13 settembre 2007

dietro il paesaggio parafrasando Zanzotto

Domenico Cipriano risponde all’invito “DIETRO il PAESAGGIO” e ci manda un suo scritto. Bel titolo “Dietro il paesaggio”, parafrasando Zanzotto. Il nostro paesaggio, l’Irpinia, o il nostro alter ego di scrittori, quindi il metalinguaggio della nostra esistenza in cui cerchiamo, e dove troviamo cosa? Il paesaggio è l'unico elemento che può durare, mutando, nella disgregazione inevitabile di tutte le cose. “Dietro” occorre costruire una coscienza civile e intellettuale. In Zanzotto l’io si muove all’interno del paesaggio cercando rifugio e protezione che però non trova e pertanto si limita a guardarlo in una visione che si allontana: “Qui non resta che cingersi intorno il paesaggio/qui volgere le spalle”. In Irpinia occorrerebbe una politica culturale per muoversi all’interno del paesaggio. Lo sento dire da una vita soprattutto da chi spreca il denaro pubblico e a cui fa comodo che mai si crei il confronto e nasca una concreta e reale politica culturale. Così accade che non si crea nulla di nuovo che resista, bistrattando e trafugando le idee senza dare fiducia a chi le propone e mostra di saper lavorare con compiutezza ed onestà intellettuale, fuori dagli schemi dell’amicizia e del rancore personale, cercando il confronto con professionalità, mentre si cede da sempre alla compiacenza amicale affidandosi ad una ricostruzione “dilettantistica” del “paesaggio” al quale non ci resta, a questo punto, che volgere le spalle. Sappiamo che l'unico a resistere alla mutazione della trascrizione poetica è il paesaggio, ma non ci sono rimasti veri intellettuali, tranne singole eccezioni, con cui partire per raccontare la nostra esistenza e ritornare al paesaggio, dopo un percorso dentro e oltre la nostra coscienza, ma anche fuori dalla ristrettezza campanilistica. Rischiamo così di perderci, come accade da sempre, nel disfacimento dell'esistenza, dove guidano politici e cultori improvvisati, interessati allo spazio svilente della politica locale, usando purtroppo la cultura come tramite. Un saluto caro a tutti coloro che saranno presenti, Domenico Cipriano Avellino, 13 settembre 2007

Nessun commento: