1 gennaio 2008

una sera a Visazz

POST 'primario' della home page 1-6 gennaio 2007 _ la discussione parte dalla serata del 30 a Bisaccia; si distingue tra Blog e Comunità, si parla della bellezza degli avvenimenti provvisori, di arte concettuale, di arte amicale (?) applicata; si progettano nuove giornate comunitarie _
COMMENTI APERTI e LIBERI _ BUON 2008 d-alla Comunità Provvisoria _ a.v.

2.1.2008
il caso e la necessità
Agli inizi il Blog sembrava accogliere una energia diffusa, la voglia di stare in questa Comunità Provvisoria, debbo constatare che in questo ultimo periodo accoglie commenti che provocano altri commenti in una teoria senza occhi, incapace forse di guardare altrove ad un Campo che accolga semplicemente e con freschezza l’esserci.
Mi pare che sempre di più la forza della C.P. più che sul Blog si manifesti negli incontri come quello di Cairano fino all’ultimo di ieri sera a Bisaccia. La C.P. ha bisogno di guardarsi ed ascoltarsi con gli occhi, il blog penso possa essere uno strumento per far veicolare notizie e contributi di approfondimento per facilitare e stimolare l’organizzazione di nuovi incontri e di altri campi. Gli abitanti della C.P. sono quelli che nell’accettare l’invito si pongono nella condizione di riconoscere e valutare il significato dell’inaspettato perché le cose parlano, ma spesso nessuno le ascolta. Tutto si rende possibile quando c’è l’atteggiamento fertile, quando ogni cosa ha valore e ogni evento ogni incontro è un’opportunità, quando l’imprevisto e la stranezza della vita sono accolti con fiducia, quando l’imprevedibile danza delle cose non spaventa, non annoia, ma interessa, quando c’è sempre un perché da chiedersi, sempre un giuoco a cui giocare. Ieri sera a Bisaccia c’èra questo ed altro, materiali e storie infinite da condividere e mettere in Scena. Buon presente, Dario Bavaro

Una sera a Bisaccia, Michele dice che è Arte Applicata a incontri fra amici. la locuzione la ripete e gli piace. piace anche a me, ma, a pensarci bene, a me pare anche qualcosa in più. non mi pare tanto arte applicata a livello industriale per produrre qualcosa per il mercato del funzionale, semmai per il gioco del gratuito. della bellezza di ciò che ha grazia in sé. Una sera a Bisaccia è stata un'opera d'arte. Fluxus del tempo. arte concettuale e laboratorio dello spirito applicato al momento creativo. una sera a Bisaccia, così come l'ha illustrata Michele, così come l'abbiamo vissuta noi che abbiamo preso parte all'evento, non può e non deve finire tra quelle persone a quell'ora. credo debba, proprio come i nostri incontri mensili, essere congelata per essere divulgata, messa sul banco di vendita del blog, per allettare la vista, per stimolare il palato, per provocare il gusto. Angelo Verderosa, che ha curato la videoregistrazione, ha iniziato la catena del freddo. Spero che il prodotto arrivi, salvo proteste di camionisti in autostrada, presto in questa vetrina. peccato che il momento "altofragile" della discussione innestata dall'altro Michele, sia rimasta nel mattatoio di quell'ora. Cambria potrà sempre incartarcene i pezzi e appenderli a questo gancio, in questa nostra macelleria. _ alfonso nannariello

Se c'è un motivo per disprezzarti ti disprezzaranno. Se c'è un motivo per amarti altri te ne chiederanno. caro michele (fumagallo), il tuo post mi ha fatto venire in mente alcuni versi di non eccelso valore. la tua cronacha e le considerazioni sull'incontro bisaccese ti fanno onore. Penso che il problema principale degli irpini sia proprio la difficoltà di esprimere ammirazione. Non ammiravamo De Sanctis e in fondo non è stato ammirato nessuno dei politici, ma si è sempre trattato di timoroso rispetto. Mi piacerebbe che sull'argomento si aprisse una discussione tra i comunitari. Anzi, la apro subito parlando del fatto che trovo mirabile la tua postura intellettuale e morale. Una cosa che conosco da anni e che altri devono conoscere. Non trovo affatto adulatorio sottolineare che sei venuto a Bisaccia in una sera di grande nebbia e che non avevi il viaggio pagato. sono anni che fai questi giri per il sud interno, sono anni che vai a incoraggiore ogni fermento politico e culturale (e magari qualche volta ti accorgi pure che non di fermento si tratta). Erano anni che parlavamo al telefono di trovare uno spazio comunitario. Ora che c'è non staremo certo a indugiare intorno ai demoralizzatori e agli invidiosi. _ f.a.

Caro Michele Fumagallo, veramente è sempre difficile vedere l'altro specialmente se è uno che non la pensa come noi! E' sempre buono forse tenerlo più in disparte, perchè insinua dubbi, avanza richieste, pone questioni, enuncia la propria posizione politica, affronta e dibatte con il proprio credo l'entità delle cose e offre il suo responso con parole di bronzo. "Eravamo quattro amici al bar..." e tu dimentichi "Riccardo! "Già, perché pur se era con voi: Pietrantonio, Franco, Alfonso, Pasquale, Michele Ciasullo e con te! "lui da solo gioca al bigliardo!..." Anzi lo lasciamo ai suoi tiri, o meglio dopo i tiri fatti a 5 sponde per acciuffare l'onestà nel castelletto idee, è sempre meglio lasciarlo da solo, (tanto è uno!). Carissimo Michele F., forse in questi tempi di magra e di incrancrenite idealità, si preferisce il teorema: " Colui che dice sempre tutto ciò che pensa è meglio se ne stia da solo", oppure se vuoi, anche per un riscontro letterario più aulico, possiamo dirla con IBSEN, così: "Un uomo libero è sempre solo!" ed aggiungo che se (però) è saggiamente dubbioso è senz'altro pericoloso, perchè esce dalle nebbie fumose dei pensieri, anzi dei desiderata altrui e lo farà sicuramente anche domani e con certezza-testimonianza sottoscritta in forma letteraria, altresì, qui in confirmazione commentaria, ovvero in espresso dire onesto, fatto presto presto: Gaetano Calabrese, con qualche rima a proprie spese per un sorriso comunitario oltre qualsiasi assetto provvisorio.(gaetanocalabrese@.tin.it) pubblicamente come sempre e senza "nicchenaime o niccheneme" come cavolo si pronuncia"! pardon per errori di digt, ma difficile scrivere in finestra con caratteri precostituiti, per giunta! BUON ANNO, Gaetano Calabrese

Arte Applicata a incontri fra amici _
Cari amici, un piccolo avvenimento, come quello dell'incontro bisaccese del 30 dicembre 2007, può dare l'idea di cosa potrebbe essere davvero la politica se si occupasse del benessere delle persone, se tornasse ad essere fantasia e invenzione "comunitaria", organizzazione reale delle donne e degli uomini, insomma la grande invenzione messa in piedi per uscire dall'atomizzazione, per ritrovare e ricostruire lo spirito pubblico smarrito. La serata organizzata a Bisaccia da Franco per inaugurare la Casa Museo dello scultore Pietrantonio Arminio è stata davvero piacevole, squisitamente "comunitaria", "politica" in senso alto (e basso, perchè la cultura "alta" e quella "bassa" devono andare sempre insieme, questo è il segreto). Andare a casa di un amico, essere ricevuti con grande calore e ospitalità, mangiare cose genuine, parlare, poi presentare l'ospite "illustre", in questo caso Pasquale Innarella, musicista jazz proveniente da Lacedonia, nostro nobile (e oggi troppo "abbandonato") paese, è una cosa che non solo fa piacere ma persino commuovere. Se poi la serata si svolge così: presentazione del video di lavoro di Innarella a Roma, spostamento nella Casa Museo di Pietrantonio a pochi metri per l'inaugurazione (naturalmente si parla anche di ironica inaugurazione, con una simpaticissima mamma Arminio), presentazione delle opere scultoree di Pietrantonio con interessante dibattito lampo, poi recital del duo Franco Arminio - Pasquale Innarella fatto di poesia e sax accanto al caminetto accompagnati da panzerotti alle castagne; quindi ritorno nella casa madre dove si proietta il nuovo video di Franco "Scuola di paesologia" con la musica improvvisata in diretta da Pasquale. Poi ancora commenti e battute e nuovi progetti per il futuro "comunitario" e non. Dulcis in fundo, persino un piacevole e forse "troppo maturo" dibattito in notturna, introdotto da Michele Ciasullo. Verrebbe quasi da dire: ma che volete di più di questi tempi?In quale partito o associazione si riesce a mettere in piedi un esempio così alto di politica (è davvero l'unico nome appropriato che mi viene, tutti gli altri sarebbero inadeguati)? p.s. : c'è sempre qualcuno che ti chiede, poi, il perché delle cose: perchè si fanno, a che servono, qual'è l'obiettivo. Penso che dobbiamo imparare ad uscire dall'alienazione, dalla fuga dalla realtà. A Bisaccia ci sono state cinque ore piacevoli e ricche, su cui certo si può discutere oltre a farne patrimonio di memoria.Il resto viene davvero dal maligno, cioè dalla nostra falsa coscienza. Ma dov'è quel tale che insegnava: "a ciascun giorno basta il suo affanno" ? Con affetto _ Michele Fumagallo
Splendide occasioni ... Quanto alla serata di ieri a Bisaccia, non spetta a me parlarne. Posso solo dire che il mio impegno sarà sempre focalizzato nell’inventare insieme ad altri queste splendide occasioni di “comunità provvisoria”. Buona Anno _ f.a.
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