26 novembre 2007

terremoto e protezione civile

Negli ultimi mesi, in diversi comuni della provincia di Avellino, sono stati varati i Piani Comunali di Protezione Civile, vale a dire le predisposizioni da adottare nella prima emergenza in caso di calamità e disastri di grave entità. ... continua in http://teoraventura.ilcannocchiale.it/
Ciao, ho scritto questo articolo per il corriere irpinia, è stato pubblicato oggi 26 novembre; parla di come è cambiata la protezione civile dopo il terremoto del 1980. può essere anche interessante per il blog della comunità provvisoria ? A presto, Stefano Ventura 349-6499285

il sud c'è

Il Sud c'è. Basta con i sogni. È ora di passare all'azione, di Michele Bortone
Quante volte ci siamo chiesti dove siano svaniti i nostri sogni. Non ricordo più quello che ho sognato, quello che volevo fare anch'io. Da quanto tempo non sogno più! Sarà per lo stress o perché non crediamo più nei valori della vita, non abbiamo più fiducia in noi. Per fortuna, sognare non costa niente. Eppure vi dico, amici, sognare si deve e si può. Sono piccoli e grandi castelli invisibili. E' bello sognare ad occhi aperti. Così i sogni si realizzano più facilmente. Oggi siamo tutti un po' artisti o poeti. E' vero, la poesia mette le ali al pensiero. Tutti noi abbiamo quel vizietto: poi lo faccio, poi lo faccio. Ma non facciamo mai niente e non avviene mai niente. Immaginiamo tante cose sospese, che poi finiscono nel dimenticatoio. Naturalmente commettiamo un errore abbastanza pesante. Tutto ha un prezzo e un costo, perché a pagare siamo sempre noi. Possiamo nutrire ambizioni, coltivare progetti e illusioni. Qualche svincolamento può anche starci, quando per esempio gettiamo la spugna, con la scusa che tanto non potremo mai farcela. Ma basta con i giri di parole e affrontiamo il lato pratico. Un conto è parlare e scrivere, un conto è realizzare. Forse state pensando a quello che penso io, cioè che un po' di colpa è da addossare alla burocrazia e agli abusi di potere. Ma non si può scaricare sugli altri quello che spetta solamente a noi: non possiamo sapere cosa l'altro ci risponde, se prima non gli rivolgiamo la domanda. Dunque, passiamo dalle parole ai fatti. Costo, tempo, pazienza equivale al progetto realizzato. Oggi con le nuove tecnologie a nostra disposizione è più facile fare impresa. Ma ci spaventiamo già in partenza, perché tendiamo ad ingigantire sia l'impegno che i relativi rischi. E allora restiamo bloccati, incapaci di agire. Nel nostro Sud la rassegnazione e l'impotenza sono cresciute a dismisura. Ma basta con i sogni che restano eternamente chiusi nel cassetto. È venuto il momento di svegliarsi, di rimboccarsi le maniche e passare all'azione. Il pessimismo produce soltanto altro pessimismo. È una catena che bisogna spezzare. Cerchiamo di sostituirlo con l'ottimismo della volontà, perché ne va della vita non solo nostra, ma anche di quella dei nostri figli e dei nostri nipoti. Il nostro Sud ce la può fare.

le prime foto del council a rocca

http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157603301700845/

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sul council di rocca

Grazie per l'esperienza del council che abbiamo creato sabato sera da parte mia e del mio fraterno amico Sidney. Parlare con il cuore può risultare a volte difficile, specialmente quando da tempo ci hanno fatto perdere il senso di questa cosa. Ci hanno abituato ad apparire, ad essere pragmatici, competitivi, efficienti ed efficaci perdendo la nostra essenza di esseri unici e divini. Il rito, la sacralità del cerchio del council è in ognuno di noi se riusciamo a parlare con il cuore. Le parole possono essere finestre oppure muri ed a volte, consapevoli di questo, utilizziamo più il mentale che il cuore. Che cosa è parlare con il cuore se non amore fondamentalmente verso noi stessi, superando ogni paura: la vergogna , la rabbia, l'invidia, la morale, il risentimento, la protervia. La verità non esiste. Esistono le verità. La verità di ognuno di noi che si confronta con l'altro. La verità che a volte abbiamo paura di amarci perchè non ci conosciamo davvero. Ecco il senso della poesia che avete appena letto. Voglio sapere chi sei. Lo voglio sapere adesso. Al di la delle maschere che siamo costretti ad indossare tutti i giorni. C'è bisogno di sapere chi siamo per trovare un sogno comune che è già in atto. "Ritornare a creare" una comunità. Alice. Il Paese delle Meraviglie? E' possibile realizzarlo se solo noi lo vogliamo. Il pensiero e realtà. Riscoprire il sacro che è in noi attraverso il cerchio del council c'è utile per comprendere il bisogno d'amore di cui ognuno ha bisogno. Il desidero di contribuire alla realizzazione di cio diventa comune e magicamente attraverso la consapevolezza di tutti si realizza in ognuno. Questo è il council. Questa è una modalità di comunicazione che ci fà riscoprire un modello che può illuminare i luoghi dove viviamo, la nostra identità, la direzione e lo scopo del nostro stare insieme come persone facendoci rivolgere al nostro profondo bisogno di significato nell'esistenza. Solo ora adesso nel tempo presente e non più (solo) rivolto al passato e al futuro, l'atto creativo si compie. Si compie perchè il suo bisogno non nasce dalla mente ma dal cuore. Ecco ora siete (più) pronti se volete per ripetere l'esperienze e praticare la via del cuore per la creazione della nostra "comunità provvisoria". Nel sorriso mettendo fine al dolore, perchè a parlare con il cuore si prova sempre gioia. enzo – enzo maddaloni – nanosecondo – prof. sproloquio – mototempo – comunitario – provvisorio – comunitario provvisorio – irpino – altirpino –altroirpino – d’oriente e d’occidente

voglio sapere chi sei...

La comunità ringrazia Enzo e Sidney per il grande Council tenuto a Rocca; ringrazia ancora Tancredi per l’ospitalità.

VOGLIO SAPERE CHI SEI
NON MI INTERESSA sapere cosa fai per vivere . . .
VOGLIO SAPERE quello che desideri ardentemente e se osi sognare ciò
che il Tuo cuore brama !
NON MI INTERESSA quanti anni hai . . .
VOGLIO SAPERE se rischieresTi di renderTi ridicolo per amore,
per i Tuoi sogni, per l’avventura di esistere !
NON MI INTERESSA quanti
pianeti quadrano la Tua luna . . .
VOGLIO SAPERE se hai toccato il
centro della Tua sofferenza,
se i tradimenti della vita Ti hanno aperto
o Ti sei accartocciato e chiuso per paura di altro dolore !
VOGLIO SAPERE se puoi sedere col dolore, mio o Tuo,
senza muoverTi per nasconderlo o logorarlo o ripararlo !
VOGLIO SAPERE se puoi stare con la gioia, mia o Tua,
se puoi danzare selvaggiamente e lasciare che l’estasi
Ti riempia fino alla punta delle dita

delle mani e dei piedi
senza avvertirci di stare attenti, di essere realistici,
o di ricordarci i limiti dell’essere umani !
NON MI INTERESSA sapere se la
storia che racconti è vera . . .

VOGLIO SAPERE se sei in grado di deludere un altro
per essere fedele a Te stesso,
se puoi sostenere l’accusa di tradimento
senza tradire la Tua stessa anima !
VOGLIO SAPERE se puoi essere fedele, perciò degno di fiducia !
VOGLIO SAPERE se puoi vedere la bellezza,
anche quando non è bello ogni giorno !
VOGLIO SAPERE se puoi vivere col fallimento, il Tuo e il mio,
e saper stare ancora sulla riva di un lago
a gridare alla luna argentea: SI!

NON MI INTERESSA sapere dove vivi e quanti soldi hai . . .
VOGLIO SAPERE se riesci ad alzarTi dopo una notte di dolore e
disperazione, consumata fino all’osso,
e fare ciò che deve essere fatto con i bambini !
NON MI INTERESSA sapere dove o cosa o con chi hai studiato . . .
VOGLIO SAPERE cosa Ti sostiene quando tutto casca !
VOGLIO SAPERE se puoi stare solo con Te stesso,
E se ami veramente la compagnia
che tieni a Te stesso nei momenti vuoti !

(di Oriah Mountain Dreamer - Vecchio Indiano -)