correndo e scherzando per le strade,
una bella giornata di festa
avvolta dentro un tiepido sole.
e quanti ricordi di amici e miei cari lontani,
vola il mio pensiero tra loro
rincorrendosi con la luce, il mio cuore palpita e mi dice,
questo giorno non finisce mai.
Vai speranza corri anche tu tra loro
non chiudere mai il tramonto,
e non fermarti a guardare,
fai che la notte non insegua più il giorno
e fermi il vento che mi porta il pianto,
e le grida di aiuto di quella povera gente.
22 novembre 2007
27 anni fa
QUELLA DOMENICA DI VENTI SETTE ANNI "DI QUEL "23 NOVEMBRE 1980"
L'Irpinia e la Basilicata fu devastata, il dolore e la paura mi è rimasta dentro, ricordo quella pagina del Mattino con la scritta "fate presto"! Il terremoto del 23 novembre 1980 ha sconvolto e cambiato il volto della Campania, in Irpinia le cifre si commentano da sole: morti 2998, feriti 8245, i senzatetto 234,960. Sul terremoto dell'Irpinia si è parlato, argomenti poveri e di poca credibilità, tanti altri montati ad arte. Se attraversiamo oggi l'Irpinia del Cratere, troviamo ancora le tracce e ferite di quella terribile Domenica. Mi guardo dentro, la paura, l'ansia mi assale nel ricordare quelle notizie non stop alla Tv. Cerco di gestire il dolore, l'emozione e lo sfogo dell'anima è il pianto. Si dice che tutto passa, il tempo e fa dimenticare, sono trascorsi venti sette anni, ma sembrano soltanto venti sette giorni. Tutto si commenta da solo, il verde è sempre più verde di una Irpinia sempre più bella. Con cordialità Michele Bortone
Etichette: lacedoniesi nel mondo, terremoto 1980
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