30 novembre 2007

siamo tutti carpentieri

Lo so che sono impaziente, che la mia impazienza è colossale, ma io sento fortissimo il desiderio di un'altra vita. E questo desiderio mi fa sbattere come mosca in una bottiglia. Immagino che altri abbiano problemi diversi dai miei. E penso che ognuno ripete in fondo sempre la stessa vita. Cambiare è difficile e avviene solo quando si entra in una bolla di ardore collettivo. Magari non si cambia neppure in quel momento, ma almeno si ha la sensazione che la cosa possa avvenire. Ecco, noi forse stiamo edificando questa bolla, una bolla etica e non speculativa. Non mi pare un'impresa trascurabile. Anzi, è un'impresa enorme. Siamo tutti carpentieri allegramente sospesi sui ponteggi. Chi non vuole salire ancora è meglio che scenda. franco arminio

enciclica

Carissimi e carissime, con piacere vi giro la Enciclica SPE SALVI di Benedetto XVI http://images.corriere.it/Media/Foto/2007/11/30/ENCICLICA.pdfLessi mesi fa con immenso impegno e piacere il libro Gesù di Nazareth: una lettura favolosa e sconvolgente. Penso che il Teologo Ratzinger non si sia smentito nella sua ultima Enciclica. Sia che crediate sia che non crediate, vi consiglio di leggerla. Avremo tutti un motivo in più per pensarla diversamente o un motivo in più per pensarla allo stesso modo. Sicuramente un motivo in meno per arroccarci tutti in posizioni dogmatiche sia che siano di fede siano che siano di non fede. a presto. Antonio Romano

no all'incuria

... i cassonetti sono vuoti, la spazzatura è sparsa sulla strada; a pochi metri l'Abbazia del Goleto, monumento eccelso, portale del sistema turistico dell'Alta Irpinia... meta continua di pellegrini e visitatori e comunitari. Si impegnano risorse europee per la promozione turistica della Campania e non si riesce ad eliminare un poco di monnezza. Il nostro è stato per secoli un territorio pulito, abitato da una civiltà contadina che non ha mai sprecato risorse, mai ha imbrattato la campagna. Perchè succede questo ? Sono i cittadini che lasciano la spazzatura fuori dai cassonetti o i cassonetti vengono svuotati dagli operatori senza raccogliere le buste a terra ? Per favore chi può si adoperi per ripulire il nostro territorio. Impegnamoci tutti nella raccolta differenziata. Quando non c'è spazio nei cassonetti non lasciamo le buste a terra ma portiamole in altra postazione. Per gli elettrodomestici, i pneumatici, gli imballaggi dell'ikea ... adoperiamo le isole ecologiche, ce ne sono quasi in ogni comune.
Ho l'impressione che i politici utilizzino il nostro territorio quale merce di scambio per le proprie ambizioni personali. che senso avrebbe altrimenti continuare a parlare di discariche in alta irpinia ? siamo rimasti in pochi ad abitare qui, produciamo quindi pochi rifiuti, non solo, siamo virtuosi nella raccolta differenziata. Qualcuno ha calcolato quanto costerebbe trasportare le migliaia di tonnellate di rifiuti dai luoghi in cui si producono (area metropolitana, asse caserta-napoli-salerno) alle nostre aree interne? Logica ecologica vorrebbe che lo stoccaggio si facesse nelle immediate vicinanze delle città più abitate. A noi andrebbero bene piccole discariche dando facoltà ai comuni di consorziarsi liberamente tra loro per l'individuazione e gestione dei siti. In attesa dei termovalorizzatori e di una raccolta differenziata estesa anche a Napoli e provincia. angelo verderosa

il fuoco della speranza

(fiaba immaginifica di anime perse che spiccarono il volo come uccellini e si mangiarono le mosche cattive) C'era una volta ... tante anime perse ed ognuna cercava di mettere un legnetto per tenere accceso il fuoco della speranza. Quel fuoco, era proprio difficile da tenere acceso, perchè c'era Bastardìsssimologooo che ogni tanto buttava benzina sul fuoco. Un giorno Pennalà disse che era stanco di portar legna da solo, mentre gli altri non facevano niente, o pensavano solo: chi a pregare, chi a mangiare, chi se ne andava a passeggiare per i borghi; chi sognava l'isola che non c'è o, peggio ancora, il paese delle meraviglie...figurati! C'era anche Programmatico.....che ogni tanto gridava: Fermi tutti! Organizziamoci! Bisogna fare un programma! Un giorno che Programmatico gridava e Bastardissimologooo buttava benzina sul fuoco, un uccellino, udendo queste grida di disperazione di Lapennalà, volò sul davanzale della finestra della casetta di Lapennalà. Lo guardò fisso negli occhi e gli disse con aria anche un pò troppo arcigna per un'uccellino della sua stazza: ....dai non lamentarti continua mettere il Tuo legnetto nel fuoco della speranza. Vedrai che prima o poi anche gli altri si accorgeranno di quel che stai facendo tu e ti daranno una mano. L'uccellino volo via, dopo aver mangiato una mosca che era riuscita finalmente a liberarsi dalla prigionia di una bottiglia poggiata sul tavolo della cucina. Chi sà che cercava nella bottiglia se era vuota? Ma! Dopo poco arrivò Frarminio con altri amici e disse Lapennalà: sai abbiamo incontrato un uccellino e ci ha detto di non preoccuparci, di non crucciarci più di tanto perchè possiamo prendere esempio da loro. Loro volano tutto il giorno. Raccogliendo ognuno un rametto al giorno....e poi ..mangiano....guardano e vanno in giro per paesi...giocano...raccontano storie .......in verità non sono molto organizzati. Ma, vivono la bellezza del giorno. Questa li aiuta. Li fà sentire liberi di andare avanti. Pensa che tutto il tempo che sono preoccupati per qualcosa lo dedicano a star seduti davanti ai tramonti in silenzio. E, quando sono arrabbiati contano le sfumature del cielo all'alba. A quel punto arrivò di corsa Gilloliberà la moglie di Pennala. Si chiamava Gillolibera, perchè era un pò gillosa del marito ma aveva in seguito anche apprezzata la libertà. Gillolibera era bellissima e dolce come il miele. Portava sotto il braccio un fascio di legno che aveva raccolto nel bosco vicino per il fuoco della speranza. Gillolibera era emozionatissima ed iniziò a raccontare l'incontro che aveva fatto poco prima. Sapete ho incontrato un sacco di uccellini che stanno venendo qui con il loro legnetto a darci una mano, su non ci scoraggiamo. Manco finì di dire questa storia fantastica che uno stormo di uccellini tutti colorati invasero la casa. Ognuno di loro aveva un rametto nel becco. Il Capo, e si certamente doveva essere il Capo, un capo bisogna sempore averlo prima o poi, si chiamava Vorreisaperechisei. Il capo a quel punto ordinò di scaricare nel fuoco tutti i legnetti. Così il fuoco della speranza esplose in mille scintille ed illumino la casa e tutta la comunità provvisoria. Verderosa corse in casa anche lui insieme al mitico Romanoniò (grande Guerriero della Reteelettrica:Luce) gli chiese ma chi siete? Da dove venite? Giovanotto! Innanzitutto sono io che mi chiamo Vogliosaperechisei e quindi chi sei Tu! Qui le domande le faccio io! Al chè, il figlio di Vogliosaperechisei, Nonmifaccioicazzimiei intervenne e rivolgendosi al padre gli disse: dai Papà non essere così impennato in queste condizioni è dovere nostro presentarci: Siamo anime perse! Ma, è vero che avete aperto un cantiere per costruire l'isola che non c'è. Il paese di Alice. Sapete anche noi stiamo fuggendo dal nostro passato e dal nostro futuro di morte. Per questo vorremo vivere adesso! Qui! Con Voi! Per questo anche noi abbiamo portato un legnetto. A quelle parole Lapennlà, Fràrminio, Gillòlibberatà, Verderosàrosa, Romanoniò sbarrarono i loro occhi. La beatitudine, si impadroni dei loro cuori, ed a volo d'uccello preso a volare anche loro. Già erano alti sulla comunità provvisoria. Era tanta la gioia della comunità provvisoria che anche tutti gli altri, quando videro questo spettacolo, corsero a prendere il legnetto, per tenere acceso il fuoco della speranza. Se andate dalle parti Baronia e vi capita incontrare dei bellissimi uccellini, Guardateli negli occhi. Vi diranno chi sono. Nanosecondo&Prof. Sproloquio

anime con il naso rosso

Il volo delle Anime con il Naso Rosso, luogo d'atterraggio: Avellino, Corso V. Emanuele - Data dell'atterraggio: 2 dicembre 2007 (a parte le scoordinate spazio tempo la data è certa) 11,00-13,30 - 16,30/18-19 promozione: Ridere per Vivere all’interno di uno stand realizzato dai ragazzi di "Zia Lidia Social Club" di Avellino nell’ambito del Premio Nazionale cinematografico “Camillo Marino” http://www.premiocamillomarino.it/

zialidiasocialclub

grazie ad enzo maddaloni sono venuto a conoscenza della Comunità... credo che molti aspetti possano essere condivisi con la nostra zialidiasocialclub http://www.zialidia.napodano.com/ spero possa nascere un connubio di ideali e di intenti. ciao, antonio damiano