7 gennaio 2008

il porco letterario

La provvisorietà, cari amici vicchiariell, incalza
Il cugino alacremente lavora per passare su wordpress, dice che lì, degli anonimi, si saprà pensiero vero, nome e cognome
Franco ormai non pensa più al PD, è affascinato dai sondaggi del blog
Ho passato la giornata a chiedermi perché gli irpini votano “ il blog non mi piace” e poi invece vi passano l’intera giornata
Calabrese sta riversando i suoi microquadernipoetici sul blog
Cipriano dopo mesi si è affacciato ed è in cerca di lettori
Alfonso e Dario leggono beffardi
Entrano nell’agone finalmente le donne, Teresa C di Hera-kles e Maria Matilde; si volgon tutte a Gaetano
Mi si presenta sulla nuova piazza al Goleto, Piacere, sono il Giardiniere … e conosco Fumagallo da bambino
Rifiuti sì, rifiuti no, Bassoli-no, anonimi sì e no
Michele FG frustra continuamente noi già poveri comunitari a vestire anche il saio
…ma quando mi parla del sausicchio pezzente …
allora ho telefonato all’amico Nestore: il posto per farlo c’è
è in contrada Eremita, tra Morra e Sant’Angelo, si sale a piedi, c’è il porco e anche una bella massaria
come dice Franco sarà una giornata letteraria, io auspico leggendaria
Errico farà le tomacelle
Comunitari ! urge un sopralluogo: si va mercoledì all’Eremita nel pomeriggio ?

RIFIUTI E DISORDINE

Mi sono occupato fino alla nausea di rifiuti ai tempi della battaglia per salvare il Formicoso. Quella battaglia, durata quattro anni, fu vinta, ma come era facile prevedere il problema dei rifiuti ha assunto proporzioni gigantesche. Sappiamo colpe e colpevoli, sappiamo anche che siamo ben lontani dalla risoluzione della faccenda.
Avevo insieme ad Angelo Verderosa immaginato che la Comunità potesse elaborare una sua proposta e magari farla sottoscrivere. Prendo atto che questa via a molti non piace. Allora quello che possiamo dire è che ognuno si organizza come vuole, magari utilizzando anche questo blog per far conoscere le proprie idee e le proprie iniziative sulla materia. Alcuni possono raccogliere le firme, altri possono immaginare performance artistiche. Piena libertà a tutti, ma senza usare il cappello della “comunità”. Non siamo un partito e ci mettiamo poco a prendere una decisione e a cambiarla. Non abbiamo neppure paura di manifestare la nostra impotenza che poi è l’impotenza di tutti in questo periodo.
La nostra strada la costruiamo giorno per giorno, senza mete preordinate. Siamo provvisori e barcollanti, come i tempi impongono. E siamo anche felicemente disordinati. Cambiamo grafica ogni giorno e non nascondiamo le nostre indecisioni. Basti pensare per fare un esempio all’atteggiamento verso i commenti anonimi. Chi li vuole, chi non li vuole. Rimane l’evidenza che abbiamo iniziato il cammino a Bisaccia mettendoci in cerchio e invitando ognuno a dire chi era e cosa faceva nella vita.
Arminio

firme

La proposta di Angelo è chiara e opportuna. Sui rifiuti non è il caso di fare una chiacchierata da bar, ma bisogna scrivere una proposta precisa per la nostra provincia e sottoporla alla pubblica attenzione. Io direi di procedere in questo modo. Oggi e domani è aperto il dibattito, possibilmente entrando nel merito della questione. Se riusciamo a intenderci mercoledì scriviamo il testo e si chiede di firmarlo.

Costruire qualcosa di nuovo, sia pure provvisorio, presuppone una visione diversa dal gioco ricorrente

Costruire qualcosa di nuovo, sia pure provvisorio, presuppone una visione diversa dal gioco ricorrente / Cari amici della Comunità Provvisoria,
mi vedo costretto a intervenire per la terza volta su cose che dovevano già essere acquisite tra di noi e invece riscontro sempre la tentazione di ritornare indietro. Mi riferisco al rincorrere l'attualità, o addirittura gli ormai stucchevoli sondaggi. E' evidente che questa creatura fragile che si chiama Comunità Provvisoria, se continua su questo tasto, rischia di sfaldarsi o, peggio, di avere un "successo" effimero e negativo. Nessuno pretende di parlare al di fuori dell'attualità, d'accordo, ma noi dobbiamo distinguerci affrontando qualsiasi problema, naturalmente con ordine, da un'angolatura "alta", diversa dal chiacchiericcio dei politici ufficiali, dei finti cittadini (in realtà "casalini"), dell'informazione drogata.
La Comunità Provvisoria è un organismo delicato. Chi vuol farci parte deve capire che è una cosa provvisoria ma seria. Ho preferito chiamarla già due volte "arte applicata a incontri tra amici", molte più volte "sperimentazione". Chi ha fretta di rincorrere la realtà rischia la manipolazione dell'organismo. Chi vuole stare nella Comunità Provvisoria e nello stesso tempo impegnarsi in altre cose deve attrezzarsi alla "doppia militanza". Capire che quì non si fa tutto, e quindi alcune cose (politiche, professionali, eccetera) bisogna farle al di fuori, per conto proprio.
La Comunità Provvisoria gestisce un suo sito internet di dibattito (da regolare con argomenti non solo "alti" ma anche spiazzanti in rapporto all'agenda "ufficiale" dei problemi), promuove un incontro mensile "corposo" e alcuni incontri più piccoli ma non meno significativi.
La Comunità Provvisoria si dà un tempo di sperimentazione di circa un anno, poi fa un bilancio di se stessa e decide il da farsi.
Naturalmente, durante questo anno di attività, si possono anche prendere decisioni che modifichino in piccolo l'impostazione di alcune cose della Comunità e guidino al traguardo finale dell'autunno prossimo, ma senza stravolgere la sua originalità di organismo appunto provvisorio, libero, che ha voglia di incontrare persone e con loro vivere, nei nostri territori, alcune esperienze di qualità sia dal punto di vista umano che culturale e artistico.
Per quanto mi riguarda, io ho aderito per questo. Il resto per me, in questa struttura oggi, non avrebbe alcun valore. Michele Fumagallo