24 settembre 2007

comunità provvisoria / Giovanni

Che bella rivoluzione sarebbe quella in grado di restituire forma e sostanza alle parole che usiamo con tanta leggerezza e/o superficialità. Bisogna ridare alle parole il loro vero senso e significato. Da anni -anche se con scarsi risultati- utilizzando un gergo molto parziale (il sindacalese), ho fatto della contaminazione un'esercitazione continua, sperando di riuscire a dare alla parola "credito" il suo vero significato, cioè fiducia nelle persone, nella loro generosità e lungimiranza in ciò che dicono/fanno. Senza annegare nella solita ed insopportabile auto-referenzialità. Vi allego a proposito la mia ultima "fatica sindacale".giovanni marino

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