Francamente non condivido affatto il tono arrogante, sprezzante, volgare e addirittura violento, da vero fascio "machista" e "rambista", adoperato in questo post. E' facile prendersela con i soggetti più deboli e indifesi (perché chi preferisce restare nell'anonimato è certamente un "debole"), ed io sono sempre pronto a difenderli anche da chi li offende in modo volgare (si rilegga attentamente alcune espressioni e alcuni termini usati nel post, come "prenderselo nel culo" o altro, roba degna del peggior Borghezio, per non dire peggio!), fino a provocarli e sfidarli addirittura sul piano dello scontro fisico (un altro comportamento tipico dei fasci squadristi, forti con i deboli e deboli con i forti!). Io sono sempre stato abituauo ad espormi, a pagare sulla mia pelle le conseguenze delle mie azioni e delle mie idee. Io, a differenza dei fascisti, difendo anche il diritto e la possibilità di restare anonimi, perché non tutti sono in condizione di firmarsi e dichiararsi apertamente, per tanti motivi che spesso non hanno a che fare con la "vigliaccheria" o la "pusillanimità", ma semplicemente perché si tratta di persone ricattabili, economicamente e socialmente deboli, precarie e vulnerabili. Come diceva il grande filosofo illuminista Voltaire, non approvo la tua opinione ma sono pronto a dare la mia vita affinché tu la possa esprimere! Bene, occorre tutelare questo diritto anche e soprattutto di fronte ai tentativi di censura e alle volgari minacce da parte di chi, con arroganza, pensa che si possano esprimere solo coloro che "hanno le palle"! Se questa è la realtà e la natura della vostra Comunità virtuale, io non voglio farne parte! Lucio Garofalo
22 dicembre 2007
forti con i deboli e deboli con i forti
Etichette: comunità provvisoria, lucio garofalo
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4 commenti:
Lucio, sei un grande!
Il linguaggio usato da Antonio Romano nel suo Post è fuori dalle regole. Abbiamo bisogno di atteggiamenti più responsabili e rispettosi, anche della diversità di opinioni. Tengo però a precisarti che alcuni anonimi, che non hanno avuto il coraggio delle loro azioni in un Post hanno espresso commenti assolutamente vomiteli, nei miei confronti. Non mi hanno toccato più di tanto, ma mi hanno fatto riflettere sulla pochezza di alcune persone. Chi commenta senza farsi riconoscere, non è un debole, ma un codardo, che continua a far male solo a se stesso. Per vivere, non sopravvivere, c'è bisogno di forza e chiarezza.
Tonino Lapenna
Cari Comunitari,
avete visto quanto sia disdicevole il mio tono? Francamente un tono che non amo e che non mi appartiene, ma con provocazione ho voluto utilizzarlo.
Bene: al di là dei toni, quando i contenuti sono offensivi non pensate che l'effetto violento sia pari?
O si fa solo questione di forma? e non di sostanza? Mi dispiace aver offeso la sensibilità di qualcuno ma non era mia intenzione. Era mia attenzione far riflettere sulle regole: cosi come non va il mio tono violento ed arrogante e volgare, cosi non va l'anonimato.
Questione di diritti condivisi. Vi invito a leggere John Rawls e la sua teoria della scelta pubblica. Forse se condividiamo tutti le stesse regole minime, pacatezza e responsabilità di chiamarsi per nome forse la Comunità sopravvive.
se si difendono i diritti degli anonimi, io mi tiro fuori dalla Comunità Provvisoria.
Con molta franchezza non ho nulla da che spartire con i codardi.
Antonio Romano
Ciao Antonio,condivido in pieno la tua ira verso gli anonimi, troppo facile dire quello che pensi, rimanendo anonimi . Ciao Michele Natale
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