... aiuto, non trovo più il Natale! Non ho cent' anni, ma soltanto 36, non sono cattolica e ho fatto anche studi di antropologia. Però ogni anno che passa mi trovo spiazzata da queste feste che mi si trasformano sotto gli occhi e mi confonde le poche certezze. Dov'è finito, per esempio, il Natale dei piccoli presepi che commemoravano nelle case la nascita più famosa della storia, anche a ricordo di quella di ciascuno di noi? Ogni bimbo che nasce è il segno che Dio non si è ancora stancato dell'umanità>>, scriveva il grande poeta indiano Tagore, e io credo che sia questo il motivo per cui tutti sentiamo la forza simbolica di questa ricorrenza. Ma i simboli vanno rispettati. Ora invece persino il Vaticano decide di abolire la grotta di Betlemme, e con essa la cometa, il bue, l'asino e tutti i pastori. Che orrore! Non è interessante stabilire dove il bambinello sia nato davvero: quella grotta appartiene all'immaginario di tutti ed è quindi patrimonio di tutti. Sul consumismo sfrenato natalizio, stendo un velo pietoso. Annalisa Tropeano, e-mail
24 dicembre 2007
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5 commenti:
La Casa di Giuseppe, ambientata a Nazareth, che quest' anno "sostituisce" la Grotta di Betlemme, risponde sicuramente a qualche criterio di restaurazione ratzingeriana; forse si vuole veicolare la ubiquità della natività ? o forse ri-valorizzare il ruolo paterno ? comunque bisogna continuare a chiedersi e a riflettere, e a indagare sulle nostre radici, sulle nostre emozioni, sui nuovi segni e messaggi e ri-significati -è giusto infine non condivederli-, forse un pò meno sulle nostre nostalgie. Qui a S.Angelo dei Lombardi, per la prima volta, quest'anno, il gruppo di giovani della parrocchia ha fatto il "fafaglione" l'8 dicembre, anzichè il 7 come da tradizione. Sul Blog, su cui scrivo e su cui vi invito, sulla vicenda "fuoco" ovvero "tradizione" si sono registrati 57 commenti, dico 57. Nessun'altro post, nemmeno dove di dichiarano le malefatte dei vari Repole, Sicurez,a Sena, Petito, ecc. ha ricevuto pari numero di interventi. Cosa significa ? www.nuovasantangelodeilombardi.blogspot.com
cara annalisa, riguardo il consumismo, con l'ultima finanziaria alquanto frenato, per quel poco che ne rimane godiamoci senza brontolare le luci sprecone, i colori, i negozi, i regali, le cene, e chi ce l'ha... quel pò di famiglia che resta. riguardo i presepi e i fuochi segnalati da anna, ognuno faccia festa come è quando gli pare (tranne che per il Natale).
"Cara Annalisa Tropeano,
a proposito del Natale vorrei permettermi di darti un consiglio, causa i 20 anni di più che mi porto addosso. Naturalmente è un consiglio per modo di dire, praticamente un gioco. Per esempio, quando tu dici "aiuto, non trovo più il Natale", mi viene in mente subito: ma non è meglio così? Anzi ti faccio questa provocazione: magari fosse possibile abolirlo il Natale!
E' una festa così importante, parla della nascita di un uomo così decisivo nella storia dell'umanità, che ogni manipolazione è assolutamente inevitabile. E non è solo la manipolazione del consumismo, perchè anche prima della rivoluzione neocapitalista che ha invaso il mondo di merci, questa festa è stata incompresa.
Voglio dire che è obiettivamente difficile festeggiare la nascita di quell'uomo che ha rinunciato a tutto, con la scelta della povertà (fattore rivoluzionario di progresso autentico, ne parleremo un'altra volta) e un amore incondizionato. Una festa patrimonio soltanto degli uomini simili a Lui, che hanno fatto le stesse scelte, che sanno che la libertà nasce esclusivamente da un amore totale verso gli altri uomini. Allora, cara Annalisa, non è meglio perderlo questo Natale che è evidentemente l'opposto? Non è meglio, ad esempio, una festa più banale come il capodanno, che non impegna e non rimanda a grandi eventi? Non è meglio, in definitiva, che il Natale, e ciò a cui allude, ce lo teniamo per noi, nella nostra intimità? E anche per quanto riguarda il Vaticano, non è meglio lasciar perdere? Pensi davvero che quell'istituzione c'entri qualcosa con la nascita, la vita e la morte del figlio del falegname? ". Con affetto, Michele Fumagallo
Caro Michele,
il Natale non parla di un uomo importante per la Storia dell'Umanità, parla di Dio che diventa Uomo. Si riesce a capire questa cosa? Niente, non c'è verso.
Visto che non lo amate tanto vi consiglio "Gesù di Nazareth" del grande Ratzinger. Un libro favoloso, se avete il tempo la pazienza la forza di leggerlo.
Invito chi non crede a tacere, perchè di tutto quello che non si sa non si deve parlare.
caro romano sei sempre così secco e inibitorio. facci partecipare e scrivere quello che ci passa per la testa. sembri la bloggeressa del post al sole: quando sali in cattedra oscuri la platea! anche per me gesù è l'Uomo che è NATO, è il Dio che si è incarNATO e si è fatto UOMO, ma uomo di rivoluzione, uomo che ha sovvertito i principi del tempo, uomo che si è contrapposto ai valori e alle credenze del tempo. Mi ritrovo con Michele: UOMO che ha assunto la povertà umana e l'amore incondizionato verso l'altro uomo come REGOLA universale. Riguardo l'interpretazione della grotta segnalata da Annalisa: l'ho vista ieri sera alla Tv durante la S.Messa in diretta da S.Pietro (a proposito caro Romano, su Internet ancora non si trova). Penso che stiamo parlando di una scelta scenografica. Di un allestimento fatto da qualche architetto in cerca di emozioni. Non penso ad un disegno di Ratzinger, come suppone Anna Giammarino. Comunque grotta o casa, l'importante è che sia NATO. Buon Natale.
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