so che molti qui dentro non vogliono sentire parlare di quella che viene chiamata politica. ma come ho già scritto nell'ultimo post, per me il lavoro paesologico e poetico a volte s'intreccia con la passione civile.
questo pezzettino uscirà domani sul corriere, ma la precedenza è per la "comunità".
arminio
Questo non è un articolo. Ne ho scritti due nei giorni scorsi e ovviamente non ho ricevuto nessuna risposta. Il tema era lo scandaloso rifiuto dei consiglieri regionali campani di ridursi lo stipendio del dieci per cento.
Lo so che i loro stipendi incidono ben poco sul complesso dei tanti sprechi della politica. Lo so che nessuno si è mai ridotto lo stipendio senza essere costretto a farlo. Ma queste evidenze non possono far considerare meno vergognoso il comportamento di consiglieri regionali che s’ispirano a valori cristiani e socialisti.
Io al gioco che il problema è sempre un altro non ci sto più e credo che non ci stiano più neppure le tante persone che hanno dato fiducia al progetto del partito democratico pensando che con le vecchie logiche né si risolvono i problemi e neppure si prendono i voti. Per quanto mi riguarda aggiungerei una R: partito democratico rivoluzionario. Una “rivoluzione” che viene dalla voglia di rifare comunità e di riannodarsi al proprio paesaggio. Una spinta pacifica ma potente, capace di coniugare scrupolo e utopia. _f.a.
6 gennaio 2008
ancora stipendi
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1 commento:
Caro arminio più che di partito democratico e rivoluzionario parlerei di partito democratico del rinvio!
Cioè del non prendere posizione su nulla rinviando a domani la soluzione dei problemi!
Auguri per la fiducia!
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