In occasione della visita di Sua Eccellenza il Ministro delle Varie ed Eventuali, il Sindaco e tutta la Giunta Comunale di Nocciolino sono lieti di invitare la cittadinanza all'inaugurazione del Monumento all'Eroe Ignoto. Sabato, h. 12, Piazza dei Saperi. Con tali alate e paterne parole s'esortava a partecipare, da tutti i muri della città, i bravi e laboriosi cittadini di Nocciolino
all'ultima levata d'ingegno della Gloriosa Municipalità, sicura dell'ordinato afflusso a cotanto evento. Esso fu preceduto e annunciato da una settimana di instancabile operosità, a cui
collaborarono numerose squadre di volontari, guidati dal Volontario Caporal Maggiore, Edgardo Staffile, erede di una locale casata di palazzinari, possessori di un titolo nobiliare concesso da uno degli ultimi regimi. Fu innanzitutto creata, grazie all'inventiva di cui gli Irpini vanno famosi nel mondo, una serie di tratturi percorribili a piedi e su ruote attraverso la Montagna del Pattume, con frequenti e decorose piazzole di sosta, da cui sporgersi per ammirare le scorie che, senza soluzione di continuità, congiungevano ormai, in un paesaggio uniforme e indistinto, le cinque province della Regione, fraternamente unite sotto l'unico protettorato di Cammorrino VI, erede
naturale dei governatori che si erano succeduti, per cooptazione, negli ultimi decenni del secolo.
Con l'indispensabile forza motrice del compattatore a buoi, centinaia di ecoballe (molte prestate dal Museo Provinciale) furono sistemate, a mo' di sedili, lungo il percorso, affinché anche i comuni cittadini, liberati per quell'occasione dalle loro dimore, rese inaccessibili dalle pareti di rifiuti accumulatisi durante gli anni, potessero godere della vista dei loro Illuminati Governanti, pur attraverso le maschere antigas che, ad ogni buon conto, erano fornite dalla Protezione Civile per qualsivoglia sortita all'esterno, con un'autonomia di respiro non superiore alle due ore. Per l'Augusta Visita fu deciso di prolungare la dotazione d'ossigeno a quattro ore, affinché le masse plaudenti assicurassero un pubblico abbondante e stabile. Ma a che pro dilungarci nella descrizione dei meritori sforzi messi in opera dalla Gloriosa Amministrazione per inaugurare, in maniera degna della storia della Città, il Monumento all'Eroe Ignoto? A perenne memoria, la fausta giornata fu messa in versi dal Poeta Laureato Municipale e riprodotta in fogli volanti distribuiti alla popolazione attraverso le condotte pneumatiche che portavano cibo e forniture
attraverso le finestre più alte delle case. Basti dire che Sua Eccellenza il Ministro delle Varie ed Eventuali lesse un discorso di elogi incondizionati all'Amministrazione, vero modello per quell'Eroe Ignoto, in polistirolo, plastica e materiale da riporto, le cui sembianze, come sottovoce osò sussurrare qualcuno, curiosamente ricordavano il Sindaco di Nocciolino. Carla Perugini
18 dicembre 2007
cronache dal futuro
Etichette: avellino, carla, politica irpina
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2 commenti:
Ho paura che difficilmente venga (rac)colta tanta ironia...
Cari provvisori bastardi,
vi invito ad essere sintetici e chiari nei contenuti. Spesso aggio l'impressione ca nun si capisce nu cacchio
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