C’era una volta la politica…….oggi c’è la comunità provvisoria, sull’argomento negli ultimi anni si sono scritti fiumi di parole ma nessuno a mia opinione finora si è sforzato di costruire una riflessione vera sui motivi della crisi della politica. Credo che il limite di ciò sia rappresentato dall’approccio che continuiamo ad avere. Semplice, pura “competizione” tra le parti. Schierarsi, criticare, commentare, quando sappiamo tutti che forse la cosa migliore sarebbe collaborare, condividere le diversità, riscrivere i significati ed i ruoli, non partendo più dal vecchio, anzi “uccidendo” (metaforicamente parlando) il vecchio. Se il problema quindi è “non partire dal vecchio dalla storia” da quello che è stato e che ci ha fatto giungere alla situazione attuale, come si fa? / Il primo problema è come aver a che fare con “cittadini non anonimi” che hanno paura di parlare, e che si sentono liberi di dire la loro? / Caro Antonio, io non mi scandalizzerei per chi oggi ha paura di esprimersi, anzi farei di tutto per dargli coraggio ad uscire da questa condizione di “anonimato” semplicemente “accogliendolo” nella nostra “comunità provvisoria” se no che “comunità provvisoria è?”. / Semmai mi preoccuperei di capire perché ancora qui tra di noi c’è qualcuno che ha paura! E, lo dico come persona. / Ecco la prima preoccupazione come aderente alla questa comunità provvisoria dovrebbe essere quella di capire il perché e cosa si nasconde dietro questa paura e quindi bisogno di anonimato. A chi si sente già politico direi che l’esclusione non può vivere nella nostra comunità provvisoria in quanto il diritto di cittadinanza nella nostra comunità c’è lo dà semplicemente il fatto di esistere come persona al di la del nome. / Carissimo Antonio è pura illusione che cancellando i loro messaggi dal blog costruisci più democrazia. E’ vero il contrario oggi può parlare solo chi ha i soldi e non ha paura di beccarsi una querela per diffamazione a mezzo stampa? / Perché secondo te ultimamente si voleva far passare la cosiddetta “Legge Mastella” per tappare la bocca ai blog? Per evitare semplicemente che ci fossero altri strumenti di democrazia e di confronto aperti. Dopo che sono state chiusi i vecchi luoghi di confronto che si chiamavano sezioni di partito o altro oggi sempre più addomesticate ai bisogni dei capi. / Il compito che abbiamo noi come “Comunità Provvisoria” è proprio il contrario di quello che tu proponi di fare “cancellare gli anonimi”. Bisogna invece aiutarli ad uscire fuori dall’anonimato. Dargli coraggio di parlare. Fargli sentire la comunità vicina. Posso essere anche in disaccordo con te ma uno dei principi su cui la nostra comunità si dovrebbe basare è che difenderò sempre è comunque il tuo diritto ad esprimerti anche se fosse “anonimo”. / Se non che comunità provvisoria è al di la delle scelte di ognuno criticabile o no di aderire ad un partito politico dopo aver liberato la mosca ? Peccato pensavo si fosse trasformata in uccellino. / Ecco, credo che il primo sforzo che dobbiamo fare tutti noi come partecipanti, e lo leggo già in molti interventi in questo blog, è quello di non schierarci ma superare il concetto dello schieramento. Di provare a dare un nuovo significato e valore alla polis. Lo stare insieme con tutte le nostre diversità. Rispettandole, avendo coscienza che questi atteggiamenti sbagliati finora ci hanno portato a ciò, e quindi bisogna superarli: riscrivendo valori e contenuti della stessa politica. In proposito ho già scritto in passato alcune riflessioni su http://www.giordivite.it/ / Ecco per questo credo che oggi conti molto di più un’esperienza come la vostra (oggi posso dire), come la nostra, che quella di aderire ad un partito politico. In questa mia affermazione non c’è assolutamente una critica a Franco Arminio, che d’altronde conosco poco e credo che in tutta libertà possa fare quello che meglio gli aggrada, ma semplicemente una mia personale opinione sul fatto che oggi questa modalità di far politica è vecchia e non si ricostruisce niente sul vecchio. / Qual è l’alternativa? Beh! Non è una ricetta magica, ne tanto un ritorno al passato di queste esperienze di comunità (new age) ma semplicemente la consapevolezza profonda mia che il XXI secolo o sarà “spirituale” (non nel senso strettamente religioso del termine) o non sarà! / Sono sempre più convinto oggi a 53 anni con tre figli , un cane Fiocco , ed un Clown Nanosecondo che c’è bisogno di realizzare “famiglie allargate”. / L’idea che ho già proposto ad alcuni amici della comunità e che qui pubblicizzo a tutti è una sperimentazione. Un progetto di vita che già sto coltivando con alcuni amici in Umbria e che si chiama La Terra del Sorriso http://www.riderepervivere.it/ e che credo si possa realizzare anche in Campania, realizzando anche una rete solidale. Una comunità nella quale oltre che abitare, si lavora, si produca cultura, si prendano in cure le persone con disagio sociale, si impari a sorridere alla vita. / E’ una “Comunità Provvisoria del Sorriso”. Dove il sapere è messo a disposizione senza potere. Dove si sperimentano le basi di una nuova democrazia che fonda le sue radici sulla condivisione “dei dolori, delle paure e degli amori”. / Un progetto che ho già inviato all’attenzione di Antonio Romano, Angelo Verderosa ed al mio carissimo amico di vecchia data Miereco Michele Ciasulli. E’ una comunità che si prende in cura delle persone, a partire da ognuno di noi. E’, una comunità nella quale si sperimenta lo stare insieme. E’, una comunità solidale che si propone di vivere in equilibrio con la natura e con le persone. Lo so, pensate che sia difficile, ma credo che sia l’unica cosa che possiamo fare oggi per lasciare il mondo un tantino migliore di come lo abbiamo trovato. E’ un seme ma è il piccolo che contiene il grande e l’infinitamente immenso. / Vi propongo di approfondire l’argomento e per questo possiamo fare un’incontro a fine gennaio 2008. Chi ben inizia è alla metà dell’opera. / Tante angurie a tutti voi. nanosecondo
22 dicembre 2007
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3 commenti:
Vorrei ringraziare nano secondo e antonio la penna che hanno compreso la mia provocazione, in cio dimostrando apertura mentale e attenzione.
Ad angelo verderosa che chiede il mio vero nome dico che non posso farlo per motivi personali, e di questo me ne scuso!
A tutti auguro di essere meno ottusi per non diventare una congrega massonica!
Non potendo continuare oltre auguro a tutti buone feste!
caro giardiniere,
prima che la falce della censura ti cancelli - che tristezza - ricambio i tuoi auguri e le tue speranze. Se poi deciderai di farci sapere chi sei, tanto meglio.
franco festa
Carissimo Giardinieri,
è iniziata la pota dei rami secchi, fai germogliare un nuovo albero. Aspetterò la primavera per vedere i fiori sbocciare. Ti auguro di ritrovare il tuo fiore.
Per solidarietò e perchè non ciò ancora capito niente di come si fà a pubblicare i commenti, anonimo atipico anch'io.
Nanosecondo
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