27 dicembre 2007

poesia e rumore

Ricevo con piacere la poesia di Mimmo Cambria del quale avevo potuto già apprezzare una breve, quanto arguta analisi sul nostro tempo in occasione della visita a Cairano.
Leggo oggi (sul blog ndr) con rammarico di scontri verbali violenti, di offese, condite mi pare di aver capito in salsa ideologica; ritengo che il confronto produca sempre sempre un arricchimento, purchè si parta dal rispetto dell'altro come di un altro noi che in quel momento sta esponendo una tesi rispettabile almeno quanto la nostra.
E' la prima volta che scrivo su un blog, di solito mi piace guardare negli occhi il mio interlocutore, ma questo strumento potentissimo ci offre una grande opportunità di conoscenza, noi tutti costituiamo un capitale umano di inestimabile valore, noi possiamo e dobbiamo interloquire per avere un arricchimento reciproco, scambiarci le nostre esperienze, mettere a disposizione le nostre conoscenze e capacità per sentirci, come siamo, un UNO.
Non voglio tediare oltre chi mi legge, mi piacerebbe se lo riterrete utile ed interessante aprire una discussione su cosa sappiamo veramente di noi e della realtà che ci circonda; in chiusura vi segnalo l'argomento di una conferenza alla quale ho partecipato e che ritengo prioritario far conoscere ad altri, digitate sul motore di ricerca "SCIE CHIMICHE" oppure "CHEMTRAILS" scoprirete come ci stanno sistematicamente avvelenando. Per chi volesse vedere dei filmati può cercare su Odeon TV. Grazie per la vostra attenzione. Aniello De Angelis

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quante parole e quanti paesaggi non raccontati e chi sono io e chi sei tu e questo è giusto e questo è sbagliato, io sono d’accordo con …ed io sono contrario a…viva gli anonimi e morte agli anonimi.
C’è sempre qualcosa per non parlare di se, c’è sempre qualche argomento per dividere, c’è sempre un’inconsapevole desiderio di essere votati eletti scelti da qualcuno da una comunità anche se provvisoria.

Questa mattina sono andato ad un funerale di una donna speciale che ha vissuto la sua morte come la vita che và in altri campi a germogliare di nuovo..
Sia a casa sua mentre la stavano chiudendo nella bara che nel luogo del saluto ho vissuto come in una sospensione di tempo e spazio la presenza forte e silenziosa di questa donna, che pur non avendo avuto la fortuna di frequentare, l’ho contattata attraverso il dolore sereno di chi l’ha amata ed ama e solo pochi giorni fa la sorella, mi raccontava che era stata lei a preparare tutti al saluto dolce e consapevole.

Mentre ci affanniamo nelle parole che dividono, la Comunità Provvisoria. la vita prosegue nella molteplicità dei suoni e dei colori.

In questo gruppo di creature provvisorie ho colto: il desiderano di stare insieme, un’energia positiva, una voglia di esplorare nuovi sentieri e vivere altri paesaggi nell’attesa dello svelamento di sguardi nuovi e imprevisti.

Anonimo Anonimo

Anonimo ha detto...

sempre il confronto, guai se così non fosse, idee e logiche opposte non possono che aprire la nostra mente verso spazi sempre più ampi. Di nuovo un vivissimo agurio per il nuovo anno. D.Cambria