30 novembre 2007

il fuoco della speranza

(fiaba immaginifica di anime perse che spiccarono il volo come uccellini e si mangiarono le mosche cattive) C'era una volta ... tante anime perse ed ognuna cercava di mettere un legnetto per tenere accceso il fuoco della speranza. Quel fuoco, era proprio difficile da tenere acceso, perchè c'era Bastardìsssimologooo che ogni tanto buttava benzina sul fuoco. Un giorno Pennalà disse che era stanco di portar legna da solo, mentre gli altri non facevano niente, o pensavano solo: chi a pregare, chi a mangiare, chi se ne andava a passeggiare per i borghi; chi sognava l'isola che non c'è o, peggio ancora, il paese delle meraviglie...figurati! C'era anche Programmatico.....che ogni tanto gridava: Fermi tutti! Organizziamoci! Bisogna fare un programma! Un giorno che Programmatico gridava e Bastardissimologooo buttava benzina sul fuoco, un uccellino, udendo queste grida di disperazione di Lapennalà, volò sul davanzale della finestra della casetta di Lapennalà. Lo guardò fisso negli occhi e gli disse con aria anche un pò troppo arcigna per un'uccellino della sua stazza: ....dai non lamentarti continua mettere il Tuo legnetto nel fuoco della speranza. Vedrai che prima o poi anche gli altri si accorgeranno di quel che stai facendo tu e ti daranno una mano. L'uccellino volo via, dopo aver mangiato una mosca che era riuscita finalmente a liberarsi dalla prigionia di una bottiglia poggiata sul tavolo della cucina. Chi sà che cercava nella bottiglia se era vuota? Ma! Dopo poco arrivò Frarminio con altri amici e disse Lapennalà: sai abbiamo incontrato un uccellino e ci ha detto di non preoccuparci, di non crucciarci più di tanto perchè possiamo prendere esempio da loro. Loro volano tutto il giorno. Raccogliendo ognuno un rametto al giorno....e poi ..mangiano....guardano e vanno in giro per paesi...giocano...raccontano storie .......in verità non sono molto organizzati. Ma, vivono la bellezza del giorno. Questa li aiuta. Li fà sentire liberi di andare avanti. Pensa che tutto il tempo che sono preoccupati per qualcosa lo dedicano a star seduti davanti ai tramonti in silenzio. E, quando sono arrabbiati contano le sfumature del cielo all'alba. A quel punto arrivò di corsa Gilloliberà la moglie di Pennala. Si chiamava Gillolibera, perchè era un pò gillosa del marito ma aveva in seguito anche apprezzata la libertà. Gillolibera era bellissima e dolce come il miele. Portava sotto il braccio un fascio di legno che aveva raccolto nel bosco vicino per il fuoco della speranza. Gillolibera era emozionatissima ed iniziò a raccontare l'incontro che aveva fatto poco prima. Sapete ho incontrato un sacco di uccellini che stanno venendo qui con il loro legnetto a darci una mano, su non ci scoraggiamo. Manco finì di dire questa storia fantastica che uno stormo di uccellini tutti colorati invasero la casa. Ognuno di loro aveva un rametto nel becco. Il Capo, e si certamente doveva essere il Capo, un capo bisogna sempore averlo prima o poi, si chiamava Vorreisaperechisei. Il capo a quel punto ordinò di scaricare nel fuoco tutti i legnetti. Così il fuoco della speranza esplose in mille scintille ed illumino la casa e tutta la comunità provvisoria. Verderosa corse in casa anche lui insieme al mitico Romanoniò (grande Guerriero della Reteelettrica:Luce) gli chiese ma chi siete? Da dove venite? Giovanotto! Innanzitutto sono io che mi chiamo Vogliosaperechisei e quindi chi sei Tu! Qui le domande le faccio io! Al chè, il figlio di Vogliosaperechisei, Nonmifaccioicazzimiei intervenne e rivolgendosi al padre gli disse: dai Papà non essere così impennato in queste condizioni è dovere nostro presentarci: Siamo anime perse! Ma, è vero che avete aperto un cantiere per costruire l'isola che non c'è. Il paese di Alice. Sapete anche noi stiamo fuggendo dal nostro passato e dal nostro futuro di morte. Per questo vorremo vivere adesso! Qui! Con Voi! Per questo anche noi abbiamo portato un legnetto. A quelle parole Lapennlà, Fràrminio, Gillòlibberatà, Verderosàrosa, Romanoniò sbarrarono i loro occhi. La beatitudine, si impadroni dei loro cuori, ed a volo d'uccello preso a volare anche loro. Già erano alti sulla comunità provvisoria. Era tanta la gioia della comunità provvisoria che anche tutti gli altri, quando videro questo spettacolo, corsero a prendere il legnetto, per tenere acceso il fuoco della speranza. Se andate dalle parti Baronia e vi capita incontrare dei bellissimi uccellini, Guardateli negli occhi. Vi diranno chi sono. Nanosecondo&Prof. Sproloquio

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