cari comunitari vicini e lontani, similmente provvisori. affido a voi queste due poesie, reliquie di una giornata irpina come tante. le metto qui perché questo è un luogo dove i nostri umori e le nostre parole possono ancora annoverarsi tra le cose vere (f.a.)
Oggi
1.
Oggi c'era un vento che portava
via ogni cosa dal suo posto.
Si spostavano le case
i lampioni.
I rami degli alberi sembravano
maestri d'orchestra.
Tutto era animato
da una mestizia incontenibile.
Solo voi, miei simili
eravate fermi.
2.
Oggi mi sono inutilmente
arroventato
perché non sono andato in giro
perché sono rimasto fermo
come uno straccio
sotto il ferro da stiro.
4 dicembre 2007
similmente provvisori
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1 commento:
Abitiamo il rumore e stiamo fermi sui marciapiedi del caos.
La comunità provvisoria nei sentieri del silenzio a TU per TU!
dario
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