28 dicembre 2007
auguri da hera-kles, firenze+andretta
parlando ieri con il Sindaco di Ariano
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il disagio di stare
il disagio di stare a Natale nel proprio paese // Questi giorni mi è venuta in mente una pagina di “ Viaggio nel Cratere” che poi è la stessa che sta nel locale di Vito Arminio a Visazz, che parla delle emigrazioni dei sarti e del fatto che prima o poi quel tipo di emigrazione sia finita. Mi è venuta in mente ed ho deciso di accrescere il mio razzismo: grazie Franco per l'ispirazione.
In questi giorni per il mio paese vedo un sacco di monnezza, un sacco di traffico ed un sacco di gente apparentemente nuova. Vengono da Milano Roma Firenze Rimini Ginevra, ma il loro accento è pesantemente arianese, quell’accento che tanto fa ridere i paesani di altri paesi nei dintorni del Tracolle. Francamente ho provato un certo disagio a vederli. “ come stai come va quando sei venuto quando te ne vai?” finisce li ed è inutile invitare a bere una birra per continuare a discutere. Non c’è più molto da dire. Il paradosso è che nonostante MSN Skipe Internet and so on and so on, le persone non hanno un cacchio da dire. Ieri sera ho conosciuto una ragazza molto interessante: lavora a Milano ed è davvero una persona brillante. Abbiamo parlato solo di lavoro: non male come primo incontro? Che palle amici! // Lei è un’arianese colta emigrata: pur stando lontana mille chilometri ho avuto l’impressione non che non avesse nulla da dire ma che non avesse nulla da dire sul territorio e su Ariano. // Che si viene a fare quindi ad Ariano? Solo per mamma e papà o per l’olio o per il vino o per i rococò o per sentirsi meno soli che a Roma o a Milano o a Treviso? // Gli emigranti irpini cosa danno al territorio irpino a parte lamentele che qui non c’è niente che a Milano ci sono un sacco di cinema e che la sera si può uscire? // Eppure ci sono i blog i forum le chat e tutte le meraviglie del WEB2 come si dice oggi. Proporrei una forma di esilio per tutti gli emigranti lamentosi che ritornano, che non hanno la perspicacia di vedere non solo che qualcosa si muove anche in Irpinia ma che far muovere qualcosa in Irpinia è davvero oltremodo più complicato che altrove. Qui c’è bisogno di gente pazza e coraggiosa, desiderosa di vedere il cielo blu oltre le nuvole. Francamente i lamentosi possono starsene nella loro nuova dimora padana o centritaliana. Qui di loro non c’è bisogno. ntonio Romano
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