Devi aspettare la notte per trovare un tempo di silenzio. Un breve tempo, un soffio. Già all'alba i primi rumori lacerano la quiete, poi si avvia il vomito ininterrotto e continuo di auto, dalla periferia al centro, dalla Piazza ai Platani, in ogni strada, in ogni buco, in ogni zona, auto in fila, auto inquiete, auto che si affrontano, auto che si sfiorano, auto che si urtano, auto che aggrediscono, auto che si sfidano. Tra le enormi macerie dei cantieri una città pavida riavvia
un altro giorno di guerra collettiva, senza sosta. Qualcuno avrà dormito vestito, per correre primo al volante, qualcuno ha già pronto un arpione per agganciare, qualcuno ha montato nuove gomme antiuomo, nuovi paraurti, nuovi clacson per affrontare le ore che verranno. Nel
deserto di nuove piazze senza un albero, di tunnel senza senso, di superstrade che sfondano i parchi, di persone che vagano colme di inutili pacchi, di povertà nascoste senza diritto di cittadinanza, di brandelli di storia senza connettivo emotivo, senza ricordi, nella vendita al mercato di ogni memoria, di ogni dignità, è Natale, in città. __ franco festa
www.avellinesi.it
21 dicembre 2007
Natale in città
Etichette: avellino, franco festa, poesia
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1 commento:
mi è saltata la firma:franco festa
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