11 ottobre 2007

mimì e il castello di bagnoli

Nel portare a termine uno studio su Ariano normanna, è balzato ai miei occhi il castello normanno di Bagnoli. Posto su una delle sue quattro sommità, “La Serra”, o “motta”, tipico del più classico castello normanno urbano, quello di Bagnoli si erge in tutta la sua maestosità appena si entra in paese provenienti da Avellino. Ma la storia non ne parla mai, non lo accenna neppure, come se non esistesse. Eppure, il castello normanno di Bagnoli è una delle opere normanne più imponenti del X sec. Uno uguale, risalente al 1097, lo si trova a Rocheter in Inghilterra. Sanduzzi, lo storico locale, commettendo uno dei più grossi errori storici, lo fa risalire addirittura al periodo aragonese. Scandone, poi, tralascia tutta la storia normanno-sveva dell’alta valle del Calore. In parte gli storici si rifanno grazie alla prof.ssa Casiello (“Storia Illustrata dell’Irpinia”, edita da Sellino e Barra, Vol. III, pag. 38), quando dice che il castello di Bagnoli, in virtù di una sua tesi (quale?) è Normanno-Svevo, spostando indietro la sua datazione di circa 200 anni rispetto al Sanduzzi. Lungo la famosa strada “Paestum-Manfredonia” vi passò Roberto il Guiscardo quando conquistò Salerno nel 1076. Vi passava anche re Ruggiero? Federico II? Non è che la storia abbia confuso il castello di Bagnoli con quello longobardo di Nusco?

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