22 dicembre 2007

c'era una volta la politica...

C’era una volta la politica…….oggi c’è la comunità provvisoria, sull’argomento negli ultimi anni si sono scritti fiumi di parole ma nessuno a mia opinione finora si è sforzato di costruire una riflessione vera sui motivi della crisi della politica. Credo che il limite di ciò sia rappresentato dall’approccio che continuiamo ad avere. Semplice, pura “competizione” tra le parti. Schierarsi, criticare, commentare, quando sappiamo tutti che forse la cosa migliore sarebbe collaborare, condividere le diversità, riscrivere i significati ed i ruoli, non partendo più dal vecchio, anzi “uccidendo” (metaforicamente parlando) il vecchio. Se il problema quindi è “non partire dal vecchio dalla storia” da quello che è stato e che ci ha fatto giungere alla situazione attuale, come si fa? / Il primo problema è come aver a che fare con “cittadini non anonimi” che hanno paura di parlare, e che si sentono liberi di dire la loro? / Caro Antonio, io non mi scandalizzerei per chi oggi ha paura di esprimersi, anzi farei di tutto per dargli coraggio ad uscire da questa condizione di “anonimato” semplicemente “accogliendolo” nella nostra “comunità provvisoria” se no che “comunità provvisoria è?”. / Semmai mi preoccuperei di capire perché ancora qui tra di noi c’è qualcuno che ha paura! E, lo dico come persona. / Ecco la prima preoccupazione come aderente alla questa comunità provvisoria dovrebbe essere quella di capire il perché e cosa si nasconde dietro questa paura e quindi bisogno di anonimato. A chi si sente già politico direi che l’esclusione non può vivere nella nostra comunità provvisoria in quanto il diritto di cittadinanza nella nostra comunità c’è lo dà semplicemente il fatto di esistere come persona al di la del nome. / Carissimo Antonio è pura illusione che cancellando i loro messaggi dal blog costruisci più democrazia. E’ vero il contrario oggi può parlare solo chi ha i soldi e non ha paura di beccarsi una querela per diffamazione a mezzo stampa? / Perché secondo te ultimamente si voleva far passare la cosiddetta “Legge Mastella” per tappare la bocca ai blog? Per evitare semplicemente che ci fossero altri strumenti di democrazia e di confronto aperti. Dopo che sono state chiusi i vecchi luoghi di confronto che si chiamavano sezioni di partito o altro oggi sempre più addomesticate ai bisogni dei capi. / Il compito che abbiamo noi come “Comunità Provvisoria” è proprio il contrario di quello che tu proponi di fare “cancellare gli anonimi”. Bisogna invece aiutarli ad uscire fuori dall’anonimato. Dargli coraggio di parlare. Fargli sentire la comunità vicina. Posso essere anche in disaccordo con te ma uno dei principi su cui la nostra comunità si dovrebbe basare è che difenderò sempre è comunque il tuo diritto ad esprimerti anche se fosse “anonimo”. / Se non che comunità provvisoria è al di la delle scelte di ognuno criticabile o no di aderire ad un partito politico dopo aver liberato la mosca ? Peccato pensavo si fosse trasformata in uccellino. / Ecco, credo che il primo sforzo che dobbiamo fare tutti noi come partecipanti, e lo leggo già in molti interventi in questo blog, è quello di non schierarci ma superare il concetto dello schieramento. Di provare a dare un nuovo significato e valore alla polis. Lo stare insieme con tutte le nostre diversità. Rispettandole, avendo coscienza che questi atteggiamenti sbagliati finora ci hanno portato a ciò, e quindi bisogna superarli: riscrivendo valori e contenuti della stessa politica. In proposito ho già scritto in passato alcune riflessioni su http://www.giordivite.it/ / Ecco per questo credo che oggi conti molto di più un’esperienza come la vostra (oggi posso dire), come la nostra, che quella di aderire ad un partito politico. In questa mia affermazione non c’è assolutamente una critica a Franco Arminio, che d’altronde conosco poco e credo che in tutta libertà possa fare quello che meglio gli aggrada, ma semplicemente una mia personale opinione sul fatto che oggi questa modalità di far politica è vecchia e non si ricostruisce niente sul vecchio. / Qual è l’alternativa? Beh! Non è una ricetta magica, ne tanto un ritorno al passato di queste esperienze di comunità (new age) ma semplicemente la consapevolezza profonda mia che il XXI secolo o sarà “spirituale” (non nel senso strettamente religioso del termine) o non sarà! / Sono sempre più convinto oggi a 53 anni con tre figli , un cane Fiocco , ed un Clown Nanosecondo che c’è bisogno di realizzare “famiglie allargate”. / L’idea che ho già proposto ad alcuni amici della comunità e che qui pubblicizzo a tutti è una sperimentazione. Un progetto di vita che già sto coltivando con alcuni amici in Umbria e che si chiama La Terra del Sorriso http://www.riderepervivere.it/ e che credo si possa realizzare anche in Campania, realizzando anche una rete solidale. Una comunità nella quale oltre che abitare, si lavora, si produca cultura, si prendano in cure le persone con disagio sociale, si impari a sorridere alla vita. / E’ una “Comunità Provvisoria del Sorriso”. Dove il sapere è messo a disposizione senza potere. Dove si sperimentano le basi di una nuova democrazia che fonda le sue radici sulla condivisione “dei dolori, delle paure e degli amori”. / Un progetto che ho già inviato all’attenzione di Antonio Romano, Angelo Verderosa ed al mio carissimo amico di vecchia data Miereco Michele Ciasulli. E’ una comunità che si prende in cura delle persone, a partire da ognuno di noi. E’, una comunità nella quale si sperimenta lo stare insieme. E’, una comunità solidale che si propone di vivere in equilibrio con la natura e con le persone. Lo so, pensate che sia difficile, ma credo che sia l’unica cosa che possiamo fare oggi per lasciare il mondo un tantino migliore di come lo abbiamo trovato. E’ un seme ma è il piccolo che contiene il grande e l’infinitamente immenso. / Vi propongo di approfondire l’argomento e per questo possiamo fare un’incontro a fine gennaio 2008. Chi ben inizia è alla metà dell’opera. / Tante angurie a tutti voi. nanosecondo

da Gaetano Calabrese alla Comunità Provvisoria

Salve, sono Gaetano Calabrese, da Lioni e non ho passione per le comunicazioni bloggerate tanto che non le so fare e, francamente, mi annoiano per due motivi: il primo è che non sopporto nessun "NICCHENAIME" ed il secondo che non mi piace parlare con gente sconosciutissima. Circa l'opinione personale sull'adesione politica di Franco Arminio, ne avevo avuto sentore qualche mese fa e non la condivido per 1101 motivi sociologici e intellettivi. Non credo di aver detto cose pesanti contro alcuno e tantomeno contro Franco Arminio e sono stufo di perdere il mio tempo con chi si occupa di politica. Quando sono di buonumore e incontro qualche conoscente che, pur condividendo la passione per la poesia e la letteratura, mi parla di politica porgo sentite condoglianze e quando sono di pessimo umore me ne dimentico dell'esistenza per mesi. Questo significa che non vieto scelte ma opero scelte di comportamenti e di valutazione. // Circa il clamore intorno alla questione ARMINIO & PD (Partito Democratico) Provinciale, devo attestarvi che, secondo me, Franco lo cerca e lo cercava tanto che ha voluto rendere pubblica la sua decisione personale e che in merito a ciò ha ricevuto pareri. Ribadisco di non aver offeso nessuno con le mie idee, nè mi sento offeso se altri non le condividono e non intendono dibatterle. Devo precisare che quando "danzo" lo faccio da primo ballerino e coreografo e ritengo che Franco Arminio - come altri amici scrittori e poeti - lo facciano alla stessa maniera, senza dimettersi mai da se stessi. Personalmente cerco e offro confronti ma non avverto il bisogno di essere inserito in un Corpo di Ballo sia pure "Provvisorio", dove altri, liberamente, riscontrano il coreografo e il primo ballerino. Amo "il passo a due" sia pure in pubblico, ma sempre "a due" e con ruolo scelto! // Mi aspetto risposte per cui lascio la mia e-mail pubblica, cosìcome sempre pubblico è ogni pensiero espresso.
Gaetano Calabrese. (gaetanocalabrese@ tin.it) 22 dicembre 2007 18.51

forti con i deboli e deboli con i forti

Francamente non condivido affatto il tono arrogante, sprezzante, volgare e addirittura violento, da vero fascio "machista" e "rambista", adoperato in questo post. E' facile prendersela con i soggetti più deboli e indifesi (perché chi preferisce restare nell'anonimato è certamente un "debole"), ed io sono sempre pronto a difenderli anche da chi li offende in modo volgare (si rilegga attentamente alcune espressioni e alcuni termini usati nel post, come "prenderselo nel culo" o altro, roba degna del peggior Borghezio, per non dire peggio!), fino a provocarli e sfidarli addirittura sul piano dello scontro fisico (un altro comportamento tipico dei fasci squadristi, forti con i deboli e deboli con i forti!). Io sono sempre stato abituauo ad espormi, a pagare sulla mia pelle le conseguenze delle mie azioni e delle mie idee. Io, a differenza dei fascisti, difendo anche il diritto e la possibilità di restare anonimi, perché non tutti sono in condizione di firmarsi e dichiararsi apertamente, per tanti motivi che spesso non hanno a che fare con la "vigliaccheria" o la "pusillanimità", ma semplicemente perché si tratta di persone ricattabili, economicamente e socialmente deboli, precarie e vulnerabili. Come diceva il grande filosofo illuminista Voltaire, non approvo la tua opinione ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu la possa esprimere! Bene, occorre tutelare questo diritto anche e soprattutto di fronte ai tentativi di censura e alle volgari minacce da parte di chi, con arroganza, pensa che si possano esprimere solo coloro che "hanno le palle"! Se questa è la realtà e la natura della vostra Comunità virtuale, io non voglio farne parte! Lucio Garofalo

Avviso ai Comunitari Provvisori

Cari Comunitari, in maniera del tutto unilaterale ho eliminato tutti i commenti anonimi o di persone che non si fanno riconoscere. I c.....ni ed i vigliacchi vanno eliminati. Chi ha le p...e di firmarsi e rendersi riconoscibile è degno di scrivere e commentare anche ferocemente, gli altri detto francamente possono anche andare (in vacanza). Mi si perdoni il tono non oxfordiano ma certe cose non sono assolutamente tollerabili. Io sono di centro destra e contro il PD ma stimo e apprezzo Franco Arminio. Gaetano Calabrese dice cose pesanti, Dario Bavaro dice altre cose e cosi via, ma non ammetto l'attacco personale nei confronti di nessuno della Comunità Provvisoria. Se per esempio dovessi difendere Carla Perugini, della quale non condivido nulla, da attacchi anonimi sarei pronto anche ad uscire alle mani. Siamo persone civili e fate i civili: l'ultima vicenda è stata la dimostrazione della presenza all'interno della comunità provvisoria di (turisti). Per nome e cognome : Antonio Romano. telefonatemi anonimi se avete (il telefono)3495724101 (revisionato 23.12.07 av)

perché tanto parlare ?

Perché tanto parlare su una scelta politica? / La Comunità, mai come in questo momento, deve dimostrare di essere superiore alle scelte di parte. Le sue finalità sono molteplici, ma voglio pensare , sperando di non essere smentito, non includano progetti particolari. I miei dubbi passati sono stati più volte fraintesi e non intendo esprimermi più su questo argomento. / La scelta di un comunitario di aderire ad un partito politico è un fatto esclusivamente personale, condivisibile o no, non può e non deve essere motivo di ulteriori illazioni. Finiamo di comportarci , illusi o disillusi, come tante comari. Come individui, liberi, maturi e consapevoli, dobbiamo portare avanti gli obiettivi prefissati, a partire dalla riproposizione dell'incontro del Goleto, annullato causa neve. / Questa comunità, per il potenziale umano che ha, è in grado di crescere e di esprimere grandi cose, non abbiate timore di interferenze esterne, strumentali. / Concordo con quanto esposto da Antonio Romano ed altri, di finire di postare articoli inutili e di una lungaggine esasperata, poche parole bastano ad esprimere più di un concetto. Finiamo di nasconderci , nei commenti e nei Post, dietro uno pseudonimo o nell'anonimità, chi lo fa non è degno di far parte di un contesto di gente chiara ed aperta, quale vuole essere la Comunità. Non me ne voglia il mio amico giardiniere e Nhat, il comunitario da cui ho ricevuto nei commenti i complimenti più gratificanti. / Tonino Lapenna / Un sincero augurio di Buon Natale a tutti.