché ancora qui tra di noi c’è qualcuno che ha paura! E, lo dico come persona. / Ecco la prima preoccupazione come aderente alla questa comunità provvisoria dovrebbe essere quella di capire il perché e cosa si nasconde dietro questa paura e quindi bisogno di anonimato. A chi si sente già politico direi che l’esclusione non può vivere nella nostra comunità provvisoria in quanto il diritto di cittadinanza nella nostra comunità c’è lo dà semplicemente il fatto di esistere come persona al di la del nome. / Carissimo Antonio è pura illusione che cancellando i loro messaggi dal blog costruisci più democrazia. E’ vero il contrario oggi può parlare solo chi ha i soldi e non ha paura di beccarsi una querela per diffamazione a mezzo stampa? / Perché secondo te ultimamente si voleva far passare la cosiddetta “Legge Mastella” per tappare la bocca ai blog? Per evitare semplicemente che ci fossero altri strumenti di democrazia e di confronto aperti. Dopo che sono state chiusi i vecchi luoghi di confronto che si chiamavano sezioni di partito o altro oggi sempre più addomesticate ai bisogni dei capi. / Il compito che abbiamo noi come “Comunità Provvisoria” è proprio il contrario di quello che tu proponi di fare “cancellare gli anonimi”. Bisogna invece aiutarli ad uscire fuori dall’anonimato. Dargli coraggio di parlare. Fargli sentire la comunità vicina. Posso essere anche in disaccordo con te ma uno dei principi su cui la nostra comunità si dovrebbe basare è che difenderò sempre è comunque il tuo diritto ad esprimerti anche se fosse “anonimo”. / Se non che comunità provvisoria è al di la delle scelte di ognuno criticabile o no di aderire ad un partito politico dopo aver liberato la mosca ? Peccato pensavo si fosse trasformata in uccellino. / Ecco, credo che il primo sforzo che dobbiamo fare tutti noi come partecipanti, e lo leggo già in molti interventi in questo blog, è quello di non schierarci ma superare il concetto dello schieramento. Di provare a dare un nuovo significato e valore alla polis. Lo stare insieme con tutte le nostre diversità. Rispettandole, avendo coscienza che questi atteggiamenti sbagliati finora ci hanno portato a ciò, e quindi bisogna superarli: riscrivendo valori e contenuti della stessa politica. In proposito ho già scritto in passato alcune riflessioni su http://www.giordivite.it/ / Ecco per questo credo che oggi conti molto di più un’esperienza come la vostra (oggi posso dire), come la nostra, che quella di aderire ad un partito politico. In questa mia affermazione non c’è assolutamente una critica a Franco Arminio, che d’altronde conosco poco e credo che in tutta libertà possa fare quello che meglio gli aggrada, ma semplicemente una mia personale opinione sul fatto che oggi questa modalità di far politica è vecchia e non si ricostruisce niente sul vecchio. / Qual è l’alternativa? Beh! Non è una ricetta magica, ne tanto un ritorno al passato di queste esperienze di comunità (new age) ma semplicemente la consapevolezza profonda mia che il XXI secolo o sarà “spirituale” (non nel senso strettamente religioso del termine) o non sarà! / Sono sempre più convinto oggi a 53 anni con tre figli , un cane Fiocco , ed un Clown Nanosecondo che c’è bisogno di realizzare “famiglie allargate”. / L’idea che ho già proposto ad alcuni amici della comunità e che qui pubblicizzo a tutti è una sperimentazione. Un progetto di vita che già sto coltivando con alcuni amici in Umbria e che si chiama La Terra del Sorriso http://www.riderepervivere.it/ e che credo si possa realizzare anche in Campania, realizzando anche una rete solidale. Una comunità nella quale oltre che abitare, si lavora, si produca cultura, si prendano in cure le persone con disagio sociale, si impari a sorridere alla vita. / E’ una “Comunità Provvisoria del Sorriso”. Dove il sapere è messo a disposizione senza potere. Dove si sperimentano le basi di una nuova democrazia che fonda le sue radici sulla condivisione “dei dolori, delle paure e degli amori”. / Un progetto che ho già inviato all’attenzione di Antonio Romano, Angelo Verderosa ed al mio carissimo amico di vecchia data Miereco Michele Ciasulli. E’ una comunità che si prende in cura delle persone, a partire da ognuno di noi. E’, una comunità nella quale si sperimenta lo stare insieme. E’, una comunità solidale che si propone di vivere in equilibrio con la natura e con le persone. Lo so, pensate che sia difficile, ma credo che sia l’unica cosa che possiamo fare oggi per lasciare il mondo un tantino migliore di come lo abbiamo trovato. E’ un seme ma è il piccolo che contiene il grande e l’infinitamente immenso. / Vi propongo di approfondire l’argomento e per questo possiamo fare un’incontro a fine gennaio 2008. Chi ben inizia è alla metà dell’opera. / Tante angurie a tutti voi. nanosecondo

da Gaetano Calabrese alla Comunità Provvisoria

Salve, sono Gaetano Calabrese, da Lioni e non ho passione per le comunicazioni bloggerate tanto che non le so fare e, francamente, mi annoiano per due motivi: il primo è che non sopporto nessun "NICCHENAIME" ed il secondo che non mi piace parlare con gente sconosciutissima. Circa l'opinione personale sull'adesione politica di Franco Arminio, ne avevo avuto sentore qualche mese fa e non la condivido per 1101 motivi sociologici e intellettivi. Non credo di aver detto cose pesanti contro alcuno e tantomeno contro Franco Arminio e sono stufo di perdere il mio tempo con chi si occupa di politica. Quando sono di buonumore e incontro qualche conoscente che, pur condividendo la passione per la poesia e la letteratura, mi parla di politica porgo sentite condoglianze e quando sono di pessimo umore me ne dimentico dell'esistenza per mesi. Questo significa che non vieto scelte ma opero scelte di comportamenti e di valutazione. // Circa il clamore intorno alla questione ARMINIO & PD (Partito Democratico) Provinciale, devo attestarvi che, secondo me, Franco lo cerca e lo cercava tanto che ha voluto rendere pubblica la sua decisione personale e che in merito a ciò ha ricevuto pareri. Ribadisco di non aver offeso nessuno con le mie idee, nè mi sento offeso se altri non le condividono e non intendono dibatterle. Devo precisare che quando "danzo" lo faccio da primo ballerino e coreografo e ritengo che Franco Arminio - come altri amici scrittori e poeti - lo facciano alla stessa maniera, senza dimettersi mai da se stessi. Personalmente cerco e offro confronti ma non avverto il bisogno di essere inserito in un Corpo di Ballo sia pure "Provvisorio", dove altri, liberamente, riscontrano il coreografo e il primo ballerino. Amo "il passo a due" sia pure in pubblico, ma sempre "a due" e con ruolo scelto! // Mi aspetto risposte per cui lascio la mia e-mail pubblica, cosìcome sempre pubblico è ogni pensiero espresso.
Gaetano Calabrese. (gaetanocalabrese@ tin.it) 22 dicembre 2007 18.51

forti con i deboli e deboli con i forti

Francamente non condivido affatto il tono arrogante, sprezzante, volgare e addirittura violento, da vero fascio "machista" e "rambista", adoperato in questo post. E' facile prendersela con i soggetti più deboli e indifesi (perché chi preferisce restare nell'anonimato è certamente un "debole"), ed io sono sempre pronto a difenderli anche da chi li offende in modo volgare (si rilegga attentamente alcune espressioni e alcuni termini usati nel post, come "prenderselo nel culo" o altro, roba degna del peggior Borghezio, per non dire peggio!), fino a provocarli e sfidarli addirittura sul piano dello scontro fisico (un altro comportamento tipico dei fasci squadristi, forti con i deboli e deboli con i forti!). Io sono sempre stato abituauo ad espormi, a pagare sulla mia pelle le conseguenze delle mie azioni e delle mie idee. Io, a differenza dei fascisti, difendo anche il diritto e la possibilità di restare anonimi, perché non tutti sono in condizione di firmarsi e dichiararsi apertamente, per tanti motivi che spesso non hanno a che fare con la "vigliaccheria" o la "pusillanimità", ma semplicemente perché si tratta di persone ricattabili, economicamente e socialmente deboli, precarie e vulnerabili. Come diceva il grande filosofo illuminista Voltaire, non approvo la tua opinione ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu la possa esprimere! Bene, occorre tutelare questo diritto anche e soprattutto di fronte ai tentativi di censura e alle volgari minacce da parte di chi, con arroganza, pensa che si possano esprimere solo coloro che "hanno le palle"! Se questa è la realtà e la natura della vostra Comunità virtuale, io non voglio farne parte! Lucio Garofalo

Avviso ai Comunitari Provvisori

Cari Comunitari, in maniera del tutto unilaterale ho eliminato tutti i commenti anonimi o di persone che non si fanno riconoscere. I c.....ni ed i vigliacchi vanno eliminati. Chi ha le p...e di firmarsi e rendersi riconoscibile è degno di scrivere e commentare anche ferocemente, gli altri detto francamente possono anche andare (in vacanza). Mi si perdoni il tono non oxfordiano ma certe cose non sono assolutamente tollerabili. Io sono di centro destra e contro il PD ma stimo e apprezzo Franco Arminio. Gaetano Calabrese dice cose pesanti, Dario Bavaro dice altre cose e cosi via, ma non ammetto l'attacco personale nei confronti di nessuno della Comunità Provvisoria. Se per esempio dovessi difendere Carla Perugini, della quale non condivido nulla, da attacchi anonimi sarei pronto anche ad uscire alle mani. Siamo persone civili e fate i civili: l'ultima vicenda è stata la dimostrazione della presenza all'interno della comunità provvisoria di (turisti). Per nome e cognome : Antonio Romano. telefonatemi anonimi se avete (il telefono)3495724101 (revisionato 23.12.07 av)

perché tanto parlare ?

Perché tanto parlare su una scelta politica? / La Comunità, mai come in questo momento, deve dimostrare di essere superiore alle scelte di parte. Le sue finalità sono molteplici, ma voglio pensare , sperando di non essere smentito, non includano progetti particolari. I miei dubbi passati sono stati più volte fraintesi e non intendo esprimermi più su questo argomento. / La scelta di un comunitario di aderire ad un partito politico è un fatto esclusivamente personale, condivisibile o no, non può e non deve essere motivo di ulteriori illazioni. Finiamo di comportarci , illusi o disillusi, come tante comari. Come individui, liberi, maturi e consapevoli, dobbiamo portare avanti gli obiettivi prefissati, a partire dalla riproposizione dell'incontro del Goleto, annullato causa neve. / Questa comunità, per il potenziale umano che ha, è in grado di crescere e di esprimere grandi cose, non abbiate timore di interferenze esterne, strumentali. / Concordo con quanto esposto da Antonio Romano ed altri, di finire di postare articoli inutili e di una lungaggine esasperata, poche parole bastano ad esprimere più di un concetto. Finiamo di nasconderci , nei commenti e nei Post, dietro uno pseudonimo o nell'anonimità, chi lo fa non è degno di far parte di un contesto di gente chiara ed aperta, quale vuole essere la Comunità. Non me ne voglia il mio amico giardiniere e Nhat, il comunitario da cui ho ricevuto nei commenti i complimenti più gratificanti. / Tonino Lapenna / Un sincero augurio di Buon Natale a tutti.

21 dicembre 2007

dedicato ai provvisori che ...

Dedicato ai provvisori che vogliono cambiare il mondo ___ ____ ___ Non si può pretendere che il grado di adesione ad un’occasione sociale sia uguale per tutti coloro che dell’occasione sociale sono chiamati a far parte. C’è chi vi partecipa con fervore quasi religioso, chi si piega volentieri alla logica collettiva, chi sta più sulle sue, chi addirittura vi partecipa da contrariato non dimenticandosi mai di manifestare la propria distanza mentale dall’evento. // C’è, poi, chi, partecipandovi, investe qualcosa di sé e presto si accorge di non esserne premiato abbastanza: chi si fa triste col tempo che passa, non si sente amato, vede altri amati e vi si confronta. Per esempio, allorché si sente escluso dai rituali di quel corteggiamento che di ogni festa è elemento costitutivo – escluso per il proprio ritegno o perché non si piace a sufficienza per piacere ad altri. // C’è un sapere comune che emerge da queste situazioni, cui possiamo attingere in radi momenti di bisogno e su cui, comunque, entro certi limiti di buon senso, possiamo anche contare, ma è anche vero che questo sapere, come un’altra faccia della stessa medaglia, implica anche un dovere. Parola per parola, azione per azione, tutto questo patrimonio che ci fa riconoscere in un noi collettivamente inclusivo, costituiscono anche quel quadro ideologico in virtù del quale le cose del mondo vanno come vanno. Sono modelli di comportamento, prontuari di contegno, imperativi, gerarchie, quieto vivere, ubbidienze nell’inconsapevolezza. Un tesoro di falsa coscienza che significa tutta la nostra subalternità al potere. // Se, da un lato, possono costituire il passaporto per la comunità, dall’altro costituiscono il banco di prova di una prima subordinazione. E chi allo stato di cose del mondo si oppone con tutte le sue forze si trova sgomento di fronte alla scelta: partecipare o no, come partecipare, manifestare la propria opposizione con la conseguenza di un’esclusione o uniformarsi, riconoscersi e accettarsi con il rischio o forse la certezza di accettare nell’umanità altrui anche ciò che la disumanizza ? // il giardiniere

franco arminio nel PD

Io sto qui e altrove...e se non sarò qui , non sarò nemmeno altrove"
Scelta poeticamente espressa la tua,Franco Arminio , nonostante la nota "paesologica Non ho avuto il piacere di conoscerti nel corso degli ultimi due anni di impegno irpino... ma condivido la scelta di campo : si tratta pur sempre di una angolazione, di una prospettiva particolare , ma è di tutto rispetto. // L' impegno civile e sociale è già impegno politico, nel senso più antico di attitudine a sentire, pensare ed agire in favore della polis, della città, della comunità. // Ti auguro solo che il " Politichese" non si insinui nel tuo linguaggio, allontanando gli occhi e gli altri sensi dal cuore . Buona esperienza // Teresa Cella HERA-KlèS

fattore tempo

Su sollecitazione degli amici della Comunità provvisoria, intervengo di nuovo su questa creatura fragile messa in piedi da Franco Arminio e gli altri. Per le idee generali rimando a un mio precedente intervento, perché davvero non ho altro da aggiungere se non la conferma di quelle idee. Con la sottolineatura, questa volta, di un punto decisivo per qualsiasi intervento, non solo della comunità: il fattore tempo. Vedo spesso, anche nei promotori dell'iniziativa, troppa impazienza, troppa voglia di bruciare i tempi. Allora ripeto: vediamoci ogni mese (non occorre di più, anche se incontri spontanei aggiuntivi non fanno male) con un'iniziativa corposa e che lascia il segno. // Facciamolo per un tempo giusto, cioè un anno, che non è né brevissimo quindi effimerro e inconcludente, né lunghissimo, impossibile per una cosa che si definisce giustamente provvisoria. Poi, alla fine, ritorniamo a riunirci, magari là dove ci incontrammo la prima volta (Bisaccia) e facciamo il punto della situazione. // Tutto il resto, intendo il massimo di discussione tra di noi su qualsiasi cosa, va lasciato al nostro sito internet che certamente va arricchito con la partecipazione di quanti più comunitari è possibile. Gli incontri mensili, quelli decisivi, certo, possono essere un pò riordinati, magari per tema. Mantenendo però tutta la ricchezza di vitalità, arte applicata a incontri tra amici, benessere direi, che si è stati capaci di mettere in atto nelle giornate precedenti. Ma, per favore, niente fretta. Lasciamo la fretta ai manipolatori. Oggi noi abbiamo un solo obiettivo. Preparare per bene l'incontro previsto per il 16 dicembre e poi saltato per la neve. Dedichiamoci a questo. Segnamo un altro punto a favore dei comunitari. Poi, sul sito, la discussione continua per il nostro prossimo incontro. __ Michele Fumagallo


"Provvisori" o definiti e diretti?

Cari amici della post/irpinia, vecchi lupi del Pan, dell’apPanno, e dell’apPannino campano, coraggio! Lo so, siete depressi: l’Arminio dell’Irpinia d’Oriente (non a sorpresa, per me che intuisco le cose dai piccioli segni, e vengo da lontano, da Napoli) s’è accasato. Ha fatto il gran passo. Ci comunica nel blog che entra nel “direttivo” provinciale pd. Che dirigeranno? Dove dirigeranno la provincia democratica irpina? Non si sa, io non lo so. Forse nessuno lo sa. Neanche i direttori, i “maestrini”. Voi lo sapete? E’ una direzione “a sorpresa”, ma non troppo. E’ interessante che prima si facciano (alla faccia!!) i dirigenti, poi si decida dove andare con “i diretti”. I direttissimi, i rapidi, gli eurostar. Probabilmente star-euro verso se stessi, ad alta-velocità verso le antiche cose e case Madri. Le antiche tasche( e le Tosche)! La scuola “democratica di fatto” irpina è maestra, antica e callaudata. O no? // Non sono pessimista, ma non mi piace fare aperture di credito così, senza tenere nulla in mano provvisoria. Il dubbio esaminatore mi accompagna ancora, fortunatamente, comunitariamente. Che vi devo dire? Questa scelta dell’Arminio, di Harmin il guerriero d’Oriente, credo che ponga una questione delicata, ai "Provvisori" tutti di questa comunità web. Io son vecchio della politica e dei movimenti della costa s-partenopea (dal verbo “spartere”, spartimmo, … e andarono, col malloppo). Dell’interno della Campania non so molto. Voi lupi d’Irpinia siete più pratici, ragguagliatemi, di grazia!!! So che a Napoli ne ho visti e partecipato “da dentro” a tanti. Dico ai movimenti, a tutti i venti e ai sacramenti (… e chillemmuorte!!!), sempre fottuti da partito di turno, e di torno. Siamo maestri, a Napoli, sin dal ’68, da studenti, studenti/operai, .. poi il colera, i disoccupati organizzati post/colera del ’74- 75, ve li ricordate? … e via via colle “giunte rosse”, con Valenzi sindaco (che ha scritto ora un libro, Pironti editore: “Confesso che mi son divertito”!, nda), .. poi le politiche del ’76, il sorpasso mancato, il cartello di estrema sinistra che assorbi e prosciugò i movimenti di allora, una catastrofe, (Mimmo Pinto, ve lo ricordate?)… la lotta continua … al Parlamento, sospensione provvisoria, …. lasciateci lavorare, non disturbate il manovratore, …. lasciatevi manovrare, non rompete il cazzen!!, .... sempre sedotti, inculati ed abbandonati, ecc… ecc… // Insomma, io mi son fatto l’idea (che qui scrivo succintamente, pecché Antonio ave raggione: questa forma di comunicazione web va per vie brevi e brillanti, sennò ci rompono le palle, che già son rotte per la lettura del manifesto di Harmin, …), mi son fatto l’idea, dicevo, che persistono i vecchi modi e moduli di far politica; che persiste la divaricazione strutturale tra movimenti e partiti; tra strutture direttive e società civile; tra rigidi e sciolti, magari anche al selz; vale a dire tra direttivi rigidi fuori tempo max e com-unità, com-unitari, com-unicati, scomunicati …., tutti Noi eretici post/politici diffusi, capillari; Panici dell’Irpinia e della costa; com-unicatori, com-unicauntori e poeti senza versi perduti; com-unistazzi con com-puter e senza più liste dirette (da altri); blognauti d’assalto al cielo, … diteli com-me cazzo ve pare. Anzi non lo dite, facciamola insieme, tutta un’altra storia, progetto a mano-mano libera, in rete, ma senza rete protettiva, dise-retata, senza preservativo di partito, a rischio, del doman non c’è certezza, menomale, per carità !!!!… … // Insomma, per concludere veramente: a me ‘sta storia di Arminio etero-direttivo dei Provvisori, non mi piace? Me puzza. Pè me fete!!! Puzza di bruciato (ma non c’è niente di personale, la mia è una critica “politica”, nel senso di apparente ed appartenente alla nostra Polis, alla Comunità, per metodologie comunitarie, per non comunicare a cose fatte, dico!!!). E penso, ma chiedo conforto ai blogaaamici, che la Comunità, se è veramente e strutturalmente Provvisoria, pienamente situazionevole (e non fatta di sfrattati mentali pensionistici per gite, pranzi e pranzotti), deve porsi l’interrogativo: cambia qualcosa con questa novità di Harmin-direttivo? Con questa scelta privata calata a sorpresa sui Provvisori? (che, per quanto mi riguarda, non sono degli Improvvisati, né dei lupetti di primo pelo).Tutto è come prima?, anzi, meglio di prima? Siamo Comunità o no? Vincoli o sparpagliati? Provvisori o diretti? // Solo un interrogativo e un bacio affettuoso ad Harmin, neo-babbo Natale d’Irpinia. // a presto, Eduardo Alamaro

note redazionali

AMICI e COMUNITARI vi invito tutti ad evitare di postare "commenti" ANONIMI; ne risente l'impostazione del Blog e si finisce con l'innescare un meccanismo calunnioso e autodistruttivo. FIRMATEVI o sceglietevi un alias in modo che i lettori riescano a tenere il filo del dibattito anche nei post e nei commenti successivi. ALIAS finora intravisti: NHAT, il GIARDINIERE, IRPINO. angelo

Alvaro Belardinelli ha postato l'articolo sulla scuola (4 cartelle) o è un copia e incolla di un comunitario? sarebbe utile, nel caso di copia e incolla di un comunitario, almeno una riflessione propria sull'articolo; si potrebbe postare la riflessione e caricare l'articolo nei commenti. Se nessuno risponde si può cancellare il post ? angelo

Lo dico con estrema franchezza: con questi lunghi articoli non firmati avete rotto ... Un articolo deve essere mezza pagina A4: per destare attenzione … altrimenti non lo legge nessuno. Ma lo volete capire o no che Internet ha una concezione del tempo diversa da quella barbosa degli anni 70? antonio

Proposta: nel caso di articoli o video di vostro interesse, che volete partecipare alla Comunità, postate solo il LINK. Grazie. angelo

POST BREVI e senza CORSIVI, senza NERETTI e FONT COMPLICATI, grazie

tra paesologia e politica

Sono contento di entrare a far parte dell'esecutivo provinciale del PD. Più che a un partito, ancora tutto da costruire, ho risposto a una persona. Mi pare un bel gesto nei miei confronti, ma anche un gesto di apertura verso quella che di solito viene definita "società civile". Ciò che posso fare è lavorare senza riserve e pregiudizi, ma anche senza ansie di compiacimento. Non ho altro da dire, non ho intenzione di trasformarmi in una macchina oratoria: la vita pubblica è già tutta
costituita di voci effimere che ogni giorno si sparpagliano in aria.
Adesso mi pare opportuno comporre questo intervento utilizzando un testo "letterario" di qualche anno fa. Lo avevo intitolato "manifesto per la nuova politica".
La nuova politica nasce e muore ogni giorno, è fatta di incontri tra persone che si guardano negli occhi e che guardano i luoghi in cui vivono. / La nuova politica è il modo di mettere gli uomini a proprio agio nei loro luoghi e con le persone che ci vivono. Bisogna mettersi bene nel pezzetto di mondo in cui viviamo, respirare docilmente, obiettare serenamente. / La nuova politica è una casa che ci aspetta, è un parlare di grandezze e di inezie, ma senza arroganza, stendendo i
pensieri in modo che aderiscano davvero alle cose che si vogliono rappresentare. / La nuova politica è una sobria lietezza, mai pronunciata fino in fondo, ma fatta trapelare in ogni discorso. La lietezza di stare con gli altri senza piegarli con la nostra vanità, la lietezza di andare dietro il paesaggio, misurarne con calma le luci e le ombre. Non c'è bisogno di alcun giudizio preordinato. Le cose si riveleranno per quello che sono. A volte bastano due o tre persone che decidono di seguire la storia di una casa o di un ponte, di una piazza o di un anziano, la storia di un paese o di un albero. Il mondo non ha bisogno di essere rettificato e di esser posto su strade non sue. Questa è solo un'isteria, un'arroganza di chi si comporta con il mondo come un adulto verso un bambino. In realtà, il mondo è più grande di noi e più incomprensibile. Da qui parte bisogna partire, e il cammino non si definisce con grandi proclami e formule che devono andar bene per tutti. / La nuova politica ha bisogno di individui che camminano, che girano per i loro luoghi senza stancarsi. Esseri curiosi e ventilati. Esseri che non cercano di incollarti alle loro idee o di spingerti nei loro inferni. / La nuova politica è un ritrovarsi senza illusioni, ma finemente protesi a proteggere la luce e il calore di ogni essere. / La nuova politica è intrecciata alla vita di ognuno e ne costituisce un sostegno, una cornice. / La nuova politica non è una maschera, né una
protesi dell'esistenza civile, ma è un andare incontro agli altri, con le nostre paure, con il pochissimo che sappiamo e il molto che ignoriamo. Anche così si possono fare i sindaci e i governi, si possono togliere al mondo molte delle leggi che inutilmente gli abbiamo imposto, si possono intrecciare le leggi della convivenza e quelle della solitudine. / La nuova politica ci dice che dobbiamo aver cura di sporgerci fuori dalle nostre case e di guardare la vita da finestre più
alte. Più vicini al celeste e più capaci di vedere cosa c'è in basso. __ franco arminio

la follia

L’incubo / sta scomparendo, / un tormento / assale la mia mente, / il mio cuore / è preda dell’angoscia. / Ancora per quanto / resisterà / la sottile barriera / tra l’essere ed il divenire / quando nel suo grembo / già si annida / il folle germe / di un mondo / per troppi diverso / ma per me anelato. Tancredi / 26.10.2007

Natale in città

Devi aspettare la notte per trovare un tempo di silenzio. Un breve tempo, un soffio. Già all'alba i primi rumori lacerano la quiete, poi si avvia il vomito ininterrotto e continuo di auto, dalla periferia al centro, dalla Piazza ai Platani, in ogni strada, in ogni buco, in ogni zona, auto in fila, auto inquiete, auto che si affrontano, auto che si sfiorano, auto che si urtano, auto che aggrediscono, auto che si sfidano. Tra le enormi macerie dei cantieri una città pavida riavvia
un altro giorno di guerra collettiva, senza sosta. Qualcuno avrà dormito vestito, per correre primo al volante, qualcuno ha già pronto un arpione per agganciare, qualcuno ha montato nuove gomme antiuomo, nuovi paraurti, nuovi clacson per affrontare le ore che verranno. Nel
deserto di nuove piazze senza un albero, di tunnel senza senso, di superstrade che sfondano i parchi, di persone che vagano colme di inutili pacchi, di povertà nascoste senza diritto di cittadinanza, di brandelli di storia senza connettivo emotivo, senza ricordi, nella vendita al mercato di ogni memoria, di ogni dignità, è Natale, in città. __ franco festa
www.avellinesi.it

20 dicembre 2007

Natale nel mondo

Natale 2007 / dedicata a tutti i bambini del mondo.

Caro Gesù Bambino, ti ho sempre pensato e affidato i miei pensieri le mie preghiere i miei desideri, ti ringrazio di avermi protetto. Ma oggi voglio osare chiederti di più, so che sei buono e esaudisci ogni mia richiesta. Il giorno della tua nascita tutti al mondo ti pensano, si regalano ai bimbi sfarzosi regali. Ricordando la tua povertà il tuo sorriso, pensandoti e lodandoti con la canzone "tu scendi dalle stelle". Caro Gesù Bambino, dona pace e amore ai poveri, agli afflitti, ai bimbi bisognosi soli sulla terra. Quante cose vorrei, non è giusto, agli altri cosa darai. Mi accontento del tuo sorriso e dei tuoi bei occhi, salverai la terra, darai forza e sicurezza agli uomini di buona volontà. Grazie Gesù Bambino, io ho te, gli altri non hanno niente.

Buon Natale e felice Anno Nuovo / Merry Christmas and happy New Year / Joyeux Noël et heureux Année Nouveau / Navidad Alegre y feliz año nuevo michele bortone_Associazione LACEDONIESI nel Mondo