1 gennaio 2008

una sera a Visazz

POST 'primario' della home page 1-6 gennaio 2007 _ la discussione parte dalla serata del 30 a Bisaccia; si distingue tra Blog e Comunità, si parla della bellezza degli avvenimenti provvisori, di arte concettuale, di arte amicale (?) applicata; si progettano nuove giornate comunitarie _
COMMENTI APERTI e LIBERI _ BUON 2008 d-alla Comunità Provvisoria _ a.v.

2.1.2008
il caso e la necessità
Agli inizi il Blog sembrava accogliere una energia diffusa, la voglia di stare in questa Comunità Provvisoria, debbo constatare che in questo ultimo periodo accoglie commenti che provocano altri commenti in una teoria senza occhi, incapace forse di guardare altrove ad un Campo che accolga semplicemente e con freschezza l’esserci.
Mi pare che sempre di più la forza della C.P. più che sul Blog si manifesti negli incontri come quello di Cairano fino all’ultimo di ieri sera a Bisaccia. La C.P. ha bisogno di guardarsi ed ascoltarsi con gli occhi, il blog penso possa essere uno strumento per far veicolare notizie e contributi di approfondimento per facilitare e stimolare l’organizzazione di nuovi incontri e di altri campi. Gli abitanti della C.P. sono quelli che nell’accettare l’invito si pongono nella condizione di riconoscere e valutare il significato dell’inaspettato perché le cose parlano, ma spesso nessuno le ascolta. Tutto si rende possibile quando c’è l’atteggiamento fertile, quando ogni cosa ha valore e ogni evento ogni incontro è un’opportunità, quando l’imprevisto e la stranezza della vita sono accolti con fiducia, quando l’imprevedibile danza delle cose non spaventa, non annoia, ma interessa, quando c’è sempre un perché da chiedersi, sempre un giuoco a cui giocare. Ieri sera a Bisaccia c’èra questo ed altro, materiali e storie infinite da condividere e mettere in Scena. Buon presente, Dario Bavaro

Una sera a Bisaccia, Michele dice che è Arte Applicata a incontri fra amici. la locuzione la ripete e gli piace. piace anche a me, ma, a pensarci bene, a me pare anche qualcosa in più. non mi pare tanto arte applicata a livello industriale per produrre qualcosa per il mercato del funzionale, semmai per il gioco del gratuito. della bellezza di ciò che ha grazia in sé. Una sera a Bisaccia è stata un'opera d'arte. Fluxus del tempo. arte concettuale e laboratorio dello spirito applicato al momento creativo. una sera a Bisaccia, così come l'ha illustrata Michele, così come l'abbiamo vissuta noi che abbiamo preso parte all'evento, non può e non deve finire tra quelle persone a quell'ora. credo debba, proprio come i nostri incontri mensili, essere congelata per essere divulgata, messa sul banco di vendita del blog, per allettare la vista, per stimolare il palato, per provocare il gusto. Angelo Verderosa, che ha curato la videoregistrazione, ha iniziato la catena del freddo. Spero che il prodotto arrivi, salvo proteste di camionisti in autostrada, presto in questa vetrina. peccato che il momento "altofragile" della discussione innestata dall'altro Michele, sia rimasta nel mattatoio di quell'ora. Cambria potrà sempre incartarcene i pezzi e appenderli a questo gancio, in questa nostra macelleria. _ alfonso nannariello

Se c'è un motivo per disprezzarti ti disprezzaranno. Se c'è un motivo per amarti altri te ne chiederanno. caro michele (fumagallo), il tuo post mi ha fatto venire in mente alcuni versi di non eccelso valore. la tua cronacha e le considerazioni sull'incontro bisaccese ti fanno onore. Penso che il problema principale degli irpini sia proprio la difficoltà di esprimere ammirazione. Non ammiravamo De Sanctis e in fondo non è stato ammirato nessuno dei politici, ma si è sempre trattato di timoroso rispetto. Mi piacerebbe che sull'argomento si aprisse una discussione tra i comunitari. Anzi, la apro subito parlando del fatto che trovo mirabile la tua postura intellettuale e morale. Una cosa che conosco da anni e che altri devono conoscere. Non trovo affatto adulatorio sottolineare che sei venuto a Bisaccia in una sera di grande nebbia e che non avevi il viaggio pagato. sono anni che fai questi giri per il sud interno, sono anni che vai a incoraggiore ogni fermento politico e culturale (e magari qualche volta ti accorgi pure che non di fermento si tratta). Erano anni che parlavamo al telefono di trovare uno spazio comunitario. Ora che c'è non staremo certo a indugiare intorno ai demoralizzatori e agli invidiosi. _ f.a.

Caro Michele Fumagallo, veramente è sempre difficile vedere l'altro specialmente se è uno che non la pensa come noi! E' sempre buono forse tenerlo più in disparte, perchè insinua dubbi, avanza richieste, pone questioni, enuncia la propria posizione politica, affronta e dibatte con il proprio credo l'entità delle cose e offre il suo responso con parole di bronzo. "Eravamo quattro amici al bar..." e tu dimentichi "Riccardo! "Già, perché pur se era con voi: Pietrantonio, Franco, Alfonso, Pasquale, Michele Ciasullo e con te! "lui da solo gioca al bigliardo!..." Anzi lo lasciamo ai suoi tiri, o meglio dopo i tiri fatti a 5 sponde per acciuffare l'onestà nel castelletto idee, è sempre meglio lasciarlo da solo, (tanto è uno!). Carissimo Michele F., forse in questi tempi di magra e di incrancrenite idealità, si preferisce il teorema: " Colui che dice sempre tutto ciò che pensa è meglio se ne stia da solo", oppure se vuoi, anche per un riscontro letterario più aulico, possiamo dirla con IBSEN, così: "Un uomo libero è sempre solo!" ed aggiungo che se (però) è saggiamente dubbioso è senz'altro pericoloso, perchè esce dalle nebbie fumose dei pensieri, anzi dei desiderata altrui e lo farà sicuramente anche domani e con certezza-testimonianza sottoscritta in forma letteraria, altresì, qui in confirmazione commentaria, ovvero in espresso dire onesto, fatto presto presto: Gaetano Calabrese, con qualche rima a proprie spese per un sorriso comunitario oltre qualsiasi assetto provvisorio.(gaetanocalabrese@.tin.it) pubblicamente come sempre e senza "nicchenaime o niccheneme" come cavolo si pronuncia"! pardon per errori di digt, ma difficile scrivere in finestra con caratteri precostituiti, per giunta! BUON ANNO, Gaetano Calabrese

Arte Applicata a incontri fra amici _
Cari amici, un piccolo avvenimento, come quello dell'incontro bisaccese del 30 dicembre 2007, può dare l'idea di cosa potrebbe essere davvero la politica se si occupasse del benessere delle persone, se tornasse ad essere fantasia e invenzione "comunitaria", organizzazione reale delle donne e degli uomini, insomma la grande invenzione messa in piedi per uscire dall'atomizzazione, per ritrovare e ricostruire lo spirito pubblico smarrito. La serata organizzata a Bisaccia da Franco per inaugurare la Casa Museo dello scultore Pietrantonio Arminio è stata davvero piacevole, squisitamente "comunitaria", "politica" in senso alto (e basso, perchè la cultura "alta" e quella "bassa" devono andare sempre insieme, questo è il segreto). Andare a casa di un amico, essere ricevuti con grande calore e ospitalità, mangiare cose genuine, parlare, poi presentare l'ospite "illustre", in questo caso Pasquale Innarella, musicista jazz proveniente da Lacedonia, nostro nobile (e oggi troppo "abbandonato") paese, è una cosa che non solo fa piacere ma persino commuovere. Se poi la serata si svolge così: presentazione del video di lavoro di Innarella a Roma, spostamento nella Casa Museo di Pietrantonio a pochi metri per l'inaugurazione (naturalmente si parla anche di ironica inaugurazione, con una simpaticissima mamma Arminio), presentazione delle opere scultoree di Pietrantonio con interessante dibattito lampo, poi recital del duo Franco Arminio - Pasquale Innarella fatto di poesia e sax accanto al caminetto accompagnati da panzerotti alle castagne; quindi ritorno nella casa madre dove si proietta il nuovo video di Franco "Scuola di paesologia" con la musica improvvisata in diretta da Pasquale. Poi ancora commenti e battute e nuovi progetti per il futuro "comunitario" e non. Dulcis in fundo, persino un piacevole e forse "troppo maturo" dibattito in notturna, introdotto da Michele Ciasullo. Verrebbe quasi da dire: ma che volete di più di questi tempi?In quale partito o associazione si riesce a mettere in piedi un esempio così alto di politica (è davvero l'unico nome appropriato che mi viene, tutti gli altri sarebbero inadeguati)? p.s. : c'è sempre qualcuno che ti chiede, poi, il perché delle cose: perchè si fanno, a che servono, qual'è l'obiettivo. Penso che dobbiamo imparare ad uscire dall'alienazione, dalla fuga dalla realtà. A Bisaccia ci sono state cinque ore piacevoli e ricche, su cui certo si può discutere oltre a farne patrimonio di memoria.Il resto viene davvero dal maligno, cioè dalla nostra falsa coscienza. Ma dov'è quel tale che insegnava: "a ciascun giorno basta il suo affanno" ? Con affetto _ Michele Fumagallo
Splendide occasioni ... Quanto alla serata di ieri a Bisaccia, non spetta a me parlarne. Posso solo dire che il mio impegno sarà sempre focalizzato nell’inventare insieme ad altri queste splendide occasioni di “comunità provvisoria”. Buona Anno _ f.a.
CLICCA per VEDERE i VIDEOCLIP di Bisaccia _ a.v.






per vedere le foto (a.v.) correlate http://www.flickr.com/photos/verderosa/sets/72157603611185562/

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Cari,
un impegno mi ha portato in Sicilia e non sono potuto essere presente a Visazz. C'è tanto da fare e da lavorare in questo 2008. Bisogna tirare dritto senza considerare gli invidiosi, sapendo noi che il nostro incontro ha tutte le caratteristiche del miracolo. A lavoro comunitari!
a presto
AR

Anonimo ha detto...

ciao Gaetano, ti conosco abbastanza per apprezzare e rispettare quello che scrivi
Da tempo volevo dirti che la tua seconda poesia era praticamente illeggibile per miopi ed astigmatici , come la sottoscritta. /poi è arrivato il tuo post-commento alla mia "Ferita 2005".et voilà : grazie per l' incitamento, per la profusione di verbi e annotazioni...solo che ....
Ti prego , ti supplico !:per favore, evitaci di leggere 10 linee di commenti autoreferenziali ed ossessive note esplicative !
Anche codeste, cioè le note, più vicine al tuo scritto che al mio, ne riducono il mistero , consegnandolo ai passaggi obbligati della logica e della razionalità.
Con amicizia, sempre in attesa della tua donazione poetica per la notte di HERA-KlèS.
Teresa C. per HERA-KlèS

Anonimo ha detto...

Il blog della Montagna, i bloggers e la comunicazione, i bloggers e le regole, il disagio, gli emigranti e il resto....
Ho preso le distanze e mi sono concessa un paio di giorni di silenzio prima di rispondere ai vari invii e alle richieste di A. Romano del tipo "cosa ne pensi HERA-KlèS?".
La riorganizzazione del blog era necessaria: nell' impeto del rispondersi e corrispondersi non era chiaro dove, come, quando i nostri (al singolare i mei ) invii fossero postati ed organizzati.
Non era nemmeno chiaro se fossero veramente pubblicati tutti: mi è parso di intravvedere una censura e un ritardo discreto intorno a un mio commento e ,forse, era solo Natale .Ho aspettato, coltivato la pazienza , non ho spinto il fiume di questo torrente in piena che è il Blog della Montagna e sono rimasta a guadare affascinata.
Eppure , nella necessaria riorganizzazione e strutturazione, intrav- vedo -con dis-piacere e dis-agio - dichiarazioni e comportamenti che non mi piacciono, anzi mi danno fastidio...parola lieve del vocabolario ...azzoso.
Alle dichiarazioni che altri bloggers hanno già tacciato di vetero -comintern e camerato-comunismo, io aggiungo : cattocomunismo, così allarghiamo lo sfondo.
Non mi è piaciuta la tirata contro gli emigranti, centroitaliani e norditaliani con l' accento , l' emigrante dott.sa milanese che non ha niente da dire e da condividere con l' irpino ( A.R.?) e l' Irpinia.La distanza è nel campo, fra un uomo e una donna che non hanno niente da dirsi : due come e-stranei, come barbaros, non uno solo. Potrei farvi un intervento sulla storia migrante della mia famiglia( ho cominciato a 28 giorni) oppure uno di etnopsichiatria tra Parigi, Firenze e il Mediterraneo.
Lo riprenderò in altro momento: in effetti uno di noi ne ha parlato negli ultimi giorni.
Non mi è piaciuta la /le tirata contro gli anonimi ..che poi non sono, perchè hanno uno stile e si connotano per amici di tizio e caio. Ma condivido la necessità di connotarsi , con nome e cognome e nick-name in aggiunta: semplice questione di chiarezza , di sapere se quello che incontri nella vita, in una certa occasione, è lo stesso tizio che ti ha risposto, comunicato, insultato ed attaccato nel blog, non oso dire nella realtà virtuale.
In realtà , la riorganizzazione del blog e l' immissione di nuove regole, ha un' altra funzione .
Sostiene una esplicita dichiarazione di possesso (benissimo! atto dovuto), una sottile vena di disprezzo per tutta la bassa manovalanza parolaia cui è stato concesso spazio e visibilità( AHI !), una altrettanto chiara ambizione di successo ed ospitalità di scrittori nazionali come Umberto Eco &C( AUG&AUG !), un alto grado di autoreferenzialità : in verità questultimo fattore ci connota un pò tutti...
Insomma : oggettivamente e naturalmente si tratta di un blog oligarchico e acculturato , con il complesso della questione meridionale e con scarsa tendenza ad aprirsi alle fasce più deboli, quelle del disagio sociale di cui parlava ( LaPenna ?/ Garofalo/ Nanosecondo? ), qualche settimana fa. E poi ...la tirata contro le associazioni istituzionalizzate: chiarirò fra qualche giorno, quando riceverò l' OK per la data, il luogo e il laboratorio che propongo ad Andretta.
Forse ho completato il giro...sappiate che lo trovo interessante come esperimento.
Buona Fine Anno da Firenze, non da Andretta. Teresa C. per HERA-KlèS
CARA TERESA puoi scrivere direttamente i COMMENTI senza mandare l'email (a.v.)

Anonimo ha detto...

HANNO UCCISO IL BLOG!
Capita! Capita anche ai migliori di uccidere la propria creatura. Questo perché troppo bella rispetto al suo inventore, o perché nata male, o perché troppo ambiziosa, o altro. Lo scienziato, prende il pugnale ed uccide il frutto del suo genio.
E capitato già! E capiterà ancora.
E’ successo così, che, una mattina, esattamente il primo gennaio dell’anno 2008, il “Blog”, affacciandosi alla finestra di sempre, quella che dalla collina di S. Janni guarda la stupenda valle dell’Ofanta, l’Arch. Angelo Verderosa, progettista e realizzatore del blog, unitamente al suo fido Antonio Romano, hanno organizzato il misfatto: l’omicidio. Tutti e due d’accordo, Antonio ha tirato su la mannaia, Angelo ha fatto scattare il meccanismo di ridiscesa della lama, che non utilizzata dai tempi di Luigi XVI.
Un sibilo, come un fruscio, un cigolio cupo racchiuso tra due binari non unti da tempo e…plaff!!! La testa del blog è rotolata lungo le pendici di S.Janni sino a valle, tra la poca neve a ricoprire aridi campi che aspettano ancora acqua, tra incolti produttivi e non, tra un pastore ignaro che la vede…la prende per i capelli e crede che è quella di Prodi: “E’ la rivoluzione!” grida. Hanno ammazzato Prodi!” E, sempre con la testa stretta per i capelli, la porta sulla piazza principale di S. Angelo e la conficca su di un palo. La gente scende dalle case, la voce si sparge subito per Lioni, Nusco, Teora, Calitri, l’alto Ofanto si arma, chi a piedi chi su di un asino, chi con il proprio carro, chi come può, la gente si dirige verso Avellino. Ma i blog, quelli veri, hanno già annunciato e commentato il fatto, la voce corre in rete, si diffonde a macchia d’olio, Avellino come sempre dorme, Napoli invece si ribella perché questi sporchi napoletani (a detta della Rosa.Russo), non sono stati neppure in grado di mangiarsi la munnezza, lasciandola visceralmente per strada, Che gente! Si ripete ancora. Ma la marea monta, Roma è già prega dell’opposizione…di chi?... l’opposizione…perché…c’è?... no…allora di chi? Gli unici che possono tentare qualcosa sono le forze comunitarie dei rumeni, unitamente ai fondamentalisti islamici.
Mi fermo qui,
Angelo e Romano, volete provocare davvero una rivoluzione?
d.cambria

Anonimo ha detto...

ALCUNI COMMENTI VENGONO SPEDITI IMPROPRIAMENTE come posta elettronica a: altairpinia@gmail.com
CONVIENE invece SCRIVERLI COME COMMENTI al POST della home page (si evita così lavoro redazionale nel trasferire dalla casella di posta al blog). Per proporre un POST "primario" utilizzare invece l'indirizzo della mail. grazie, angelo verderosa

Anonimo ha detto...

(Giardiniere ri-postato da a.v.)
Non ho titoli per intervenire nel dibattito relativo al nuovo modo di porsi del blog , ma il discutere mi sembra lodevole e meritorio. E ancora di più lo sarebbe, ne converrete, se si riferisse a un cantiere vero e proprio, se si configurasse – cioè – come un’esortazione a che i fruitori del blog perlomeno alcuni, che non hanno particolare esperienza di lavoro manuale si ingegnino a riciclarsi impilando mattoni, arrampicandosi sui ponteggi e impastando calcina. Tutte attività faticose, certo, ma non prive di una loro intrinseca dignità e tali da restituire a molti, troppi cervelli esausti il senso del contatto con il reale.
Il suggerimento, se vogliamo, potrebbe essere esteso con vantaggio ancora maggiore a quei fruitori che utilizzano il blog come occasione di insulti a volte anche anonimi.
Un nuovo blog come quello che viene proposto, in fondo, potrà essere considerato tale nella misura in cui riuscirà a esprimere una nuovo modo di utilizzo dello strumento blog e sarebbe tanto di guadagnato se, in questa sua fase aurorale, gli esponenti della “vecchia guardia” rinunciassero discretamente a proporre tentazioni censorie.
Ma vedo con piacere che un vento di saggezza di cui non dubitavo, continua a soffiare nel blog altairpinia!!!
Tanti cari auguri di Buon Anno

Anonimo ha detto...

Vedo comunque che le proposte di qualità che stiamo cercando di proporre riscutono un loro positivo riscontro. Una preghiera sincera davvero: la regola del mezzo foglio A4. Altrimenti diventa difficile leggere.
Non me ne vogliano gli altri, ma su tutti primeggia lo spirito libero del divino Gaetano Calabrese che, nonostante cataclismi censori, partiti democratici, stele di rosette, veterocomunisti altirpini, telefonate fiume più volte al giorno manco fossi la fidanzata è sempre in grado di regalarmi grosse e grasse risate.
Gaetano sei un mito e farò di tutto per farti pubblicare sul blog dieci volte al giorno: basta che mi mandi una mail ma ricordati che anche tu soggiaci alla regole del mezzo foglio A4.

Anonimo ha detto...

= UNA DOVEROSA E PUNTUALE PRECISAZIONE= Quest'oggi ho postato per primo e quindi il primo commento al Post di Michele Fumagallo ( che rera il secondo della pagina) e mi trovo messo in un post tra i due post: quello di f. arminio che precede e di M. Fumagallo che segue e per giunta integrato in calce di f.a. e nell'anteposta apertura di pagina di dario bavaro e alfonso nannariello == MIracoli della tecnica bloggerante!
Ho prova di ciò ma secondo me non sta bene fare pagine ad capocchiam altrimenti non si capisce cosa e perche si commentano i post! io avevo fatto dell'ironia perché
michele fumagallo si è ricordato di tutti in "cronacha"( come aveva scritto f.arminio meno che di me. Eppure sono stato presente sempre li e mai zitto con la mia autenticità. ragazzi che ho scritto e detto 6 poesie e pirenamente partecipato fino alla fine drlla discussione attardata! Forse la mia ironia scritta in commento (ripeto era il primo, come documentalmente vero!) ha disturbato, ma non sta bene farmi pagina del blog tra post che forse erano commenti (vedi nannarilello che commenta espressioni di fumagallo!). Insomma carissimi manipoplatori, i commenti devono restare commenti nella specifica priorità acquisita altrimenti non si capisce nulla. So di essere scomdo, ma posso fare benissimo a meno di collocarmi nella vostra provvisorietà comunitaria. Ripropongo di seguito correttamente e integralmente il mio testo-commento (contrassegnandolo con 4 asterischi di apertura e 4 di chiusura) così riavremo parte con la prestiditazione di quello che era la pèagina blog di quest'oggi e che posso comprovare! Non offendetevi cari amministratori del blog per la mia meticolosità, ma ho fatto per anni il CTU (consulente tecnico d'ufficio ovvero il consulente tecnico del giudice) e quando scrivo, attesto, provo, comprovo la mia e altrui onestà. Grazie con sorriso ironico di finto perdono fino a quando non rimettete integralmente tutte le cose come erano! Gaetano Calabrese . punto. Segue testo ***Caro Michele Fumagallo, veramente è sempre difficile vedere l'altro specialmente se è uno che non la pensa come noi! E' sempre buono forse tenerlo più in disparte, perchè insinua dubbi, avanza richieste, pone questioni, enuncia la propria posizione politica, affronta e dibatte con il proprio credo l'entità delle cose e offre il suo responso con parole di bronzo. "Eravamo quattro amici al bar..." e tu dimentichi "Riccardo! "Già, perché pur se era con voi: Pietrantonio, Franco, Alfonso, Pasquale, Michele Ciasullo e con te! "lui da solo gioca al bigliardo!..." Anzi lo lasciamo ai suoi tiri, o meglio dopo i tiri fatti a 5 sponde per acciuffare l'onestà nel castelletto idee, è sempre meglio lasciarlo da solo, (tanto è uno!). Carissimo Michele F., forse in questi tempi di magra e di incrancrenite idealità, si preferisce il teorema: " Colui che dice sempre tutto ciò che pensa è meglio se ne stia da solo", oppure se vuoi, anche per un riscontro letterario più aulico, possiamo dirla con IBSEN, così: "Un uomo libero è sempre solo!" ed aggiungo che se (però) è saggiamente dubbioso è senz'altro pericoloso, perchè esce dalle nebbie fumose dei pensieri, anzi dei desiderata altrui e lo farà sicuramente anche domani e con certezza-testimonianza sottoscritta in forma letteraria, altresì, qui in confirmazione commentaria, ovvero in espresso dire onesto, fatto presto presto: Gaetano Calabrese, con qualche rima a proprie spese per un sorriso comunitario oltre qualsiasi assetto provvisorio.(gaetanocalabrese@.tin.it) pubblicamente come sempre e senza "nicchenaime o niccheneme" come cavolo si pronuncia"! pardon per errori di digt, ma difficile scrivere in finestra con caratteri precostituiti, per giunta! BUON ANNO, Gaetano Calabrese ****

Anonimo ha detto...

L'impaginazione proposta vuole rafforzare in un unico unico POST (primario)la discussione partita dalla serata a Bisaccia; ho quindi montato i vari testi pervenuti come singoli post + il commento di Gaetano Calabrese; il montaggio è in ordine cronologico (inverso) compreso il commento; inverso nel senso che il Blog mette in genere in prima pagina l'ultimo testo pervenuto. Non me ne voglia quindi Gaetano: manipolo a fin di bene !
Proviamo in questa direzione: un POST primario a settimana su invito o per meriti conseguiti (come fatto per Gaetano. Prego Arminio di fare una breve presentazione di Marco Ciriello e di segnalarci i link di approfondimento; siamo qui per imparare e crescere. Invito tutti a proporre POST che presentino sempre un'attinenzna con il nostro territorio e le nostre tematcihe PROVVISORIE. saluti e buon anno, angelo

Anonimo ha detto...

sPETT.LE sIGNOR gAETANO non ho capito chi è Riccardo.
Leggo da poco questo Blog. Inizia a piacermi, è una vera novità un Blog a più mani; per giunta abbastanza aperto. Immagino molto lavoro di gruppo a monte ... ma, mi si permetta: a volte vi trovo eccessivamente confidenziali e pettegoli. Non è facile leggervi e seguirvi. Date per scontate troppe cose. Vi volete far leggere o volete chiacchierare tra voi ? ma allora perchè non vi telefonate? Vi piace scrivere e leggervi ? Si mette un articolo sul Portogallo ma nessuno spiega che c'azzecca con la vostra Irpinia. Forse lo scrittore è irpino ed è andato in Portogallo ? bene lo si scriva meglio; si presenti lo scrittore. Scusate l'impertinenza, per tornare al Signor Gaetano: ma chi è Riccardo ?

Anonimo ha detto...

(promo di) "Qualcuno era venuto
a turbare il nostro cuore", scritto da Marco Ciriello:
14 racconti brevi o lunghi, grandi
14 storie d’amore e di tutto il resto 14 luoghi del mondo. Da Napoli a Buenos Aires e dove siamo cresciuti. 14 lingue capite dalla stessa penna.
“– Ramon mi senti?
– Ramon torna qui.
Non c’è nulla, hai immaginato un mondo solo con te.
Sì, ragazzo, c’è un archivio di desideri che combina il nostro mondo eterno, mettiamo insieme solitari spezzoni di vita, città di vetro, isole di nostalgia a sud delle nostre anime, bisognerebbe starci attenti con i momenti di sconforto.
Ognuno di noi è Dio e crea il suo mondo”.

Marco Ciriello racconta la finzione che si nasconde dietro ogni realtà. Le sue infinite possibilità di essere diversa. Le infinite possibilità che possono spiegarla. Ciò che non è davvero successo, ma che non è diventato reale per un soffio. Noi vediamo solo una parte della realtà, quella che ci viene raccontata, di cui è facile parlare. Ma ne esiste un’altra, forse anche più di una, nascosta, che non ha voce, che non crea scalpore, altrettanto vera. Ed è questa realtà Altra che trova spazio in Qualcuno era venuto a turbare il nostro cuore. Cos’altro si può pretendere da un narratore oggi?

per saperne di più andate su google o partecipate al prossimo incontro della C.P.: ci sarà l'IRPINO Marco Ciriello.

Anonimo ha detto...

grazie per la tempestività su Ciriello; posso chiedere se c'è una redazione sempre on-line ? pura curiosità, mi si permetta.
Un'altra osservazione: i testi di Garofalo perchè si trovano come commenti ad un post che tratta di altro ? perchè così lunghi ? perchè non vengono ripresi nei commenti , a parte il Sig. Romano che invita alla mezza minerale ?
buon lavoro, comunque
p.s.: come ci si iscrive alla Comunità Provvisoria ? e dove ha sede ?

Anonimo ha detto...

La collocazione dei miei articoli tra i commenti al post "Una sera a Visazz" non dipende da me, ma dalla redazione on-line, che li ha inseriti in quel contesto non so per quali motivi. Invece, per quanto riguarda la lunghezza dei testi, me ne assumo tutte le responsabilità. Pertanto chiedo venia al lettore sfinito e annoiato. Comunque, ho già chiesto alla suddetta redazione di rimuovere quanto prima i miei interventi dal blog, non essendo attinenti all'argomento trattato nel post. Colgo l'occasione per rinnovare la richiesta anche in questa sede pubblica.
Lucio Garofalo

Anonimo ha detto...

Caro Gaetano,
è comprensibile quello che scrivi in risposta alla mia piccola cronaca-commento che ho fatto sull'incontro del 30 dicembre a Bisaccia ("Arte Applicata a incontri fra amici"). Non ho citato, è vero, il tuo intervento, né quello di altri (Bavaro, Nannariello, eccetera) non per dimenticanza ma semplicemente per "economia di racconto" e ovviamente senza intenzioni censorie.
Sì, le tue poesie-commento in tempo reale sono state una delle cose più simpatiche di quella serata. Spero anche che uno dei prossimi incontri sia proprio specifico a un modo di comunicare simile al tuo.
Con affetto, ma non prendertela per così poco.
Michele Fumagallo.

Anonimo ha detto...

Bisogna pubblicare Calabrese che mi telefona ormai tutti i giorni peggio di una fidanzata gelosa.... però almeno mi fa abbuffare di risate! un vero grande!
Calabrese UNO di NOI!
Calabrese ti vedrei bene con Rosetta D'Amelio!

comunità provvisoria ha detto...

dal blog di GAETANO AMATO
http://www.gaetanoamato.ilcannocchiale.it/:
Buon anno ai tanti lettori di questo blog che decidono di non lasciare commenti. Buon anno e grazie per il loro modo di fare discreto, ma tutt'altro che passivo o reticente. In fondo, loro sono tra i principali protagonisti di questo blog, perchè è a loro che penso ogni volta che decido di scrivere un post: non cerco di ammaliarli e rischio voltentieri la loro disapprovazione; scrivo nella speranza di deluderli, perchè i meri lettori sono quelli più affascinati dall'esperienza dei blog, dalla vera libertà - con tanto di annessa responsabilità - di esprimere a voce alta le proprie idee

comunità provvisoria ha detto...

a me la serata bisaccese mi è stata utile per capire che le frasi che ho letto non funzionano quando metto una dietro l'altra quelle più comiche. insomma ho fatto un esperimento. più che portare agli altri spettacoli "finiti" la comunità è il luogo per sperimentare.

comunità provvisoria ha detto...

il precedente commento era mio, di arminio, per chi non lo avesse capito. ne approfitto per aggiungere che mi piacerebbe coinvolgere molti comunitari nella lettura di queste mie frasi, come se fosse una piece teatrale.
ma di questo ne parliamo un'altra volta.

Anonimo ha detto...

Bene, arminio sperimenta e fa bene, anche gli altri comunitari dovrebbero sperimentare quando si ritrovano in un luogo convenuto.
se sarete capaci di fare questo e di dare con gioia suggerimenti e pareri farete arte applicata vera altrimenti offrirete la solita paccottiglia del'ospite di riguardo che serve da specchio catarifrangente solo a chi lo conosceva prima e lo ha invitato e che in seguito potrà ricambiargli la oculata cortesia. ogni comunitario dovrebbe con tutti i limiti possibili fare questo se no arriva sempre il personaggetto preso a vattelappesca che ci propina discorsi forse pure interessanti ma utili solo ad escludere la crescita di noi stessi.
chi tra i comunitari a far capo da Arminio si interesserebbe e di prestare un qualsia nostro comunitario come ospite al di fuori di egli stesso arminio a qualche altra associazione culturale extraterritoriale, di buttarlo nell'attenzione dei padroncini culturali che hanno gestioni di spazi cosiddetti acculturati e non si sa mai perchè già consolidati e finalizzati alla loro editoria e auto promozionalità?
ecco io vorrei sapere di questo e scrivere una pagina nuova oltre l'ego che si sa è sempre avido e fallace. mi pare giusto fare i post, offrire poesie e scritti anche perchè veramente serve a chi scrive veroficare cosa meglio ha scritto e comunicato.