23 dicembre 2007

Lettera aperta a F.A.

Cari Comunitari, torno sulla questione del PD alla luce delle telefonate fiume che in questi giorni ho avuto con Mimmo Cambria, con Gaetano Calabrese e con il dialogo che ho avuto con il sindaco di Ariano Mimmo Gambacorta. Nessuno ha eccepito sulla necessità che chiunque aderisca al partito o all’ideologia che ritiene più giusta. Ma certo se è vero che ogni scelta può avere una valenza politica, la scelta fatta da un libero intellettuale e da un “animatore di cose” come il nostro Bisaccese ipocondriaco assume un significato particolare. Caro Franco Arminio, adesso che vedi quella sottoposta di Alberta de Simone, le dici che ad Ariano contro Bertolaso abbiamo protestato per un’ingiustizia subita dal governo Prodi ( leggi decreto incostituzionale) e non perché siamo dei facinorosi fascisti? De Simone disse che gli arianesi tutti erano fascisti ( compresi anche i suoi elettori allora?) solo perché abbiamo fatto scappare a gambe levate un servitore onesto di uno stato disonesto? Lo dici Franco oppure devo pensare che la mancata discarica sul Formicoso possa in qualche modo indurti a tacere? Se fosse cosi questa volta intellettualmente dovrei diventare un tuo feroce oppositore e stare per onestà intellettuale e per appartenza ad un territorio con i miei concittadini. Abbiamo dovuto subire lo smacco dei celerini e delle calunnie di Repubblica, Panorama, Corriere della Sera. Franco ti ricordi quando abbiamo suscitato l’ira del Senatore Zecchino per l’articolo che scrivesti sul Corriere del Mezzogiorno? Ero io ad accompagnarti con la mia macchina ed il mio amico sindaco di Ariano mi mandò letteralmente a quel paese davanti alla mia fidanzata. Io ho deciso di lavorare ad Ariano inventandomi un lavoro e certo nessuno mi regala un euro facendomi fare il consulente o impiegandomi in qualche pubblico ufficio ( possa essere la scuola, il comune, l’ospedale). Vivo della mia fede nel libero mercato insegnatami nei 4 anni passati sui testi di Economia in Cattolica a Milano ( una cosa che mi unisce al nuscano). Io ho l’impressione che fra te ed il PD stia avvenendo uno scambio equo: tu entri nel PD e porti il tuo valido supporto ed il tuo prestigio di intellettuale. In cambio il PD si fa una verginità che non ha. Potranno vantarsi a Roma lor mafiosi signori di annoverare nel loro direttivo provinciale niente popò di meno che Franco Arminio e che quindi sono la garanzia di pluralismo e democrazia in una terra che da dopo Fiorentino Sullo tutto è stata meno che democratica. Fiorentino Sullo costretto ad uscire dalla Democrazia Cristiana di allora per far spazio alla presenza demoniaca di don Ciriaco. Se Giuseppe De Mita dice che l’Arianese tutto sommato è un’area da penalizzare tu cosa dirai? Caro Franco, ma quando vi vedrete tutti insieme tu De Simone Bassolino De Mita senior, cosa potrai condividere con loro? L’afflato antifascista? L’amore per la verde ( una volta) Irpinia? L’amore per le regole e l’avversione ad ogni fenomeno malavitoso? Potresti mai scrivere tu Franco un libro sullo spirito di Gomorra? Potresti farlo? Franco io condivido pienamente le tue grosse ambizioni di intellettuale e scrittore: forse per pubblicare con la stessa casa editrice con la quale pubblica Veltroni devi entrare nel suo entourage. Per me rimani il simbolo di una purezza intellettiva che deve essere difesa con le unghie ed i denti. Angelo D’Avella, segretario cittadino della Margherita di Ariano e carissimo amico mio, un giorno mi disse che adesso avrei potuto aderire al PD, visto il suo significato ed il progetto. Gli dissi che nel1992 ero con la Rete di Leoluca Orlando e poi guardai con favore alla vicenda di Mario Segni. Per cui sono un PD almeno dal 1991 ( avevo 16 anni all’epoca). Gli dissi che avrei aderito al PD nel momento in cui tutta la razza fosse stata distrutta. Qui invece i De Mita crescono e proliferano e fagocitano le energie più belle e più forti della mia amata terra. C’è da dire che a 26 anni il valentissimo D’Avella è stato emarginato proprio perché persona colta preparata intelligente. Re Mida ha voluto cosi uccidere un giovane aspirante politico: un motivo in più per essere contro il PD e la sua voglia di demolire tutto ciò che non è libertà. Tu Franco che a telefono mi dici sempre “ Lavora che De Mita ti affama” ti confesso che preferisco fare il barbone sotto i ponti piuttosto che sapere quanto sa di sale lo pane altrui. Con fraterno immutato affetto __ Antonio Romano

4 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.irpinianews.it/Politica/news/?news=26317

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Mi piace molto di quello che dici, caro Antonio. Però che palle questa storia di Arminio! Che noia!E basta!
franco festa

Anonimo ha detto...

Caro Antonio, per la stima ed il bene che ti porto, con la maturità che mi viene dai miei 58 anni, ti ripeto che sono poche le persone che come te, come me, possono camminare a testa alta, fieri della proria autodeterminazione e fedeli ad i propi ideali, pronti anche a soffrire la fame ,pur di non calare le braghe. Molte persone che tu pensi di stimare hanno più volte dimostrato di avere una doppia faccia, per loro conta apparire, e pur di "sentirsi" importanti, non badano a scendere a compromessi. Cerca di rimanere quello che sei, continua a lottare con forza,io sono con te, contro quel deprecabile politico (De Mita) che arbitro delle sorti dell'Irpinia, ha ottenuto il solo scopo di distruggerne l'identità, anche fisica. Finiamo di dare importanza al neo politicante di turno, vedasi Franco Armino, non ci dice nulla di nuovo, nel panorama squallido che ci troviammo ad osservare quotidianamente.
Tonino Lapenna